Mai dobbiamo smettere di innaffiare il nostro cuore!

Piano piano, sto scrivendo.

Sto mettendo tutto in un libro.

Dal giorno in cui è iniziata il mio incontro con il tumore, ho cominciato a fare un diario di consapevolezza.

Dico la verità: ho iniziato a farlo per il mio “nipotame”.

Ora non posso raccontare loro più di tanto di questa faccenda.

Le condivisioni importanti hanno bisogno del loro tempo.

E così me li sono immaginati tra un po’ di anni.

Io oramai anziana o impegnata a fare aiuole in un giardinetto del Cielo e loro che, rovistando tra le vecchie scartoffie, ritrovano questo mio scritto.

Volevo lasciare a loro (ma forse anche a me) memoria del mio mondo interiore e degli incontri fatti in questi mesi.

Ho imparato così tanto dagli altri! 

Man mano, però, mi è accaduto come quando scrivevo le mie lettere ai ragazzi.

Ho iniziato a “sentire” che quello che stavo scrivendo, avrebbe potuto prendere una strada un po’ diversa da quella “privatissima” e destinata solo a quattro tesori che ora hanno 12, 9, 5 e 2 anni.

Così ho cominciato a condividere con alcune mie amiche strettissime, i capitoli che uscivano da me, giorno dopo giorno.

Per avere un loro parere.

Per essere corretta.

Per condividere i nostri cuori.

Oggi (con il suo permesso ovviamente) voglio farvi leggere le parole di una mia amica. Le avevo mandato i primi capitoli da leggere, per sapere cosa ne pensasse. Lei ha dovuto superare uno stesso grande dolore per tre volte. Sua sorella ha dovuto fare il mio stesso cammino.

Chi, meglio di lei, avrebbe potuto capire se il mio scritto fosse all’altezza della vita?

Ieri mi ha risposto.

Meravigliosa risposta!

Lasciandola anonima e togliendo alcune sue parti troppo personali, lei ha acconsentito a trasformare un regalo che era solo per me, aperto a tutti.

Io le avevo chiesto un parere su un mio brillante e lei mi ha restituito un suo diamante!

Grazie tesoro di donna!

Buona lettura a voi e buona giornata!

 

“Cri…grazie…grazie…grazie…bellissimo!!! Ci ho messo un pochino a leggere i capitoli che mi hai mandato perché alcuni li ho letti e riletti… più volte.

Soprattutto il settimo. Continua a leggere Mai dobbiamo smettere di innaffiare il nostro cuore!

“L’occasione che la madre dà al suo bambino, è ogni volta un miracolo” (Alda Merini)

Sto leggendo il libro “In te mi rifugio”. Me lo sto proprio gustando, ma una cosa non riesco a mandarmela giù: la lettera sull’aborto. Io sono fermamente convinta che l’aborto debba essere un diritto. Ora mi spiego.

Sa benissimo quanto anche io sia credente (e non solo perchè lo dice il Papa). Credo che una vita mancata, sia più mancata per la madre (e per il padre, volendo) che per il figlio stesso che non ha avuto la possibilità di venire al mondo.

Però le donne devono essere libere; libere di vivere il proprio corpo senza dover rendere conto a nessuno. L’aborto lo vedo come un momento così intimo e profondo, in cui la donna deve poter parlare a qualcuno della sua paura. Perché credo che la decisione di abortire, sia frutto di una paura. La paura di rimanere per sempre da soli, con questo nuovo fardello a complicare le cose. Ma se non ci fosse la possibilità di dirlo a qualcuno, se fosse vietato, allora sì che si rimarrebbe veramente da soli.

Se magari si tenesse il bambino senza volerlo, ci sarebbero due vite obbligate e rovinate. E se invece si decidesse di passare per altre vie, ci si ritroverebbe con un po’ di candeggina tra le gambe e morte per intossicazione.

Come può non essere un diritto l’aborto?

Come può essere detto a qualcuno “No, tu non puoi abortire perché se lo fai sei una persona orribile, fuori da ogni legge e giustizia nel mondo; sei stata una sgualdrina e ora tieniti il frutto del tuo comportamento immorale”. Perché, diciamoci la verità, è questo quello che riuscirebbe a partorire il nostro mondo ancora più che maschilista.

Per quanto riguarda la storia della ragazza, che è stata indotta dai genitori, beh questo lo trovo inconcepibile. Io avrei lottato
fino all’ultimo per far andare le cose in modo diverso. 
Esistono
troppi aiuti, ad oggi, per cadere in queste stupide trappole.

Sono pensieri che mi passano in testa mentre leggo e so che le fa piacere avere anche i feedback…”

 

Cara Veronica, il destino ha voluto che in questo mese, tre ragazze mi abbiano confidato che stanno per abortire. Non vorrebbero, ma… Continua a leggere “L’occasione che la madre dà al suo bambino, è ogni volta un miracolo” (Alda Merini)

L’aborto lascia una scia di lacrime; Dio le asciuga.

disperazione-620x325 Non riesco a passarle abbastanza fazzolettini per asciugare tutte le sue lacrime. Il suo dolore è travolgente ed i suoi occhi non riescono a smettere di stillare gocce di pianto che sfogano sofferenza intima e profonda.

 

tumblr_nanpheraai1teugkao1_1280Francesca sta cercando di spiegarmi, ma le sue parole escono interrotte da singhiozzi disperati. Siamo chiuse in un’aula vuota ed io spero che nessuno, per sbaglio, apra quella porta. Il pianto che vedo è troppo segreto per non avere il diritto di essere protetto da sguardi indiscreti.

