“Marcellino pane e vino” e la festa dei defunti

Marcellino“Zia, guardiamo un film insieme?” Margherita, la mia nipotina di sette anni tornata dall’Inghilterra per passare un po’ di vacanze con noi, è già un’amante del cinema.

“Io avrei in mente un film, ma è in bianco e nero”

“In bianco e nero? Che significa?”

“Significa che non ci sono i colori. E’ un film di tanti anni fa. Facciamo così: io ti faccio vedere i primi minuti e poi tu deciderai se vorrai continuare a vederlo oppure no. Ci stai?”

 

20151027_210157_resizedE’ iniziato così, per caso, la maratona familiare di “Marcellino pane e vino”, film spagnolo del 1955 diretto da Ladislao Vajda. “Maratona” perché Margherita l’ha voluto vedere tre volte.

Intendiamoci: Margherita sbuffa come tutti se la cosa non le piace, si annoia se si trova di fronte a qualcosa che non capisce ed ama giocare e ridere a più non posso.

Ma quel film l’ha proprio “presa”. Quando le ho chiesto: Ma perché ti è piaciuto così tanto questo film?”, lei mi ha risposto “Zia, non te lo so spiegare per bene. So solo che mi piace quando Gesù parla con Marcellino”.

 

hqdefaultIl film inizia come una bella favola; c’è una bimba ammalata, c’è un frate che la va a trovare per farle un po’ di compagnia e c’è una storia che le viene raccontata.

E’ una favola?” chiede la bambina ed il frate risponde: “Sì. Una favola per i bambini ma anche per i grandi”

immagine_marcellino-pane-e-vino_16479E’ così che inizia questa storia che, come tutte le favole, ha i buoni ed i cattivi.

C’è un bimbo orfano (i bimbi soffrono sempre nelle favole, prima del lieto finale), c’è un gruppo di frati che lo alleva nel convento amandolo a più non posso, c’è il cattivo che li vuole cacciare e c’è il frate buono che gli tiene testa, attingendo forza dalla sua granitica fede.

2zzmfq8Un giorno Marcellino scopre un crocifisso a misura d’uomo, nella soffitta del convento.

Da quel momento inizia una serie di incontri segreti e fatti strabilianti, fra il bambino e il crocifisso. Continua a leggere “Marcellino pane e vino” e la festa dei defunti

Dio conta solo fino ad uno

2014-11-20 11.34.45“Mamma!”

“Prof, quando viene la sua amica siriana a scuola?”

“Mamma, è nata!”

“Prof, devo giustificare l’assenza…”

“Mamma, è bellissima!!!”

“Prof, le posso fare da assistente al computer?”

“Mamma, ora ti mando una foto!”

“Prooof!!!!”

Abbasso lo sguardo nel mio cellulare per leggere i messaggi di mio figlioalzo lo sguardo versi i ragazzi perché sta iniziando la lezione con loroabbasso lo sguardo verso il cellulare e vi leggo la nascita della mia prima nipotinaalzo lo sguardo verso gli studenti e vi vedo la mia professioneabbasso lo sguardo e realizzo che sono diventata nonnaalzo lo sguardo ed ho solo voglia di ridere ed abbracciare qualcuno!

k8220498“Ragazzi, vi devo dire una cosa…”

Siccome sorrido emozionata e sospetto anche di avere un’espressione un po’ da ebete felice, la classe si ferma incuriosita, aspettando il seguito della frase.

“Pochi minuti fa è nata Giulia, la mia prima nipotina ed io…”

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Non riesco a finire la frase perché tutta la classe esulta con un “yyhhheeaaaa!!!” I ragazzi battono le mani, divertiti e contagiati dall’euforia che ogni vita, nel secondo in cui si affaccia sulla terra, mette in tutti.

 

 

Cara Giulia, il giorno di Pasqua del 2014 ho saputo che c’eri; una goccia di vita scappata da Dio. Continua a leggere Dio conta solo fino ad uno

Giorno e notte, Dio ci abbraccia.

