L’ozono terapia mi ha ridato vita e forza

Apro gli occhi. E’ mattino ma non ho voglia di alzarmi e di iniziare a muovermi. Tutto è diventato faticoso. Mi sento debole e tutto il mio corpo è come se fosse indolenzito e dolorante. Non riesco a capire se quel dolore diffuso derivi dalle ossa o dalle articolazioni o dai muscoli…oppure da tutto un po’. So che quando mi alzo mi fanno male le caviglie, le ginocchia, le anche, le mani… e potrei continuare l’elenco.

Quello che sento è un dolore sopportabile, ma diffuso dappertutto. Un indolenzimento generale. Per riuscire ad abbassare una maniglia ed aprire la porta, devo aiutarmi con entrambe le mani. Per premere il tubetto del dentifricio stessa manovra: entrambe le mani. Da poche settimane, questi movimenti rallentati ed un po’ maldestri mi stanno schiacciando la quotidianità della vita.

E’ la fine di giugno e mai avrei pensato che l’estate del 2015 avrebbe messo la parola “stop” a tante cose normali che tutti facciamo con naturalezza.

Per esempio alzarmi dalla tavola (senza dovermi aiutare con entrambe le mani); fare le scale (senza sorreggermi nel corrimano); scendere e salire dall’auto (senza fare tante manovre); guardare le mie dita (senza avere l’impressione di avere dei salsicciotti gonfi al loro posto); chiudere ed aprire le mani (senza sentire quell’indolenzimento che mi impedisce il movimento); fare i primi passi del mattino con naturalezza (e non come se fossi un’ottantenne impacciata e rallentata); lavorare al pc senza problemi (e non con due cuscini sotto i gomiti per non sentire quel dolore) … e potrei continuare.

Eppure ricordo che a marzo non avevo questi problemi. Ero a Nizza con una ventina di studenti e se avessi avuto difficoltà nei movimenti, con quelle giornate strapiene di impegni me ne sarei sicuramente rammentata.

Rifletto…cerco di non allarmarmi ma vorrei capire…  penso allo stress…a qualche infiammazione…alla stanchezza per la mia vita troppo frenetica…ad una forma di artrosi che si sta affacciando…

Decido di andare dalla mia dottoressa. Appena mi vede sedere lentamente sulla sedia avanti a lei appoggiando le due mani sulla sua scrivania, proprio come fanno a volte le persone anziane per aiutare il movimento, mi guarda preoccupata e dice: “Cristina, ma che succede?” Continua a leggere L’ozono terapia mi ha ridato vita e forza