La luce arriva ogni giorno!

Il gioco è semplice.
Tu guardi il Cielo.
Ti concentri su un punto.
E lo fissi.
Lo fissi.
Lo fissi…
Finché riesci a dare il permesso a quella luce di entrare dentro di te.
E allora spicchi il volo!♥️
Ora…
Il Cielo…
Sopra di noi!🌻
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OGNI TANTO HO BISOGNO DI VEDERE L’ALBA!

In questo periodo così buio, ho bisogno di guardare la luce.
L’alba mi racconta che sembra (sembra!) stia aumentando il buio.
E invece no.
Sta aumentando la Luce!

Immaginiamo che, per anni, in una stanza di casa, abbiamo accumulato oggetti rotti, mobili rovinati, vestiti sgualciti…
E immaginiamo che questa stanza, per anni, è stata illuminata solo da una lampadina di soli 40 watt.
Ora cambiamo questa lampada con un’altra da 100 watt!
Improvvisamente vedremmo con chiarezza tutta la polvere accumulata, il legno rovinato e lo sporco che neanche avremmo immaginato esistesse.
Lì.
Nella nostra stanza.
Nel nostro mondo!

Oggi tutto il male sta venendo a galla con più velocità e con più chiarezza!
Io guardo la Luce dell’alba e penso a come ci sentiamo sopraffatti dal male, prorio perché lo vediamo di più.
Ma questo è un bene.
Vuol dire che sta aumentando la Luce!

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Lo scatto di luce!

Di tutti gli scatti fatti in Terra Santa, questo è quello che più mi piace.
Perché?
Perché non è opera mia.
È davvero frutto del caso.
Io ero lì, ferma, per fotografarlo come compagno d’avventura in giro per Masada, quando lui ha spiccato il volo.
È volato via proprio quando ho scattato.
Io ho esclamato: “Nooo!!!”????
E invece, quando sono andata a vedere la foto, mi sono accorta che le sue ali brillavano di luce riflessa.
Erano ali di luce!????
E tutto è avvenuto grazie a quel suo spiccare il volo.
Mentre io dicevo delusa il mio “Nooo!”, la vita mi faceva vedere qualcosa di ancora più bello!????

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La Luce, c’è!

Il monte Tabor. Circa duemila anni fa. Un fiore di luce esplode nel deserto e tre uomini lo vedono. Ed è una meraviglia. E’ un volto illuminato da “dentro” e Pietro, Giacomo e Giovanni l’ammirano. E non vorrebbero più guardare da altre parti.

Roma. 6 aprile 1520. Venerdì Santo. Raffaello Sanzio, dopo quindici giorni di agonia, sfinito dalla febbre e dai ripetuti e inutili salassi, muore nel giorno del suo 37esimo compleanno. Poco prima di ammalarsi aveva iniziato la famosa “Trasfigurazione” che, purtroppo, non riuscì a terminare nella sua parte inferiore (poi finita da Giulio Romano).

Ma la parte superiore, sì!

Quella l’aveva finita e quella volle davanti a sé, mentre sorella morte si avvicinava a lui.

Vasari ricorda che “gli misero alla morte, nella sala ove lavorava, la tavola della Trasfigurazione che aveva finita per il cardinal de’ Medici: la quale opera, nel vedere il corpo morto e quella viva, faceva scoppiare l’anima di dolore a ognuno che quivi guardava”.

Per oggi guardiamo “La trasfigurazione” di Raffaello come fosse la prima volta. Guardiamola come la guardò lui. Era giovane, ricco, bello e costretto ad abituarsi a morire di lì a poco. Ebbe solo pochi giorni per abitarsi all’idea di lasciare tutto. Ma come si fa ad abituarsi alla morte? Raffaello si fece portare nella sua camera l’ultima pittura che stava realizzando: “La trasfigurazione”. Continua a leggere La Luce, c’è!

Dio dalla pelle di luce, illumina anche la mia

Gesù, Signore dalla pelle di Luce,
come vorrei essere stata lì, con Pietro Giacomo e Giovanni.
A me hai lasciato solo occhi di fede.
Con quelli Ti guardo.
Con quelli mi guardo.
Ed intravedo anche in me quella luce che è Tua.
Quando penso di essere inutile, di non farcela,
di essere d’impiccio o di essere buio,
fammi intravedere con la pelle di Luce come la tua.????????

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Perché sei un essere speciale ed io avrò cura di te

Salve prof! Come sta?? ❤️

Scusi per l’ora innanzi tutto… Questa volta vorrei essere breve ma come mio solito so già che mi dilungherò! ???? 

Questa sera, parlando con una mia amica, è uscito fuori il discorso delle canzoni della chiesa.

