Un monastero benedettino, padre Sorge ed il cuore misericordioso di Dio

RV3520_ArticoloLa prima volta che vi entrai ero incinta del mio primo figlio e non capivo come mai, quella mia giovane cognata, sveglia e dal carattere indipendente, avesse lasciato un bel lavoro ed un promettente futuro, per rinchiudersi lì dentro come monaca di clausura.

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Poi, con il passare degli anni, mi si è aperto un mondo e proprio lì, in quel monastero benedettino di Citerna, ho incontrato tante bellissime persone che hanno lasciato semi dentro di me.

sorgeCe n’è una, in particolare, che mi ha regalato preziosi granellini di senapa: padre Bartolomeo Sorge.

Qualche pranzo fatto insieme in questo monastero dove lui frequentemente si ferma per lasciarsi abbracciare dal silenzio di Dio;…

Qualche consiglio spirituale regalatomi nelle rare chiacchierate pomeridiane…

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Un’email preziosa in cui mi porgeva una candela accesa per annullare il buio totale che avevo dentro… e pian piano, senza farci caso, oltre ai granelli mi ha dato pure l’acqua per poter far crescere la mia fiducia in Dio.

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Venerdì 19 agosto quindi, l’incontro che padre Bartolomeo Sorge ha tenuto a Citerna, nella chiesa della comunità monastica “Spirito Santo” che da anni lo ospita (http://www.osbciterna.com/) è stato più un bell’appuntamento tra amici che non un convegno “dogmatico”.

L’argomento?

98a43_44L’Esortazione Apostolica AMORIS LAETITIA di Papa Francesco.

Voglio condividere con voi alcune frasi che mi sono rimaste impresse.

Alcuni minuti preziosi che mi sono entrati dentro.

Non farò una sintesi dell’incontro, perché non ci riuscirei.

Un’ora e mezza di splendida chiacchierata, con la banalità rimasta costantemente fuori la porta, non può essere riassunta in poche battute.

Farò come si fa con gli amici, quando ci si racconta un pezzettino di vita personale e si dice: Ma lo sai che sono andata a sentire padre Sorge? Ad un certo punto ha detto…”

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Ecco…farò così: una condivisione informale di alcune sue frasi.

Buona lettura. Continua a leggere Un monastero benedettino, padre Sorge ed il cuore misericordioso di Dio

Garibaldi e i Fratelli Musulmani

20130818_163420Ogni volta che vengo a Citerna, cerco di immaginare
Garibaldi ed Anita dormire insieme in questo bellissimo luogo dell’Umbria settentrionale, a due passi da Arezzo.

Così anche ieri, di fronte ad un’immagine di Garibaldi trovata nel centro di Citerna, riflettevo su Garibaldi, potente icona laica del Risargimento.

Già: lo stato laico. Ci credo talmente tanto al rispetto della laicità dello Stato, che anche a scuola, mi trovo profondamente a disagio quando si propone
agli studenti qualche momento di preghiera (con la partecipazione libera, si intende).
Guardo Garibaldi su questo muro di Citerna e penso: “Giuseppe, lo sai che Gesù Cristo aveva intuito perfettamente che mischiare religione e Stato non va bene!”
Gli faccio l’occhietto e ripenso a Gesù Cristo che è il primo a formulare il
concetto di laicità quando afferma: Date a Cesare quello che è di Cesare
e a Dio quello che è di Dio”.
Gesù è il primo a distinguere il potere religioso da quello politico.
Prima dell’avvento del cristianesimo infatti, in tutte le società arcaiche
vigeva un sistema teocratico: il capo politico era anche il capo religioso.
Con Gesù tutto cambia.

Mentre riflettevo su questa opportuna distinzione propostaci da Gesù (frase che
meriterebbe una ben più approfondita riflessione), mi arriva sul mio cellulare
un aggiornamento su ciò che sta succedendo in Egitto con i mitici Fratelli
Musulmani.
Già: Continua a leggere Garibaldi e i Fratelli Musulmani