Sono partita per Firenze con una valigia in mano ed un brutto sospetto nella mente. Aver assistito a svariati convegni mi ha insegnato che, troppo spesso siamo specializzati più a dire tante parole che non ad ascoltare la Parola.
E così il sospetto di andare a perdere del tempo, mi ha più che sfiorata.
Sono tornata con un fiorino in mano ed un entusiasmo inaspettato nel cuore.
La piccola moneta fiorentina ci è stata donata perché rappresenta l’umanesimo del grande splendore storico di Firenze: periodo di santi e di arte, con uno sviluppo economico che camminava insieme ad una straordinaria crescita culturale, accompagnata da un’intensa azione caritativa.
E non è forse questo, il sogno che abbiamo un po’ tutti? Circondarci di cose belle; condurre una vita dignitosa grazie ad un lavoro; avere vicino dei santi per alzare meglio lo sguardo verso il Cielo ed aiutarci vicendevolmente per mettere all’angolo ogni povertà.
In questo 5° Convegno Ecclesiale Nazionale di Firenze intitolato “In Gesù Cristo il nuovo umanesimo” di tutto questo si è parlato.
Si è parlato come al solito.
Dunque, che differenze ci sono state rispetto ai Convegni precedenti?
Tante. Enormi.
Provo a dirne appena tre.
TUTTI hanno preso la parola (partendo dai gruppi formati da dieci persone e facendo, man mano, arrivare proposte ed idee al referente principale, incaricato di farne la sintesi finale).
I GIOVANI hanno sul serio detto la loro (riuniti insieme in un tavolo, per avere la massima libertà di espressione)
L’INTERA ASSEMBLEA ha dialogato in diretta, di continuo, scambiandosi opinioni e non risparmiando critiche, attraverso l’App scaricata nei cellulari.
Mai era successo che tutti potevano essere connessi, per parlare ed essere ascoltati.
Mai era successo che i documenti finali del convegno ecclesiale fossero davvero il risultato di idee donate da CIASCUNO (nessuno escluso).
Il Papa poi, ha detto parole così chiare che già dal giorno dopo, nessuno avrebbe più potuto ignorarle. Continua a leggere C’è voglia di camminare insieme