Credere è …

Un anno fa, di oggi, la mia (la nostra!) Cri, mi aveva mandato questa immagine con questa frase 
Da ora in poi, spesso continuerò a condividere quello che ricevevo da lei. 

 
Credere.
Un verbo che colleghiamo al cervello, al pensiero, alla riflessione.
Eppure non è il nostro cervello l’organo più adatto per “accorgerci” di Dio.
È un po’ come se volessimo capire il profumo Chanel n.5 assistendo ad una conferenza o leggendone un libro.
La realtà è che, se vogliamo davvero capire quel profumo, dobbiamo annusarlo, metterci qualche sua goccia addosso, farne esperienza!
 
Credere.
Credere in Dio non è, quindi, pensare che lui esista.
È “più”
È fare esperienza di Lui.
È annusare il suo profumo e mettersi qualche sua goccia, addosso.
È sentirci stimati, protetti.
È accorgerci di essere amati! 
 
Grazie Signore dell’universo, che hai nascosto le cose tue ai dotti e ai sapienti e le hai rivelate ai piccoli
I piccoli hanno un sesto senso verso l’amore.
Facci rimanere “piccoli”!
 
M.C. 

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