La vita è bella perché si paga cara…ogni giorno!

1387415551_masterchef-fotoLa scorsa settimana, mentre stavo stirando, guardavo distrattamente MasterChef Italia (la versione nostrana del talent show culinario Master Chef USA).

Il momento era delicato: si stava facendo il Pressure test (una prova a cui si sottopongono i concorrenti della squadra che ha perso la sfida in esterna).

Il clima era teso perché si trattava di preparare un piatto in pochissimo tempo e il concorrente che avrebbe cucinato il peggiore, sarebbe stato eliminato!

Ad un certo punto è arrivato il turno di Alberto, il concorrente più anziano della trasmissione. Cremonese, è un tipo originale, bravo ed umile allo stesso tempo.

Masterchef-alberto-naponiSimpatico ed intelligente ma quel giorno si vedeva lontano un miglio che non aveva proprio fatto un bel lavoro culinario.

Quando si presenta davanti ai tre giudici, basta il loro sguardo per capire che le cose si erano messe proprio male.

Avete presente quei primi piani televisivi, dai giudici al concorrente e viceversa insieme a quella musica di sottofondo che mette inquietudine?

Proprio in quel momento lì, con l’ansia dell’attesa del verdetto al massimo, il nostro Alberto, consapevole di aver fatto una schifezza (mi faceva una tenerezza con i suoi occhioni tristi ed oramai rassegnati al triste responso) ha detto quasi sottovoce: Continua a leggere La vita è bella perché si paga cara…ogni giorno!

Il teatro è il mezzo…l’unione è il fine!

spazioscenico“Quel giorno, quella che mi aspettava doveva essere una riunione come tante altre.

Mentre guidavo per raggiungere i ragazzi che, nel prossimo spettacolo, avrebbero fatto gli attori, pensavo a come organizzare i lavori del gruppo. 

Una cosa avevo in mente: sul palcoscenico del Teatro della mia città, quei ragazzi avrebbero raccontato le storie che avrebbero scelto loro. Meglio, se storie della loro famiglia!

D’altra parte il titolo dello spettacolo era chiaro: “Storie di dolore e di rinascita!”. Continua a leggere Il teatro è il mezzo…l’unione è il fine!

Quando l’orco incontra un angelo: storia di (stra)ordinaria pedofilia

pedofilia_by_shiki84-d35uufr“Da ben otto anni porto un peso bruttissimo dentro di me. Quando ero piccola i miei sono venuti in Italia, lasciandomi con mio fratello maggiore (che era impegnato con lo studio e a guardare gli altri miei fratelli e cugini) … Avevo un cugino dell’età di mi fratello… 26 anni… lui faceva delle cose con me che io non capivo cosa fossero, ma mi diceva di stare zitta e io cosi facevo. Ma con il tempo, la paura di resta da sola con lui cresceva e io cercavo di scordare tutto… quando mi dicevano di rimanere con lui, io mi rifiutavo dicendo che non volevo perché lui non mi dava le caramelle o che non mi faceva giocare…mi inventavo le cose più assurde .

Questa cosa durò due o tre anni, finché mia madre tornò definitivamente e lui se ne andò. Non ho mai avuto il coraggio di dire a nessuno quello che succedeva quando andavamo a dormire ed rimanevo da sola con lui, ma ora come ora troppe cose stanno venendo a galla e io non so cosa fare prof.

Non ce la faccio neanche ad aprirmi con la psicologa da cui mi ha portato il mio ragazzo; mi sento mancare l’aria solo al pensiero di parlarne con qualcuno. Mi blocco.

Mi metto a pensare che dovrei parlarne con i miei ma poi io starei male se loro si dovessero sentire in colpa. Mi preoccupo per mio fratello e a cosa lui proverebbe, se venisse a saperlo, sapendo che lui mi avrebbe dovuta guardare.

Tutto questo mi mette dentro paura; tanta paura! Paura a parlarne, paura di ciò che potrebbe succedere…paura.” Continua a leggere Quando l’orco incontra un angelo: storia di (stra)ordinaria pedofilia