Una figlia muore all’improvviso…

Su questa terra mancano le parole adatte per descrivere quel che accade nell’anima del genitore che rimane.

Qualche mamma prova a descrivercelo.

«Ero come in trance, non parlavo, non sentivo, non pensavo. Il buio totale»

«Sono stata risucchiata dal dolore, un baratro. La mia vita non era più niente, come se fossi caduta in un pozzo e ogni giorno che passava vi sprofondavo sempre più. Vivevo questa realtà nella sofferenza più totale, non avevo né interessi nè stimoli. Non volevo lasciarlo andare via»

Pensavo a tutto questo buio angosciante e mi chiedevo dove avesse trovato la forza di scrivermi certe parole, una mamma a cui è morta improvvisamente la figlia pochi mesi fa. Era venuta alla presentazione del libro In te mi rifugio e la sera mi aveva mandato questo messaggio:

“Brava Cristina! Una bella occasione per credere nelle buone notizie e nelle persone! Mi porto, via oltre al tuo entusiasmo, la bellezza che in ognuno di noi c’è (una Luce che dobbiamo tirar fuori) e la conferma che non ci si salva da soli. Lo sperimento spesso. Continuiamo a credere nel Bene! Ho preso diverse copie che regalerò a famiglie con adolescenti. Buonanotte”

Quelle poche righe raccontavano un cuore di madre che, pur essendo ancora sotto sforzo per il dolore più grande del mondo, riusciva a pulsare ossigeno anche nelle arterie altrui.

Come si può riuscire ad essere così buoni e forti?

Le rispondo in punta di piedi, con il timore di scrivere frasi scontate, ma voglio ringraziarla per quell’overdose di coraggio che mi ha regalato.

Lei mi risponde e mi commuove ancora di più.

“Ho avuto la Grazia di scorgere un
compito Grande per Sara, di vedere che Nulla si sarebbe perso, di percepire che lei ora sta bene… Non penso che tutto questo possa essere un auto-convincimento, ma piuttosto dono di un Dio che molte volte mi aveva già fatto sentire l’abbraccio, la protezione e il conforto. Ammetto però che se non coltivo la mia fede, ho dei periodi giù, bassi e bloccati. Ecco perché sono convinta che non ci si salva da soli… cioè il bene che fanno gli amici, le persone care, tutti quelli che pregano per te, che magari ti mandano un messaggino o una bella immagine al mattino. Quando invochiamo lo Spirito Santo, gli chiediamo di operare, di prendere il comando della nostra vita. Bello quando hai detto il motivo del tuo sorriso Mattutino: in macchina parlare a Dio dei tuoi alunni. Grazie ancora. Complimenti anche per il tuo nuovo lavoro su Assisi! Un abbraccio e continua a far passare l’ Amore!!!!!!

Rileggo la prima riga e mi lascio rasserenare dalle tre verità sulla vita, che questa mamma ha sintetizzato così bene. Continua a leggere Una figlia muore all’improvviso…

Siamo esploratori di gioia e la stella ci guida tutti quanti

stella-di-betlemmeDei quattro vangeli, solo Matteo ne parla.

Venivano dall’Oriente.

Nei nostri presepi li mettiamo vicino alla mangiatoia ma è verosimile pensare che questi studiosi del cielo giunsero qualche tempo dopo la nascita.

stella-di-betlemme-1La tradizione li ha chiamati Melchiorre, Baldassarre e Gaspare ma l’evangelista li ha chiamati semplicemente “magi e senza specificare neanche il numero. 

Dei Magi si parla anche nei vangeli apocrifi. Ne parla al cap.21 il famoso Protovangelo di Giacomo (non è Giacomo l’apostolo ma sembra sia Giacomo il Giusto, quello di cui parla san Paolo in una sua lettera – Gal 1,19 – definendolo “fratello nel Signore”) e li cita al cap. 16 il Vangelo dell’Infanzia di Matteo (da lui sappiamo che i Magi arrivarono a Gerusalemme circa due anni dopo la nascita di Gesù e che fu poi Erode ad indirizzarli a Betlemme dove trovarono Gesù).

Se ci addentriamo nella storia dei Magi, entriamo in un mondo di racconti ed aneddoti, di supposizioni storiche e curiosità antiche.

Ma se ci fermiamo al racconto di Matteo, scopriamo l’essenziale. 

erode-o-zaccheoGesù nacque a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode. Alcuni Magi giunsero da oriente a Gerusalemme e domandavano: «Dov’è il re dei Giudei che è nato? Abbiamo visto sorgere la sua stella, e siamo venuti per adorarlo». All’udire queste parole, il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme.”

epifaniareL’ingresso dei Magi a Gerusalemme non passa inosservato. Probabilmente erano personaggi importanti, viaggiavano con un seguito notevole ed il loro domandare aveva creato trambusto in tutta Gerusalemme. Ad Erode tutto questa storia di un re lo manda nel panico. Chi conosce la storia di Erode il Grande, sa quanto fosse crudele ed attaccato al potere. Allora “Riuniti tutti i sommi sacerdoti e gli scribi del popolo, s’informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Messia. Gli risposero: «A Betlemme di Giudea, perché così è scritto per mezzo del profeta:

120051E tu, Betlemme, terra di Giuda,
non sei davvero il più piccolo capoluogo di Giuda:
da te uscirà infatti un capo
che pascerà il mio popolo, Israele.

Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire con esattezza da loro il tempo in cui era apparsa la stella e li inviò a Betlemme esortandoli: «Andate e informatevi accuratamente del bambino e, quando l’avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch’io venga ad adorarlo».”

imageTutto parte da una stella! Continua a leggere Siamo esploratori di gioia e la stella ci guida tutti quanti

Professoressa, bisogna scriverlo sui giornali…la trasparenza…la gente deve saperlo…

1535429_10204788064572337_8799558440642605316_nI ragazzi, mentre facevamo i conti del nostro progetto scolastico “Basta! Storie di dolore e di rinascita”, me lo dicevano sempre: “Professoressa, quando avremo pagato tutto e tutti e quando sapremo la cifra precisa che daremo a Nuovi Orizzonti, dobbiamo rendere pubblica la cosa. Non per vantarci ma per far sapere che tutto è trasparente nel nostro modo di fare”.

Avevano ragione. e così, ora che sappiamo l’ammontare dell’aiuto che abbiamo dato a Chiara Amirante ed alla sua nuova “Cittadella Cielo”, con gioia lo facciamo sapere a tutti. Oramai lo abbiamo capito: se vogliamo ottenere altri aiuti in futuro, bisogna che garantiamo la nostra onestà e trasparenza. E così ecco l’articolo per il giornale: letto e approvato dagli studenti. Continua a leggere Professoressa, bisogna scriverlo sui giornali…la trasparenza…la gente deve saperlo…