Dio è un bacio caduto sulla terra a Natale

Salve professoressa Cristina, io non sono una sua alunna. Non so se questo è il modo migliore per contattarla, ma sentivo il bisogno di scriverle. E spero che un giorno lei potrà leggere la mia lettera.

Sono una ragazza un po’ cresciuta (ho 25 anni) anche se non me li sento per niente. Dentro di me mi sento molto piccola, insicura e fragile. Ho intrapreso da un anno il corso per diventare OSS ed adesso sto svolgendo il tirocinio in ospedale da due mesi. Il lavoro mi piace e credo davvero di aver trovato la mia vocazione. L’ostacolo più grande non è però il lavoro, la pratica, quanto lo studio.

Mi spiego meglio e le accenno qualcosa sul mio passato.

Da piccola ho sofferto di epilessia: Ho un buco di memoria che parte dalla mia giovinezza fino ai 14 anni. In quegli anni prendevo un farmaco che mi stordiva e non mi rendeva efficiente a scuola.

Sono cresciuta con un profondo senso di smarrimento interiore e mi sentivo diversa perchè non andavo mai bene a scuola. Non riuscivo a memorizzare nulla, né a imparare. Negli anni i miei mi mandavano al dopo scuola tutti i pomeriggi, ma io non memorizzavo nulla e mi portavo dentro un disperato senso di angoscia perché mi rendevo conto di non apprendere. Ci sono traumi dentro di me che non sono forse riuscita mai a superare. Ricordo che i miei erano molto scossi per questa situazione.

A scuola le maestre mi mettevano sempre non sufficiente ad ogni pagella. Non ricordo che questi momenti brutti. Ricordo di aver strappato quasi tutte le pagelle di quegli anni. Un giorno sentii i miei parlare in modo abbattuto della mia situazione. ma quello che più mi ribolle è che non comprendo perchè le maestre, anziché aiutarmi a credere in me stessa, mi mettevano non sufficiente. Cosi sono cresciuta odiando me stessa…

Ho fatto molti errori nella mia adolescenza. Non volevo finire la scuola così, al quarto anno, abbandonai tutto. Mi sono fatta usare dai ragazzi, perchè mi reputavo stupida.

Nel buio totale dei miei 18 anni Dio mi venne a prendere. Ricordo la rinascita. Ricordo gli aiuti che Lui mi mandò in quel periodo ed io mi allontanai da tante persone. La malattia che avevo però l’ho scoperta mesi fa. Nessuno mi aveva detto mai nulla. Se l’avessi saputo forse non mi sarei odiata come facevo ai tempi delle scuole. Tempi in cui mi sentivo molto stupida e non capivo perché ero l’unica ad avere problemi con la scuola. Ora facendo questo corso OSS e sento di aver trovato la mia strada. Il lavoro mi piace molto. Eppure non ho la forza x studiare. Ho la fobia dello studio, leggo ma non imparo nulla. Studio poco perché mi scoraggio. Non ho un metodo di studio e non so nemmeno come si fa. L’unico che ha creduto in me è stato il mio ragazzo. Fin dall’inizio. Adesso siamo insieme da un anno eppure io, per le mie insicurezze con lo studio, sto diventando molto insicura e fragile.

E non vorrei questo, perchè amo Andrea e vorrei creare qualcosa di importante con lui.

Lui è la persona che Dio mi ha mandato per aiutarmi a crescere ed a migliorare. Lo sento. Lui non ha smesso un attimo di credere in me. Cara professoressa, mi sento in uno stato di tristezza perché ho tanto da studiare e sto lasciando scorrere tutti questi mesi senza aver avuto la forza di farlo.

A fine gennaio dovrei dare gli esami. E io cosa faccio? Sono qui a lasciarmi prendere dall’ansia e dallo scoraggiamento.

Credo che questo mio problema abbia influito negativamente in tutto. Perché anziché credere in me stessa e in Dio che tutto può, mi lascio ingannare dalla paura di non sentirmi accettata da nessuno.

La paura di deludere tutti ecc ecc.

Come ad esempio anche il fatto di sentirmi a disagio davanti alla madre del mio ragazzo, sempre per il fatto che non sono brava a studiare. Mentre lei ha grandi aspettative per il figlio che studia all’università per diventare infermiere.

Grazie x aver letto la mia storia. Adesso mi preparo per andare a messa con Andrea.

 

Carissima Elisabetta, quanto potere può avere la nostra paura su di noi?

Tanta.

E più gliene diamo, e più se ne prende.

Non si sazia mai.

Ogni problema non nasce quasi mai dal problema stesso ma dalla paura. Continua a leggere Dio è un bacio caduto sulla terra a Natale