Sono ad Assisi, nella piazza della chiesa di santa Chiara ed osservo il sole che sta tramontando.
La sua immensa bellezza è lì; per tutti. Una sensazione di serenità gratuita mi avvolge. So infatti che nessun turista potrà portarselo a casa come souvenir.
E’ un dono di Dio per tutti.
Così come Francesco d’Assisi: sogno di Dio raccontato a tutti!
Ma mica solo Francesco…
Dio ci guarda e sogna, riuscendo a vederci già illuminati di Lui.
Qualche volta, quel che Lui vede in noi ce lo fa intuire, affinché l’entusiasmo inondi la nostra anima e la fatica non ci blocchi.
Ed ha fatto così anche con Francesco, nel buio di una prigione perugina.
In una prigione è nato un sole che ancora oggi illumina.
Cosa sarebbe Assisi, infatti, se tra i suoi vicoli, non avesse camminato Francesco, figlio di Pietro Bernardone (ricco mercante di stoffe) e di Madonna Pica Bourlemont (una nobile provenzale, bella e delicata)?
Il padre stravedeva per questo figlio che immaginava già nobile cavaliere.
La madre era innamorata di questo ragazzo che educava alla bellezza della musica, della poesia e della fede.
Tutto sembrava procedere umanamente bene, finché non è intervenuto Dio.
E con l’avvento di Dio, il ragazzo di Assisi è diventato “sole” per il mondo intero. Per tutti noi.
Irrequieto come tutti i giovani, pervaso di ideali cavallereschi, entusiasta della vita militare, parte per la guerra contro Perugia con la sfrontata incoscienza dei suoi vent’anni. E’ il 1202 ed il clima è tesissimo ad Assisi.
Mettersi negli scarponi di Francesco, conoscendo la sua storia, significa togliergli quella serafica aureola per riportarlo tra noi: creature in cammino, sognate da Dio.
Non c’è torto peggiore che si possa fare al Signore dell’Universo, se non quello di isolare i suoi figli santi tra i “perfetti”, relegandoli nella Sua collezione privata di pietre rare.
Siamo tutti pietre rare, sogni di Dio per l’intero creato.
Ma che fatica capirlo. Continua a leggere Nessun buio è fuori dal pensiero di Dio