Terapia di luce; eccomi pronta!

Appena ci alziamo, cerchiamo la luce.

Se vediamo il chiarore di un’alba ci incantiamo…

La luminosità colorata dell’arcobaleno ci conquista…

 

Se siamo piccoli vogliamo la lucina da notte vicino; se siamo ragazzi accendiamo luci psichedeliche in discoteca, se siamo artisti illuminiamo il palco con fasci di colore, se siamo anziani ci sediamo vicino alle abat-jour delicate per leggere…

 

SE SIAMO A NATALE, accendiamo scintille di luce in ogni dove.

Luce, luce, luce!

L’uomo è un “animale” diurno. Ha bisogno della luce per vivere.

Oggi sappiamo che la lucentezza del giorno scatena la secrezione di cortisolo, l’ormone dello stress positivo che sollecita le energie utili per farci essere in forma e vivi! Al contrario, la luce del giorno impedisce la secrezione di un altro ormone: la melatonina, implicata nell’addormentamento e nel sonno.

E vogliamo parlare del nostro umore e dell’influenza della luce? Sappiamo che il trattamento con luce brillante è realmente efficace nei disturbi dell’umore, con effetti equivalenti a quelli della maggior parte dei farmaci antidepressivi. (Golden et al, The American Journal of Psichiatry, Aprile 2005).

Oggi si parla, con studi alla mano, di terapia di luce per la depressione, per i disturbi bipolari e per tutto quel che riguarda il delicato mondo interiore delle creature umane.

Ma anche senza andare a scomodare le scoperte delle neuroscienze, basterebbe soffermarci sulla nostra esperienza personale per capire quanto la luce sia fondamentale. Qual è la prima cosa che facciamo quando entriamo in una stanza buia? Accendiamo la luce.

Ed in questo periodo natalizio, cosa facciamo? Accendiamo un sacco di luci.

Terrazzi, case, giardini, alberi e presepi…ovunque è un’esplosione di luce!

Dai tempi dei romani con il loro “Sol Invictus”, fino ai riti celtici e germanici, passando per i babilonesi e puntando sugli egiziani, tutto è stato un cercare il Dio solare e luminoso presso cui trovare protezione, forza, vita e fertilità. (Per chi volesse saperne un po’ di più, questo link riassume bene le radici pagane del Natale https://www.riflessioni.it/testi/radici_natale.htm )

Sembra proprio che veniamo al mondo con una continua nostalgia di Luce. 

Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo (Gv 1,9). 

Quel Prologo di san Giovanni è come uno scrigno che si apre e ci fa vedere l’essenza nostra: siamo tutti riflessi” della Luce vera.

 L’evangelista inizia col raccontarci di un “passato” misterioso. Talmente “passato” che il mondo ancora non c’era: In principio c’era (già) Colui che è la Parola e la Parola era presso Dio e la Parola era Dio.” 

Poi apre ancora di più lo scrigno, ribadendo che questa “Parola” ha creato tutto. Ogni cosa che ci sfiora e che è, esiste grazie alla Parola. Minuti, ore ed anni; galassie, pianeti e stelle; cavalli marini, molluschi e cellule, io, te e loro…tutto sussiste grazie alla “Parola”. Egli era in principio presso Dio. Tutto è stato fatto per mezzo di lui e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste”. 

Ed ecco la rivelazione centrale: siamo fatti della stessa sostanza della Luce! Siamo attratti dalla Luce perché la Luce è in noi.

Per questo viviamo di luce e guariamo grazie alla luce.

Per questo la cerchiamo, la fotografiamo, la creiamo artificialmente.

La luce è il DNA della nostra anima. Per questo nel racconto della Genesi la prima parola che Dio pronuncia è: Sia la luce”. 

In tutto ciò che esiste egli era la Vita, e la Vita era la luce degli uomini e la Luce brilla nelle tenebre ma le tenebre non l’hanno sopraffatta”.

 

Giovanni Battista è stato il primo a capirlo: stava per arrivare sulla terra la “Luce” vera! “Ci fu un uomo mandato da Dio, il suo nome era Giovanni. Egli venne come testimone per dare testimonianza della Luce perché tutti credessero per mezzo di lui. Egli non era la luce, ma venne per rendere testimonianza alla luce

Abbiamo in noi la Luce.

C’è la Luce dappertutto.

In ogni forma di vita, in ogni angolo del mondo, in ogni attimo del tempo, c’è quel E luce fu!”.

“Continuava a venire Colui che è la Luce vera, quella che illumina ogni uomo. Egli era nel mondo e il mondo è stato fatto per mezzo di lui; eppure il mondo non lo ha riconosciuto.

