Il giorno in cui, ad Assisi, mi convinsi che il caso non esiste

9087275565_064efef926_z “Prof, quando lei raccontava delle coincidenze strane che, a volte, le succedevano, io ci credevo ma, contemporaneamente,  pensavo che spesso se le creasse…  come se, per forza, nelle coincidenze che le si presentavano, lei dovesse trovarvi un segno per farlo suo.

Ora lei sa quanto io desiderassi andare ad Assisi e sa anche la storia del “quadro” francescano che mi è stata regalato.

Il mio desiderio di andare ad Assisi era così forte che mi sentivo quasi spinta ad andare “lì”, dalla netta sensazione che “lì” avrei trovato qualcosa di prezioso.

Poi domenica mattina il mio ragazzo, dopo aver rifiutato tantissime volte di accompagnarmi, improvvisamente mi dice che avremmo fatto insieme un viaggio ad Assisi!

Ero felice, anche se avevo la consapevolezza che quel viaggio, per lui, non avrebbe mai avuto la stessa importanza che gli attribuivo io.

Con questa premessa ho frenato l’entusiasmo.

Nelle chiese (specie santa Chiara e san Francesco) cercavo di pregare…ma mi bloccavo perché stavo con il mio ragazzo… lo facevo…ma non come avrei voluto… a 360 gradi… quindi diciamo che, ritornando, mi era rimasto un senso di insoddisfazione.

Poi, la notte seguente, ho fatto un sogno strano, brutto… ma finito bene!

E stamattina, cercando di dargli un significato, ho avuto un risveglio bellissimo.

Una sensazione di grande serenità (e lei conosce il mio carattere difficile che non si lascia facilmente andare!)

Tutto l’insieme mi ha lasciato qualcosa di bello “dentro”…insomma, sono felice!

Io le ho scritto perché glielo volevo proprio raccontare!

Sarà stato Assisi??

Cmq ha ragione… andare lì con certi occhi… ti ripaga!”

AssisiCarissima Francesca, io non so dare risposta a quel che tu mi (ti) chiedi: “Ma la serenità profonda che ho sentito e quel sogno che ho fatto, sono un dono di Assisi e di Francesco e Chiara?”

Può darsi…

Ma potrebbe essere anche tutta una coincidenza.

E quel sogno, potrebbe essere il frutto di un tuo desiderio inconscio.

Quella tua serenità potrebbe essere una forma di autosuggestione momentanea.

Prendiamo pure in considerazioni tutte le possibili spiegazioni razionali e pragmatiche, perché è giusto fare così.

Bisogna essere credenti e non creduloni!

Eppure…eppure sono fermamente convinta che Qualcuno ami comunicare con noi attraverso i fatti della vita. Così oggi, invece che risponderti con proclami filosofici o teologici, ti racconto un evento della mia vita.

Il mio amore per Assisi nasce da lontano. Continua a leggere Il giorno in cui, ad Assisi, mi convinsi che il caso non esiste