Premetto che sono diversi anni che non frequento. Diciamo che ho avuto un periodo da piccola in cui credevo, poi con l’adolescenza questo si è perso. Dopo la morte di mia nonna avevo ripreso ad andare messa (forse perché lei era molto credente, quindi mi sentivo in dovere di farlo), però poi ho smesso di nuovo. 

Non riesco a capire se credo o meno, mi sembra così tutto surreale che da 2000 anni si parli di Gesù, Maria, Dio…

Il fatto però è che a volte sono affascinata e altre volte non ho voglia di ascoltare questa “storia”.

A volte credo nei miracoli che Gesù ha fatto e altre volte li trovo impossibili, li trovo gesti non umani.

A volte mi piacerebbe ascoltare la parola di Dio e altre volte vorrei non saperne nulla della chiesa. 

Secondo lei è solo questione di parroco?

Quello che c’è stato a *** fino all’anno scorso inizialmente mi piaceva, era simpatico, rendeva il tutto più leggero. Però poi più volte, dall’altare *************** 

Ritornando alle canzoni, ci siamo inviate alcuni titoli, ne ho ascoltate diverse e tutte, non so per quale motivo, mi hanno trasmesso qualcosa, delle sensazioni positive, come se non riuscissi poi a fare a meno di quella musica. Ero davvero emozionata.

Mi stavo chiedendo (e questa sarebbe la vera domanda) se questa voglia di ascoltarle deriva semplicemente dall’amore che ho per la musica o se magari potrebbe essere una sorta di preghiera, in modo indiretto, non essendo appunto molto credente. 

Diciamo che questi sono pensieri molto personali, in realtà non so nemmeno se ha capito qualcosa di quello che vorrei dire. 

Ovviamente non mi aspetto che lei mi dica “si, sei credente/no, non sei credente” perché è difficile dare una risposta dopo aver letto qualche riga, però non so, magari questi dubbi le sono passati per la mente anche a lei e può aiutarmi in qualche modo a capirci di più! 

Detto questo, le auguro una buona giornata e le mando un forte abbraccio ❤️ 

Ps. Mi mancano tantissimo le sue lezioni e parlo di lei a tutti! Come mi ha ridotta prof. Ahahah le voglio bene, buon 2021!

 

Carissima Claudia, hai ragione: non ti dirò se sei o non sei credente.

Nessun di noi appartiene ad una o all’altra categoria.

Quasi che la spiritualità si potesse ridurre ad un gruppo di pensieri razionalmente comprovabili una volta per sempre.

Ognuno di noi è in continua ricerca, dal primo all’ultimo respiro.

La logica dell’anima, infatti, è molto più vasta di un’equazione matematica.

Quanto più vasta?

Infinitamente.

Puoi quindi immaginare quanto sia sbagliato inscatolarla all’interno di uno spazio deciso da noi?

Dogmi, religioni, culture…

 

 

La logica spirituale vola e viaggia come il vento.

 

 

 

E’ come un fuoco che sprigiona scintille di emozioni, intuizioni, desideri ed idee!

Ogni lampo di Luce proviene dal Fuoco dell’universo.

 

Chi intuisce” questo movimento divino, sente dentro di sé qualcosa” che non può spiegare con l’alfabeto umano.

Ne sa qualcosa Dante che, nel XXXIII canto del Paradiso, quando si trova a sfiorare Dio, rimane letteralmente senza parole. Continua a leggere Perché sei un essere speciale ed io avrò cura di te

Siamo sentinelle dell’aurora

C’è un momento, verso la fine della notte, in cui il giorno ancora non è.
Ma non è neppure notte.
Il sole ancora non si vede.
Ma neanche le stelle si vedono più.
E’ l’attimo del delicatissimo chiarore che si fa avanti, bisbigliando appena un po’ di luminosità.
La Luce vera ancora non c’è; ma non c’è più neanche il buio pesto.
E tu sei come una sentinella dell’aurora.
Scruti il cielo, gli eventi e te stesso.
Percepisci che accadrà, prima o poi, qualcosa di bello.
La vita sta per tornare a casa tua! ❤

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La vita è una questione di coccole

“Nonna, sento freddo!”
“Aspetta eh che ora ti do una cosa bellissima!”
C’è qualcosa di meglio della borsa dell’acqua calda abbinata ad un plaid morbidissimo? In pochi secondi gli ingredienti per un bel “buongiorno” ci sono tutti: divano, plaid, film della Disney e borsa dell’acqua calda con disegnini natalizi.
Giorgia sorride, le brillano gli occhi ed io torno a stirare.
Tutto mi sembra ok.
Ma ad un certo punto ecco di nuovo la vocetta tenue di Giorgia che, con la delicatezza dei suoi tre anni, aggiunge: “Nonna, vieni vicino a me e mi fai le coccole?”
Mi sembrava avesse tutto ed invece tutto non aveva.
Mancavano le coccole.
E mentre l’abbraccio e l’accarezzo, penso che tutti noi siamo così. Solo che i bambini lo dicono.
Gli adulti no.

