“Ma dov’è di preciso questo posto? E’ meraviglioso! Ci vorrei andare!”
Dopo aver letto il mio post del 7 agosto scorso su Sacra san Michele, in tanti mi hanno fatto questa domanda. E quando rispondevo, aggiungendo: “Se puoi, fai tutto il cammino di san Michele Arcangelo!”, spesso mi sono sentita rispondere: “Cos’è? Dov’è?”
Anche io l’ho scoperto solo lo scorso anno.
Ero a Monte sant’Angelo, in Puglia e, dopo aver assistito alla messa in quella famosa grotta che trasuda sacro e mistero in ogni dove, ero stata attratta da un’immagine che si trova lungo il percorso verso l’uscita: una cartina geografica con una linea retta diritta che collega vari luoghi geografici.
Mi sono avvicinata incuriosita e…è stato in quel momento che l’ho scoperto.
Il cammino dell’Arcangelo era lì, davanti a me!
In quell’attimo un sogno è entrato in me: farlo.
Visitare quei luoghi segnati su quella misteriosa linea diritta è stato un desiderio che, come un tornado, mi ha spiritualmente travolta.
Premetto: san Michele Arcangelo mi è sempre piaciuto tanto.
Il suo nome sigilla una spiritualità carica di chiarezza: “Mi-ka-El – Chi è come Dio?”.
Quella spada scintillante con cui l’ha sempre immaginato l’iconografia umana, mi ha sempre invitata a guardare più in là, orientando lo sguardo verso la lotta che questo arcangelo continua a fare ancora oggi.
Una guerra senza armi ferrose; combattuta accanto a uomini di buona volontà impegnati a strappare lembi di storia alla diffusione del male.
Un arcangelo (e notate bene che il termine arcangelo, nella Bibbia, viene dato solo a San Michele) che lotta per la salvezza di ogni anima, vedendo in ciascuna di esse un tesoro preziosissimo appartenente a Dio ed alla vita eterna.
E’ il nemico numero uno di satana e dei suoi seguaci ed è patrono della chiesa universale.
In questa guerra contro il male, san Michele Arcangelo ci protegge tutti (provare per credere). E’ una battaglia che si svolge ogni giorno, ma che ha già un vincitore.
“Scoppiò quindi una guerra nel cielo: Michele e i suoi angeli combattevano contro il drago. Il drago combatteva insieme con i suoi angeli, ma non prevalsero e non ci fu più posto per essi in cielo. Il grande drago, il serpente antico, colui che chiamiamo il diavolo e satana e che seduce tutta la terra, fu precipitato sulla terra e con lui furono precipitati anche i suoi angeli. Allora udii una gran voce nel cielo che diceva:
«Ora si è compiuta la salvezza, la forza e il regno del nostro Dio e la potenza del suo Cristo,
poiché è stato precipitato l’accusatore dei nostri fratelli,
colui che li accusava davanti al nostro Dio giorno e notte.
Ma essi lo hanno vinto per mezzo del sangue dell’Agnello e grazie alla testimonianza del loro martirio;
poiché hanno disprezzato la vita fino a morire.
Esultate, dunque, o cieli, e voi che abitate in essi.»”
(Apocalisse 12)
Quindi possiamo iniziare ad esultare già fin d’ora!
Immersi nei nostri combattimenti quotidiani, lasciamoci consolare da questo passo biblico che ci dà la forza di usare creatività, intelligenza e preghiera sotto la spada sguainata dell’arcangelo san Michele.
Un angelo speciale, “super”, nostro alleato contro la parte oscura della realtà.
E’ lui che, se invocato, vola nella nostra vita, proteggendoci da colui che gode nel vederci soccombere. E anche se un certo scientismo storce il naso davanti a tutto ciò che non si può misurare e catalogare, la Bibbia ci ricorda che la realtà è molto più ampia di ciò che riusciamo a vedere.
Abbiamo un arcangelo, puro spirito, compagno di Dio che combatte per noi: approfittiamone!
E così, proprio con l’intento di sfruttarlo vergognosamente per le mie battaglie personali contro colui che (come ha detto papa Francesco) “è sempre un cattivo pagatore, perché ti fa felice per un attimo ma poi ti lascia solo”, lo scorso anno ho deciso di fare il pellegrinaggio “a pezzettini”.