6168321-lgCara Prof… mio nonno sta male. E’ ancora giovane per andarsene e in questo periodo e cambiato tanto; è dimagrito un sacco ed il colore della sua pelle è diverso.

Alcuni medici hanno detto “Arriverà massimo a 3 o 6 mesi di vita”.

A raccontarmi tutto è stata mia madre e piangere davanti a lei è stato bruttissimo. Farmi vedere debole è stato stranissimo perché so che lei ci sta male, e io non voglio.

Certe volte mi sono chiesta: “Ma se Dio è la vita, perché ce la toglie?”

Poi però ho pensato che non è colpa sua… che lui veglia sempre su di noi ma, magari, qualche volta gli sfugge quello che potrebbe succedere in futuro.

Ho perso due dei miei amici in passato e la depressione aveva preso il sopravvento in me. Mi ero ripromessa che non sarei mai più entrata in un cimitero dopo la loro morte, ma non è stato così. Sono li quasi tutti i giorni e ancora mi porto dentro quel dolore.

Penso sempre a come sarà la vita senza mio nonno.

Sapere che, prima o poi, ricadrò in quel buco nero, mi spaventa sempre di più. Ricominciare a chiudermi dentro casa, star sempre a piangere senza motivo, pensar sempre a cose negative… mi spaventa.

Sentire tua madre che dice ” Se non esci ti porto da uno psicologo” ed essere criticata ogni giorno, è bruttissimo.

Ho paura di cosa sia la morte e degli effetti che provocherà sulle persone ma, soprattutto, su di me.

Che accadrà quando entrerò in casa e non ci sarà più lui a dirmi “Ciao bellissima nipotina”?

Come mi sentirò vedendo mia nonna guardare il vuoto?

Come sarà vedere lui, in una fotografia, invece di vederlo con i miei occhi.

Non penso di reggere la botta anche questa volta perchè ogni giorno, ogni santo giorno, piango senza che nessuno lo sappia.

Quindi mi chiedo, dove è Dio? Lui dov’è quando io ne ho bisogno? Quando io ho bisogno di forza e di credere in Qualcuno, Lui dov’è?

Sembra che Lui non ci sia mai stato per me, anche se so che è sempre vicino a me. Ho l’impressione che Dio non ci sia mai… perché sto male tutti i giorni e non ho mai sentito quella sensazione di felicità.

Grazie mille per avermi ascoltata prof!

Carissima Marta, mi spiace tanto che tu stia così male. A scuola sei sempre 10463493031180sorridente e credo che nessuno immagini il tuo “dietro le quinte”.

Tu hai il dubbio dei dubbi: Dov’è Dio quando io sto male?”

Tutti ci dicono che Dio ci è vicino, ma non sentirLo è davvero disarmante. Chi ci darà le armi giuste per combattere la tristezza, la sensazione di vuoto, il senso d’abbandono che ci divora il cuore?

Dove potremo rifugiarci dal dolore che sembra ci insegua sempre?

Dove sei Dio?

Se ci sei, batti un colpo!  Continua a leggere Giorno e notte, Dio ci abbraccia.

Si può dire morte senza paura; il cielo è ovunque!

un-soffioneMi chiamo Emanuele, ho 21 anni e da un po’ di tempo sto pensando alla morte e a quello che c’è dopo.

Non so perché ma in questi giorni ho iniziato ad avere paura della morte. Sono uno studente universitario, frequento un gruppo giovani in chiesa ho un’ottima famiglia e una brava fidanzata.

Come mai secondo te, ho questa paura? Può darsi che stia venendo meno la fede verso Dio e non credo più nell’aldilà? 

Caro Emanuele, tutti abbiamo istintivamente paura di morire. Anche chi crede in Dio e nel Paradiso, non vorrebbe sperimentare la morte, per potervi arrivare. La paura nasce essenzialmente da quattro fattori.  Continua a leggere Si può dire morte senza paura; il cielo è ovunque!