“Ok, ora le racconto questa storia: la storia di me e Bianca, una ragazza favolosa che ho conosciuto nel 2013, verso la fine della terza media. Lei mi piaceva, mi faceva perdere la testa ed ogni suo sorriso era una mia vittoria.
Un giorno prendo coraggio e le dico “Bianca devo parlarti…”
Risponde “anche io” e poi mi dà un bacio.
No, non un bacio qualsiasi. Il mio PRIMO bacio.
Un bacio infinito, il più bello della mia vita.
Inizio un favoloso cammino con lei. Ricordo le notti nel suo giardino ad abbracciarci e a guardare le stelle. Ho la fortuna di aver incontrato come prima ragazza, una ragazza seria. Cosi come la nostra relazione. Una relazione che purtroppo è durata solo 4 mesi. Noi ci amavano ancora, ma di mezzo c’era la madre che non sopportava che sua figlia stesse con me. Non ne capisco tuttora il motivo. Fatto sta che io e Bianca non avevamo la minima intenzione di lasciarci e così la madre decise di farla trasferire in un’altra città.
Per molti anni non ho cercato nessuna ragazza perché nessuna sarebbe stata degna quanto lei. Ora le cose son cambiate; ci sono delle ragazze che mi piacciono, alcune per un motivo altre per un altro. Ma io non dimenticherò mai nemmeno uno dei baci favolosi che ho ricevuto da Bianca.
Si ricorda quel giorno che ha fatto quella lezione sulla differenza tra “fare sesso” e “fare l’amore”? Mi ricordo una frase che lei quel giorno ha detto (col suo modo ironico che mi fa troppo ridere). Lei ha detto “fare l’amore non è un esercizio ginnico ma una danza sensuale fatta insieme“. Ci ha parlato di intimità, di amore… Beh, quel giorno dopo la lezione mi è scesa qualche lacrima perché tutta la sua lezione era stata semplicemente favolosa! Mi ha fatto ricordare l’amore che provavo per Bianca ed il nostro baciarci ogni secondo.
Ieri mi sono arrabbiato con una persona perche mi ha detto “Ma tu sei un coglione, la devi rimuovere dalla tua mente, devi dimenticarla”. Ho riflettuto un po’ e gli ho risposto “Dimenticarla? Spero solo che non farai cosi con Laura…“
Ecco qua prof, ci tenevo tantissimo a condividere questo mio vissuto con lei.
Mi piacerebbe (non so se sia possibile) se un giorno potesse fare una lezione su questa cosa che le ho raccontato, magari cambiando i nomi. Ha presente quelle lezioni sull’amore e l’innamoramento che lei ogni tanto fa… Gliene sarei molto grato.
Carissimo Federico, hai presente il famoso detto: “ L’amore non ha età”? Ecco: è proprio vero!
A 15 anni come a 60, l’amore accade, avvolge e sconvolge.
L’amore non aspetta che noi diventiamo maggiorenni, per arrivare. E neppure si allontana da noi all’età della pensione; cambia solo il nostro modo di percepirlo (esperienza e maturità lasciano un segno).
Da adolescenti siamo convintissimi che la nostra storia d’amore sia unica e che durerà per sempre. Quel “come te nessuno mai” fa iniziare la giornata e ci fa chiudere gli occhi la sera. C’è l’idealizzazione totale. C’è uno sguardo puntato solo e sempre su di lui/lei. Il mondo è scomparso e tutte le galassie sono racchiuse nel suo sorriso.
Da grandi invece si è imparato che l’amore ha diverse fasi e che dopo la magia dell’innamoramento, arrivano momenti diversi. L’adulto sa che non deve lasciarsi destabilizzare e che ogni possibile crisi può essere superata. Anzi: ha pure imparato che una crisi superata rafforza ancora di più l’amore.
Ma quando ha cominciato ad impararlo?
All’inizio. Quando, ancora adolescente, per la prima volta si era innamorato.
Ogni volta che ci accade questo stravolgimento, noi progrediamo in amore imparando il suo ABC.
Il vocabolario dell’amore parte sempre dalla lettera A, ma l’obiettivo è afferrare tutto l’alfabeto.
Pian piano si capisce che ogni lettera è importante e conoscerle tutte ci permetterà di creare un romanzo a lieto fine, scritto con gli istanti della nostra vita.
Il lieto fine non si improvvisa, ma si avvicina a noi passando anche negli stretti cunicoli degli errori. E quanti errori facciamo in amore!
