Come ti senti Maria?

Buongiorno Maria, è presto e in cielo ci sono ancora le stelle.
Manca poco.
Dentro di Te c’è la Luce che ha dato luce a tutte le stelle.
Hai paura? Non vedi l’ora? Sei stanca? Sei felice?
Raccontaci: come ti senti?

Continua a leggere Come ti senti Maria?

Il Logos nasce sul bordo degli inferi

Classe prima (avete presente quei quattordicenni che non s’augurano a nessuno?)
Rublëv (avete presente quel sommo iconista russo che in pochi conoscono?)
Natività (avete presente quella durissima tenzone tra Luce e Tenebre che abbiamo quasi tutti superficialmente riassunto in un semplice dolce evento?)
DAD (avete presente quelle lezioni fatte al pc che ora, però, chiamiamo DID perché ci piace più la parola “integrata” che “distanza”?) ????
Ecco.
Ci siamo.

Continua a leggere Il Logos nasce sul bordo degli inferi

C’è più gioia nel rinascere che nel nascere

Ricordo che era settembre 2017.
Stavo guardando gli oleandri che avevo piantato sette anni prima.
Belli. Alti.
Appunto: alti.
Io invece li volevo più “larghi”, più folti.
E così quel settembre di tre anni fa, con l’ardire della giardiniera che voleva gli oleandri folti come non mai, li potai come non ci fosse un domani, con tutta la concentrazione possibile sul “tutto&subito”.
Ero decisa: l’anno dopo io avrei avuto gli oleandri foltissimi.
Che disgrazia quando il nostro ego diventa come un blocco di cemento che si muove in una cristalleria.
Quell’anno ho fatto un disastro: ho quasi ammazzato tutti gli oleandri!
Sigh.

La primavera seguente ricordo il giardiniere che non sapeva come dirmi che avevo praticamente distrutto un’intera parete di oleandri.
Lui, delicato e gentile, mi stava parlando come un medico rianimatore che doveva avvertire i parenti stretti che, al loro familiare, non restava che staccare i macchinari e… amen.
Ei fu.
Io, addolorata e pentita, prima di mordermi i gomiti e tagliarmi le mani per quella potatura assurda fatta l’autunno precedente, tentai il tutto per tutto e presi l’estrema speranzosa decisione: “Per ora non li estraiamo. Li curerò. Li concimerò. Li poterò con delicatezza. E vediamo cosa succederà…”.

Rattristata e piena di sensi di colpa, iniziai l’operazione “salvataggio degli oleandri” 

Ricordo che nell’estate 2018 per ogni germoglio che vedevo spuntare, gioivo solitaria e felice.
Piano piano vedevo trasformarsi dei rami rinsecchiti in legni verdi portatori di vita. Continua a leggere C’è più gioia nel rinascere che nel nascere

Ben arrivata primavera!!!

Oggi, 21 marzo 2020, in pieno coronavirus,

mi è arrivata quest’immagine
la vita non si arrende.
Anzi, raddoppia! Continua a leggere Ben arrivata primavera!!!

A Margherita, a Filippo, a Giulia, a Giorgia… “È per rinascere che siamo nati” (Neruda)

C’è il life coach, c’è il mind coach e ci sono un sacco di altri coach!

Oggi vanno molto di moda e, dico la verità, mi incuriosiscono anche.

Ogni tanto, infatti, mi capita di leggere gli ambiziosi obiettivi di questi “coaching” ed un po’ di invidia per gli allenatori del pensiero positivo, mi sfiora.

I coach migliorano (dicono) il tuo modo di pensare, di essere e di fare; ti portano ad aiutare te stesso e gli altri; a riconoscere e gestire le emozioni ed a scoprire, utilizzare ed allenare le tue potenzialità inespresse.

Ma non finisce qui.

 

Promettono di migliorare la tua autostima e l’autoefficacia personale, ti fanno superare le conflittualità, migliorano il tuo atteggiamento mentale nei confronti degli ostacoli e… e potrei continuare con almeno una ventina di altri obiettivi.

