Mi piacerebbe scappare e fuggire lontano, dove nulla si conosce, per poter lasciare alle spalle tutto ciò che ho avuto e depositarlo in un angolo; partire per poter cominciare una nuova vita! Un nuovo modo di vivere. Conoscere una nuova lingua da zero, nuove persone, nuovi paesaggi, con la speranza che si trovi un posto dove ti senti bene, a casa.
Sai Sara cosa mi dicono le tue parole?
Mi dicono: “Non ne posso più di non essere felice.
Sono stanca di dover soffrire perché non mi sento capita.
Troppo e troppi mi hanno ferita ed io sono stanca di star male.
Vorrei resettare la mia vita, come si fa con un computer.
Cambiare aria, vita, compagni di viaggio…
La nave su cui sto viaggiando non mi piace. Rivoglio indietro il biglietto e cambiare tragitto, cabina, nave…tutto”.
Ti confiderò una cosa: anche a me è capitato di desiderare questa scappatoia.
Quando l’urlo interiore gridava “Basta!” a causa delle troppe delusioni, l’illusione più subdola si faceva avanti. Il suo suggerimento era sempre quello: “Scappa da questa nave che non ti fa viaggiare tranquilla!”
Qualche volta vorremmo scappare perché i nostri errori ci sembrano oramai troppo grandi per poterci permettere di vivere bene con gli altri. Abbiamo l’impressione di aver bruciato ogni possibilità di stima e fiducia verso di noi ed il giudizio altrui (vero o ingigantito dalla nostra mente) è diventato come una cappa soffocante.
Qualche volta vorremmo andarcene, perché gli altri ci feriscono così tanto da rendere debole ogni piastrina addetta a fermare l’emorragia di felicità.
La felicità esce, piano piano e noi, nell’estremo tentativo di trattenerla, vorremmo allontanarci da tutto ciò che ci circonda, nella speranza di trovare ambienti finalmente ricchi di proteine serene e vitamine vitali.
Qualunque sia il vero motivo, l’illusione della fuga è lì, a portata di mano. Continua a leggere L’obiettivo è essere felici nonostante il vento contrario