Eccola la tristezza infinita di noi “ciechi”; avevamo la Luce e non l’abbiamo riconosciuta.

La Parolala LuceGesù di Nazareth…nacque a Betlemme.

La luce di una stella lo aveva annunciato ai lontani Magi (Mt 2,2)

La luce della gloria di Dio aveva circondato i pastori (Lc 2,8)

La luce si stava spargendo ovunque perché il suo stile è donarsi liberamente, riempendo ogni spazio disponibile.

La luce non chiedeva nulla in cambio; si stava semplicemente donando senza risparmiarsi.

Ma il mondo non l’ha riconosciuta e così quel bambino non è stato abbracciato da tutti.

Qualcuno si è lasciato sfuggire l’occasione. 

Poi, per tutta la sua vita terrena, quella Parola di Dio ha continuato a raccontarci della Luce che è in noi. Anzi, si è proprio presentato: Io sono la luce del mondo, chi segue me non cammina nelle tenebre, ma avrà la luce della vita (Gv 8,12).

Che aggiungere?

Carl Gustav Jung, dopo lunga osservazione (e non certo superficiale) dovette ammettere che: “A quanto possiamo discernere, l’unico scopo dell’esistenza umana è di accendere una luce nell’oscurità del mero essere”.

Raffaello, nel suo letto di morte, volle che si collocasse davanti a lui La Trasfigurazione, il suo dipinto non terminato. Voleva che il suo ultimo sguardo fosse su quella luce che usciva dalla pelle di Gesù.

Carla (la mia collega di chimica che al momento del parto ebbe un’emorragia che la portò sull’orlo della morte) mi raccontava sempre della visione di un mondo fatto di Luce e di Amore da cui, se avesse potuto scegliere, non si sarebbe mai allontanata (per chi volesse conoscere un’altra storia di NDE può andar qui: http://www.triesteprima.it/social/segnalazioni/la-mia-esperienza-di-pre-morte-2176077.html )

 

“Più luce!”, sono state le ultime parole pronunciate da Johann Wolfgang Goethe prima di morire, 22 marzo 1832.

 

Anna Frank, nell’inferno del nazismo, continuava a vedere la vittoria finale della Luce: È davvero meraviglioso che io non abbia lasciato perdere tuttii miei ideali perché sembrano assurdi e impossibili da realizzare… posso percepire le sofferenze di milioni di persone; ma, se guardo il cielo lassù, penso che tutto tornerà al suo posto, che anche questa crudeltà avrà fine e che ritorneranno la pace e la tranquillità.

 

Pietro, prigioniero nelle carceri di re Erode, venne liberato miracolosamente da un angelo del Signore e una luce sfolgorò nella cella. Egli toccò il fianco di Pietro, lo destò e disse: «Alzati, in fretta!». E le catene gli caddero dalle mani (Atti 12, 1-7)

Luce che libera, Luce che dà vita, Luce che ridona coraggio, Luce che guarisce, Luce che ama tutto e tutti.

Luce che ama e crea.

 

«In principio», «tutto», «nulla», parole che ci mettono in rapporto con l’immensità e la totalità della vita: non solo gli esseri umani e gli animali, «nostri fratelli minori», ma il filo d’erba e la pietra, tutto è stato plasmato dalle sue mani e ne porta l’impronta viva: «anche nel cuore della pietra Dio sogna il suo sogno e di vita la pietra si riveste» (Vannucci). 

Forza e coraggio dunque: iniziamo la nostra terapia di Luce!

Gesù non ha portato una religione o una teoria filosofica. È arrivato tra noi come datore di vita.

Mai un miracolo per intimidire od impaurire, ma sempre per far fiorire vita. Sono venuto perché abbiate vita in abbondanza (Gv 10, 10).

 

Nelle mie vene scorre sangue di Luce.

Nei miei polmoni respira il Signore della vita.

 

“Io passo nel mondo portando in me il cromosoma di Dio, intrecciato con l’inconsistenza della polvere del suolo da cui Adamo è plasmato. Veniva nel mondo la luce vera quella che illumina ogni uomo. Ogni uomo, nessuno escluso, ha quella luce. Che illumina come un’onda immensa, come una sorgente che non si spegne, come un sole nella notte (E. Ronchi)

 

Dio non si merita. Si accoglie.

Pronti ad accoglierlo?

Pronti a vedere riflessi di Luce anche nelle pozzanghere della nostra vita?

 

PS Per chi volesse leggere una bella spiegazione del Prologo di san Giovanni, qui metto un link: http://www.donbosco-torino.it/ita/Kairos/Meditazioni/06-07/11-Prologo_di_Giovanni.html

 

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