 

 

Sto leggendo tutto questo quando mi arriva una foto: un mese fa è nata Giorgia (la mia seconda meravigliosa nipotina) e mio figlio mi ha appena spedito una sua immagine con Giulia (la sorellina di tre anni) che l’abbraccia.

Ogni volta che nasce una creatura nuova di zecca, mi sembra di toccare un po’ del Cielo da cui proviene ed un po’ del futuro verso cui sta andando.

Nascita, voce del verbo ricominciare. Non è forse vero che tutti noi nati siamo dei ricomincianti?

Come la piccola Giorgia anche a noi la vita, fin dalla sua alba, ci ha dato la possibilità di diventare terra fertile ai cambiamenti, purché disponibili a farci penetrare dagli embrioni di novità che si intrufolano in noi attraverso i gesti di tenerezza e gli sguardi sulla bellezza. Continua a leggere A Margherita, a Filippo, a Giulia, a Giorgia… “È per rinascere che siamo nati” (Neruda)

Dio conta solo fino ad uno

2014-11-20 11.34.45“Mamma!”

“Prof, quando viene la sua amica siriana a scuola?”

“Mamma, è nata!”

“Prof, devo giustificare l’assenza…”

“Mamma, è bellissima!!!”

“Prof, le posso fare da assistente al computer?”

“Mamma, ora ti mando una foto!”

“Prooof!!!!”

Abbasso lo sguardo nel mio cellulare per leggere i messaggi di mio figlioalzo lo sguardo versi i ragazzi perché sta iniziando la lezione con loroabbasso lo sguardo verso il cellulare e vi leggo la nascita della mia prima nipotinaalzo lo sguardo verso gli studenti e vi vedo la mia professioneabbasso lo sguardo e realizzo che sono diventata nonnaalzo lo sguardo ed ho solo voglia di ridere ed abbracciare qualcuno!

k8220498“Ragazzi, vi devo dire una cosa…”

Siccome sorrido emozionata e sospetto anche di avere un’espressione un po’ da ebete felice, la classe si ferma incuriosita, aspettando il seguito della frase.

“Pochi minuti fa è nata Giulia, la mia prima nipotina ed io…”

k8220498

Non riesco a finire la frase perché tutta la classe esulta con un “yyhhheeaaaa!!!” I ragazzi battono le mani, divertiti e contagiati dall’euforia che ogni vita, nel secondo in cui si affaccia sulla terra, mette in tutti.

 

 

Cara Giulia, il giorno di Pasqua del 2014 ho saputo che c’eri; una goccia di vita scappata da Dio. Continua a leggere Dio conta solo fino ad uno

Ma la cicogna, dove ci viene a prendere? Dove siamo prima di nascere?

nascita  Prima che io nascessi, dov’ero? 

Una mattina mi sono svegliata ed ho letto questo messaggio sulla mia pagina facebook. Il mittente si chiama Nicola ed ha 21 anni.

Sono oramai passate parecchie settimane da quel giorno e solo ora mi accingo a rispondergli.

Mancanza di tempo? Anche…

Ma il motivo principale è che mi sono voluta prendere del tempo (questa parolina ricorrerà spesso in questa mia risposta; quindi è da tenere bene a mente!) perché rispondere è difficile.

313Ad un bambino si può pure rispondere: “Eri nel cuore del tuo papà e della tua mamma”, oppure “Prima di nascere eri nei pensieri di Dio”, ma ad un ragazzo non si può semplificare così il discorso, perché poi la domanda conseguente è: “Cosa significa essere nei pensieri di Dio? Che Dio già mi immaginava? Già mi vedeva, anche se io ancora non esistevo?” 

Quindi, prepariamoci tutti a salire in alta quota (e se soffrite di vertigini, non continuate a leggere).

Attrezziamoci bene perché faremo fatica a respirare (si sa, in alto c’è meno ossigeno) e non sarà facile capire tutto quel che vorremmo.

Però perché non volare un po’ più in alto, rispetto al solito? Perché arrenderci prima? Vediamo chi ce la farà ad arrivare fino in fondo!

Pronti? Viaaa!!!  Continua a leggere Ma la cicogna, dove ci viene a prendere? Dove siamo prima di nascere?