Ogni anno farò un tratto del cammino di san Michele. L’anno scorso Monte sant’Angelo, in Puglia.
Quest’anno Sacra san Michele in Piemonte.
Il prossimo anno (“Se Dio vorrà” come mi rammenta sempre di dire il mio vecchio parroco, pieno di umile saggezza) andrò a Mont Saint-Michel in Normandia.
Quest’anno avevo messo il viaggio sotto la protezione di San Michele ed effettivamente ha lavorato bene come agente di viaggio. Ci ha salvato da un bruttissimo incidente stradale sul percorso dell’andata (cosa di cui non racconto i particolari, perché ancora ne rivivo la paura al solo immaginare come sarebbe potute accadere) e alla Sacra ci ha fatto passare una splendida giornata (il cielo azzurro ed alcuni incontri “casuali” ci hanno resi strafelici).
Sapendo la mia passione per le rievocazioni storiche, mi ha pure fatto assistere ad un evento unico: un matrimonio medievale con cavalieri di Malta, addestratori di falchi, nobili, conti ed eremiti vari, al seguito. Era una “festa” privata, senza folla, che ci è stata regalata dal destino propizio.
La sensazione che si prova nel visitare Sacra san Michele?
Quell’imponente e unico basamento dice ai tuoi occhi: “La casa costruita sulla roccia, c’è”.
Quell’eccellenza edilizia ed ingegneristica medievale rimette in moto la ricerca interiore della roccia su cui costruire la propria vita.
Il ripidissimo “scalone dei morti“, le decorazioni antropomorfe dei vari capitelli, la struttura romanica dell’abbazia, le decorazioni del maestro Nicholaus (che operò intorno al 1138), il Portale dello Zodiaco, lo scenario del paesaggio mozzafiato…tutto rievoca atmosfere a cui ci si avvicina con sottile emozione e curiosa attenzione.
Il cammino di san Michele passa per qui.
La leggenda narra che l’Arcangelo, durante la prima lotta contro Lucifero, ha sferrato un colpo di spada così potente da fendere il suolo per migliaia di chilometri.
La fenditura oggi non c’è più, ma la “linea sacra di San Michele” esiste ancora e, in maniera davvero singolare e incredibile, unisce in linea retta tre santuari dedicati al culto micaelico.
La linea, se prolungata sulla cartina, giunge fino a Gerusalemme e tocca altri luoghi importanti del culto di San Michele: Skellig Michael (Repubblica Irlandese), St Michael’s Mount (Cornovaglia), Mont Saint Michel (Normandia), la Sacra di San Michele (Val di Susa), San Michele (Monte Sant’Angelo), Monastero di San Michele (Isola di Simi).
Mont Saint Michel in Francia, la Sacra di San Michele in val di Susa e il santuario di Monte Sant’Angelo nel Gargano si trovano alla medesima distanza.
Questa linea è il suo perfetto allineamento con il tramonto del Sole nel giorno del Solstizio d’Estate.
Affascinanti coincidenze.
Divertiamoci con i numeri geografici e poi torniamo alla Parola di Dio, vera roccia su cui costruire speranze eterne:
“Mentre Giosuè era presso Gerico, alzò gli occhi ed ecco, vide un uomo in piedi davanti a sé che aveva in mano una spada sguainata. Giosuè si diresse verso di lui e gli chiese: «Tu sei per noi o per i nostri avversari?». Rispose: «No, io sono il capo dell’esercito del Signore. Giungo proprio ora». Allora Giosuè cadde con la faccia a terra, si prostrò e gli disse: «Che dice il mio signore al suo servo?». Rispose il capo dell’esercito del Signore a Giosuè: «Togliti i sandali dai tuoi piedi, perché il luogo sul quale tu stai è santo». Giosuè così fece.” (Giosuè 5, 13-15)
Chi desidera essere avvisato su Facebook dei nuovi post che si mettono in questo Blog, può mettere MI PIACE nella pagina IN TE MI RIFUGIO https://www.facebook.com/intemirifugio