Forse è per questo che gira voce che i soldi non danno la felicità. Danno le cose, ma non le coccole.
Forse è per questo che Dio si è fatto bambino. Voleva fare tanto ma, prima di tutto, voleva le coccole.
Forse è per questo che tutti ci agitiamo e conduciamo una vita sempre in ricerca. Cerchiamo coccole senza saperlo. Continua a leggere La vita è una questione di coccole

Siamo figli della Luce

Me la ricordo bene.
Aveva un viso dolcissimo ed un modo di fare rasserenante.
Eravamo sedute su un muretto di una antica città umbra e mi raccontava la sua storia personale, con gli occhi che le brillavano ancora per l’emozione passata ma mai sopita.
Avrà avuto allora circa cinquant’anni. Sto parlando di una decina d’anni fa.
Ricordo che l’ascoltavo, grata alla vita per avermela fatta incontrare.

“Avevo circa cinque anni… mi ero ammalata gravemente ed il medico del paese non era riuscito a farmi guarire…c’era povertà in ogni dove … il mio cuore aveva smesso di battere.. mi avevano vestita ed iniziato la veglia di preghiera prima del funerale… loro piangevano ma io ero in un’altra dimensione…ricordo amore e luce in ogni dove…ricordo che era come ritornare a casa…ricordo una gioia sconfinata…poi il miocuore che ricomincia a battere ed io che torno nel mio corpo…rammento che…”
Mi fermo nei particolari del suo racconto, che lei mi porgeva con umiltà e pacatezza, senza nessuna forzatura a convincermi.
Mi fermo perchè certi particolari hanno bisogno della viva voce dei protagonisti e non di un semplice post.
Però mi rimase impressa una sua frase: “Siamo fatti di luce. Esistiamo grazie alla Luce e sempre la cerchiamo… dopo quell’esperienza fatta da bambina, mi capita di vedere la luce che è in tutti. Qualcuno però possiede in sé stesso più luce rispetto ad altri. Più amore. Più spiritualità. E quando siamo bambini abbiamo ancora le antenne alte verso la Luce. È come se sapessimo meglio da Chi e da Cosa proveniamo” .

Pensavo a tutto questo quando Giulia si è messa a fissare lo sbrilluccichio dell’acqua del lago. Poi è venuta da me e mi ha detto felice ed affascinata: “Quella luce mi sembra che mi chiami!”
“Lo so Giulia, siamo fatti della stessa sostanza della Luce”.

“Le persone sono come le vetrate.
Scintillano e brillano quando c’è il sole, ma quando cala l’oscurità rivelano la loro bellezza solo se c’è una luce dentro” ❤
(Elisabeth Kubler-Ross)

P.S. Quella splendida signora mi disse un particolare che non sapevo se scrivere o no. Alla fine ho deciso di aggiungerlo. Ogni lettore poi potrà usare questo “particolare” come meglio crede il suo cuore.
“A volte vedo come dei raggi splendenti che vanno verso il cielo ed altri che, dal Cielo, vengono sulla terra. Un movimento splendido di raggi di luce. Ho capito che sono le preghiere che, dalla terra, raggiungono il Cielo e gli aiuti che dal Cielo, vengono verso di noi” ❤ Continua a leggere Siamo figli della Luce

La luce del Tabor, di Beirut e di Hiroshima

Il monte Tabor. Circa duemila anni fa.

Un fiore di luce esplode nel deserto e tre uomini lo vedono.

Ed è una meraviglia.

E’ un volto illuminato da “dentro” e Pietro, Giacomo e Giovanni l’ammirano.

E non vorrebbero più guardare da altre parti.

 

Beirut. Martedi 4 agosto 2020.

Un inferno di luce esplode nella città e tutto il mondo lo vede.

Ed è una mattanza.

E’ la stoltezza umana che esce tragicamente allo scoperto e sguardi atterriti la fissano.

E vorrebbero guardare da altre parti.

 

Hiroshima. Lunedì 6 agosto 1945.

Un fungo di luce esplode sopra il mattino appena sorto e le vittime lo sentono sulla pelle.

Ed è l’inferno.

E’ il male che si è organizzato per uccidere tanti fiori in un solo colpo mortale.

La terra piange. Il Cielo pure. Continua a leggere La luce del Tabor, di Beirut e di Hiroshima