Ma è giusto, umano, normale… e pure bello!
“Gli errori sono necessari, utili come il pane e spesso anche belli: per esempio, la torre di Pisa” scriveva Gianni Rodari.
Certi errori fatti durante l’adolescenza (ma non solo) ci fanno capire e migliorare.
Tronchiamo rapporti d’amore perché non ci sentiamo più trasportati fino alle stelle dalla passione; baciamo ranocchi qua e là per ricreare quel magico sbandamento dell’inizio; accettiamo frettolosamente “amori di scorta” perché timorosi della solitudine; mettiamo sul piatto d’argento l’idealizzazione del partner che non lo merita…facciamo di tutto pur di ricreare un “lieto fine” uguale all’inizio.
Ma non è così che si deve fare. Il “lieto fine” è meglio!
Caro Federico, fortunato chi ti si sposa (da noi si dice così!) perché troverà in te un compagno che ha già imparato tanto da una singola, splendida, pura storia d’amore.
Tutte le età sono buone per avvicinarsi al “lieto fine”. Anche la tua!
E giusto per fare i complimenti al tuo cuore già così profondo, ti voglio far conoscere una storia, forte come il sigillo d’amore di cui parla la Bibbia.
“Mettimi come sigillo sul tuo cuore, come sigillo sul tuo braccio; perchè forte come la morte è l’amore…le sue vampe son vampe di fuoco, una fiamma del Signore!”. (Cantico dei Cantici)
Viva tutti i ragazzi che, come te, non si accontentano ma puntano in alto già dal primo mattino della vita.
Quella che stai per leggere è la storia del grande e commovente amore di Rowden e Leizel Go. Dopo anni di fidanzamento, la coppia di innamorati aveva fissato la data delle nozze, l’8 luglio 2014. Ma pochi mesi prima del matrimonio, la terribile notizia: a Rowden venne diagnosticato un cancro in fase molto avanzata. Gli restavano pochi mesi di vita. Il dolore si insinuò nella coppia e la condizioni di salute di Rowden peggioravano di giorno in giorno. Nonostante ciò le famiglie dei due decisero di portare avanti, insieme, i preparativi per le nozze. Rowden fu ricoverato in ospedale a metà giugno e i medici vietarono all’uomo di alzarsi dal letto. Ma Leizel non voleva sentir ragioni: si sarebbe sposata con Rowden anche a costo di celebrare il matrimonio in ospedale. E fu proprio quello che avvenne: l’8 luglio, come previsto, la coppia ha pronunciato il fatidico “sì”, giurandosi amore eterno. A immortalare quegli attimi un video, che ha fatto il giro del mondo. La scena più toccante è quando Leizel, commossa, si avvicina a
Rowden, sdraiato sul letto d’ospedale, e gli sussurra parole d’amore all’orecchio.Poche ore dopo quell’inusuale matrimonio, Rowden, oramai marito di Leizel, si spense e morì. Fu in quel momento che la famiglia decise di pubblicare in Internet il video delle nozze: «La loro storia d’amore è la più bella dimostrazione che quando si pronuncia la formula “in salute e in malattia” si sta pronunciando un giuramento eterno, senza tempo. Il vero amore è eterno e senza tempo. Volevamo che la storia d’amore tra Rowden e Leizel fosse d’ispirazione a tanti e speriamo che così sia stato».
P.S. Se vuoi conoscere altre quattro commoventi storie d’amore, vai in questo link e riempiti di belle notizie su quel “per sempre” che è alla base di ogni “lieto fine” http://www.bergamopost.it/pensare-positivo/cinque-commoventi-storie-damore-che-meritano-di-essere-raccontate/
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Ho capito male io o questi due ragazzi 12/13 anni mi sembra di capire),hanno avuto rapporti sessuali?
Ciao Germana, no. Non è così. Ma i ragazzi ha speso questo modo di esprimersi (“Ci sono stata insieme”; “Siamo stati insieme” ) ma non indicano un rapporto sessuale completo. Però, per evitare fraintendimenti, credo che cambierò leggermente la frase. Grazie per avermelo scritto!
Evviva!!
Noi sai quanto la cosa mi avesse turbata,in primis per il fatto in se e poi perchè la tua risposta che esalta la bellezza e la purezza dei sentimenti risultava completamente inappropriata….
Comunque,ancora una volta, mi inchino davanti alla conoscenza ed alla comprensione che hai del mondo degli adolescenti