Salve cara Maria Cristina, mi chiamo Marina, sono catechista ed ho ricevuto un bellissimo dono: il suo libro “IN TE MI RIFUGIO”. Mi emoziona sempre di più (ogni domanda, ogni riflessione ogni dubbio dei suoi ragazzi e ogni risposta bella, riflessiva, toccante e materna che lei dà).
Ho una domanda io da farle (forse mi considererà un po’ come i suoi ragazzi). Ho un bimbo nel gruppo di catechismo (nel cammino della Cresima) che ultimamente ha degli attacchi di ansia perché pensa alla morte. Questo mi è stato raccontato dalla sua mamma.
Ora, dovendo raccontare e far conoscere il vissuto di molte ” Pietre Vive” che hanno sperimentato la fede e accettato la loro malattia offrendola a Dio, morendo molto giovani, non so quale termini e modi usare per non turbare Andrea (questo è il suo nome).
Se può darmi anche solo un piccolo suggerimento gliene sarei molto grata. Mi scuso per il disturbo. E grazie per quello che è e per quello che fa, non soltanto ai suoi ragazzi ma anche a me
Carissima Marina… la morte; argomento duro, difficile, misterioso, doloroso.
Per i bambini poi! In loro tutto viene vissuto in modo amplificato ed anche il solo parlarne può essere motivo di ansia.
Che fare allora? Scegliere il silenzio finchè si può?
Qui stiamo parlando di un bambino di circa 10 anni, immagino.
E stiamo parlando di una famiglia che vuol far camminare spiritualmente il proprio bambino, immagino.
Ed allora proviamo a trovare tre punti fermi a cui aggrapparci per passare ai bambini certe verità di fede con un sottofondo rasserenante. Continua a leggere La morte spiegata ai bambini che ne hanno paura