Prof, la morte è difficile da capire

Santuario Madonna della CoronaCaro Luca,
quando ieri mattina mi è arrivato il tuo messaggio su WhatsApp, non volevo risponderti in maniera breve e frettolosa, utilizzando il cellulare.
Il tuo messaggio l’ho letto e riletto: “Buongiorno prof….allora: capisco che possa succedere che, a 26 anni, si muoia. Ma una ragazza della stessa età può perdere, nel giro di sette anni, due fidanzati? Non ci voglio credere!”

Mi dispiace tantissimo e, pur rispettando il tuo dolore, vorrei tentare di risponderti qualcosa di sensato. Si dice che, quando qualcuno soffre per la morte di una persona cara, la cosa migliore sia fare silenzio. Ed in genere, anche io rispetto questa regola.
Ma tu sei stato un mio alunno, in classe tante volte abbiamo affrontato il tema della “morte” e con te, ora, non me la sento di trincerarmi dietro il silenzio (che, più che saggezza, potrebbe rivelarsi una stagnante prudenza).

Morire giovani è un’ingiustizia?
Sì; è una grande ingiustizia!
Ma non so bene per quale motivo (probabilmente per il nostro innato desiderio di trovare un capro espiatorio con cui prendercela) ci venga istintivo pensare che sia stato Dio a volerlo.All’improvviso Dio diventa il nemico da cui difendersi o, quanto meno, nella nostra mente si forma l’immagine di un Dio bizzarro che gode nel metterci alla prova per tastare la nostra fede.Questa idea ci distrugge perché, se non possiamo fidarci neanche dell’Onnipotente Creatore della vita, a chi potremo chiedere aiuto?
Per questo, prima che arrivino dolori così grandi, è bene prepararsi ad essere forti e combattenti contro la tentazione di vederci “soli e maledetti”.

Prima passo: giorno dopo giorno, parlare con Dio perché Lui entri dentro di noi sempre di più, facendoci percepire che Lui è il Re dell’Universo e che noi siamo destinati ad essere, PER SEMPRE, i figli del Re.

Secondo passo: capire che non è il numero degli anni a rendere una vita”grande”.
Ma questo tu lo sai: quante frasi filosofiche o quanti aforismi si leggono anche su FB, per ribadire questo concetto.
Eppure, alla resa dei conti, ritorna la matematica umana a fare da padrone nei nostri giudizi.
Facciamocelo entrare bene nel cuore: siamo nati per essere figli dell’Eterno e Dio guarda oltre il numero degli anni.
Ha un obiettivo più grande: farci vivere per sempre e farci reincontrare tutti in paradiso!

Terzo passo: se un bambino o un ragazzo subisce l’ingiustizia di morire precocemente, certamente Dio lo abbraccerà per riequilibrare tale ingiustizia con la sua Giustizia, rendendogli, per l’eternità, il centuplo della gioia di questa vita.
Potrei citarti tanti passi biblici e tante storie di mistici o di NDE, ma a che servirebbe? Questo è un cammino personale, pure faticoso, che nessun altro potrà fare al posto tuo.

20130822_164236Ieri pomeriggio, mentre avevo nella mente, come un chiodo fisso, il tuo messaggio, ho visitato un luogo di cui non conoscevo neanche l’esistenza fino al mese scorso: la Basilica Santuario della Madonna della Corona.
Non ti descrivo la sua bellezza: la vedrai nelle foto che ho caricato su FB per te.Mi è invece rimasta impressa la statua di Maria che è venerata nel santuario(anche quella fotografata il più vicino possibile, per te) : ha una corona in testa come ogni Regina che si rispetti ma il suo scettro d’oro è strano: è un figlio morto troppo presto, tra torture e solitudine, che lei tiene tra le sue braccia materne.
Un evento di un’ingiustizia incredibile!
Nel ventre di quell’ingiustizia,  Continua a leggere Prof, la morte è difficile da capire