Francesca è la mia dolcissima alunna del quinto anno piena di disperazione perché, poche settimane prima, ha abortito. Tra un singhiozzo e l’altro capisco la sua angoscia: si sente una fallita per non aver saputo difendere la vita che era in lei.

Piange…piange…piange…

Una sorella che è rimasta incinta pochi mesi prima di lei…una famiglia allo stremo per la preoccupazione e la cassa integrazione del papà… dei genitori oppressi dalle possibili chiacchiere malevole della gente “per bene”… ed infine lei, Francesca: una ragazza travolta dalla paura di non farcela. Tutto sembra aver remato contro questa nuova vita.

depositphotos_8981634-Sensitive-girlSono cinque anni che conosco questa meravigliosa ragazza. Bella, delicata e con il dono della sensibilità elevata alla massima potenza. Tutto vede, tutto scruta, di tutto si accorge.

Alla sua giovane età ha già fatto un profondo cammino introspettivo e molte sue insicurezze le ha individuate e messe al muro, con l’aiuto di una brava psicologa.

occchi_psFrancesca, quando interviene in classe, non lo fa mai a caso. La sua intelligenza acutissima nell’analizzare l’animo umano è, in certi momenti, cosi semplicemente geniale, da essere sempre di aiuto alle altre compagne di classe.

Francesca non intellettualizza niente: semplicemente vive, volendone capire i meccanismi.

Questa sua genuinità la rende così vera, che è impossibile non volerle bene. Continua a leggere L’aborto lascia una scia di lacrime; Dio le asciuga.

Ho paura; mia madre tradisce mio padre ed io non so più cosa fare!

genitori litigio-2“Professoressa buonasera, si ricorda di me? Ho cambiato scuola ma di lei non mi sono dimenticata!

Se mi ritrovo qui, a quest’ora, a scriverle, è perché in questo momento non ho nessuno con cui sfogarmi, se non lei! Io, che agli occhi degli altri sono una persona determinata e forte, non lo sono affatto prof!

Ho una situazione dentro casa che mi spaventa; ho paura. Sono quasi due anni che mi porto dentro un magone che penso nessun altro riuscirebbe a sopportare, e cioè il tradimento di mia madre verso mio padre.

Professoressa, mia madre ha la faccia tosta di venirmi a raccontare tutto: quest’estate in ospedale con lei, per l’aborto, c’ero io e mio padre non lo sapeva. I miei non fanno altro che litigare perché mio padre ha sempre avuto dei sospetti ma lei nega, nega e nega… e io che so tutto, come devo fare?!

Proprio questa sera è uscito il discorso e mio padre mi ha visto dall’espressione che c’era qualcosa che non andava; allora, insieme alla mia sorellina più piccola, abbiamo preso coraggio e gli abbiamo detto le ultime cose. Loro sono stati fino a poco fa a litigare e nel litigio lei si è permessa di mettere in mezzo me e il mio ragazzo per coprire i cazzi suoi, prof!!

Si è inventata cose assurde pur di coprire i suoi comodi, ci rendiamo conto prof?

Scusi professoressa, forse lei è l’unica persona (a parte il mio ragazzo) con cui posso parlare di questa cosa. Sto piangendo ininterrottamente e mi tirano i nervi dello stomaco, non riesco a dormire. Non ho mai avuto bisogno di sfogarmi e di parlare con qualcuno come adesso perché mi sono tenuta sempre tutto dentro e adesso avevo bisogno di buttare fuori questa parte che mi tormenta!

Non ce la faccio più… posso io a 18 anni, prendermi dei problemi così grossi?! Persino l’incidente stradale che ho avuto lo scorso anno a Rimini, è niente rispetto a quel che provo per questa cosa. Almeno l’incidente è stata una paura momentanea, questa situazione invece è un’ansia che mi divora dentro ogni giorno!

Devo stare attenta a come parlo, a cosa faccio, devo avere 100 occhi, 100 orecchie…tutto per tenere nascosto il suo losco!

Mi sento sottomessa da questa stronza (perché meglio non posso chiamarla) che mi ritrovo dentro casa e io per colpa sua non voglio rimetterci. Mi capisce professoressa? Scusi se l’ho disturbata!

Quando, quest’estate, tornerò a Fabriano, le scriverò così magari ci incontreremo. Tanti saluti da Padova!

Buonanotte professoressa 🙂Continua a leggere Ho paura; mia madre tradisce mio padre ed io non so più cosa fare!

Aborto: il dolore delle donne

556600_4496542462539_1281345891_nQuando, entrando in classe, incrociai il suo sguardo per la prima volta, rimasi senza parole. Non avevo mai visto degli occhi azzurri, trasparenti e affascinanti come i suoi.

La bellezza quasi etera del suo viso, i suoi capelli biondi e il suo sorriso dolce e ribelle insieme, non lasciavano trasparire quasi mai la rabbia e la sofferenza che si portava dentro.

Ma niente mi avrebbe preparato ad aiutarla nel suo evento più doloroso.

Era primavera e la vita, oltre a sbocciare nei campi, aveva iniziato a sbocciare anche dentro di lei. Un giorno mi confidò questa sua situazione, insieme alla marea di problemi familiari (sia suoi che del suo ragazzo) che pesavano sulle sue giovanissime spalle. Continua a leggere Aborto: il dolore delle donne