Qual è la parola biblica più antica per indicare lo Spirito Santo
In ebraico la parola che corrisponde a “spirito” è רוח (ruah o ruach), un nome di genere femminile che significa anche “soffio”, “aria”, “vento”, “respiro”.
In Esodo 34,6 si parla di «Elohìm misericordioso e pietoso»; nel testo ebraico suona rachùm vechannùn, letteralmente «pietoso e grazioso», ed entrambi derivano dalla radice rechém che significa «seno materno».
In Genesi 1,2 si legge: “Ora la terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l’abisso e lo spirito di Dio aleggiava sulle acque”.
L’aggiunta di “di Dio” (come qui in Genesi 1,2) può indicare un “vento fortissimo”, poiché la Bibbia si serve del nome divino come superlativo. È un po’ come nell’italiano la parola “ira di Dio” (o iradiddio) che significa un grandissimo furore.
Così, i “monti di Dio” (nel Salmo 36,6) sono “le montagne più alte”.
Il re di Babilonia che vuole porre il suo trono “al di sopra delle stelle di Dio” (Is 14,13) intende dire, nel nostro linguaggio occidentale moderno, al di sopra degli astri più elevati.
“I cedri di Dio”(del Salmo 80,10) sono “cedri altissimi”che svettano maestosi.
«Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai di dove viene e dove va: così è di chiunque è nato dallo Spirito.»(Giovanni 3,8)
Che lo diciamo in latino, “spiritus”, o che lo diciamo in greco, “pneuma”, o in ebraico “ruàch” il significato è sempre il medesimo: c’è un Respiro divino in tutto l’universo che dà vita a tutto!