Siamo tutti innamorati dell’amore!

aurora-10“Prof, c’è un ragazzo che mi piace. L’ho conosciuto qualche mese fa e subito ho sentito che stava scattando qualcosa, ma all’inizio non capivo se era più amicizia o più “amore”. Mi sembrava un buon rapporto da amici che provano qualcosa di più che volersi bene. Poi ha iniziato a piacermi proprio perché quelle sue battute mi facevano ridere per ore e ore.

E’ gentile, simpatico, e mi piace anche quando è serio. Ogni tanto vedo nei suoi occhi da adulto, uno sguardo da bambino: bellissimo!

Una sera, dopo il lavoro, mi ha accompagnata a casa (lo aiuto nella sua palestra) e, nel darmi una busta con dentro dei documenti, si è accostato leggermente a me.

Prof, mi sono uscite due lacrime … non me l’aspettavo…  ho sentito una vocina, dentro di me, che mi diceva “Aspetta Cecilia, non ti muovere, e se ti volesse abbracciare? e se ti volesse dare un bacio?”

Una sera stavamo parlando di un ragazzo di nostra conoscenza e lui, sorridendo, mi chiede: “Stasera c’è quel tipo?”. Io gli rispondo “Sì” e lui “Come ti sembra?”. Io cerco di rimanere sul vago: “Mah, è carino”.

A queste mie parole, mi è sembrato che la sua espressione cambiasse, come se fosse un po’ geloso o infastidito …secondo lei, cosa è stato???

Lui mi vede come una semplice “amica”, o magari “un po’ di più “???

A volte sono in totale confusione. Sarà amore? O Amore?

Secondo me tra “amore” e “Amore” c’è un po’ di differenza.

Cosa posso fare per capire cosa lui provi per me?

Secondo lei, per lui sono solo un’amica?

Comunque, grazie a lui, ora sono meno timida e mi sento più sicura di me.

Ma è meglio che non mi faccia troppe illusioni, perché quando troverà la ragazza giusta per lui, io starò a casa a piangermi addosso e starò male.

A volte mi immagino con lui …mi immagino “stare” con lui (mi vergogno a dirlo)…mi immagino di essere una coppia con la C maiuscola…

Può essere che provi Amore o amore per lui?? AIUTOOOOO PROOOF” Continua a leggere Siamo tutti innamorati dell’amore!

L’amicizia è la preziosa carezza di cui non possiamo fare a meno

foto-amicizia-2“Prof. è da un po’ che le volevo scrivere… spero di non disturbarla a quest’ora di notte. 🙂

Non so se lei può darmi un consiglio o, magari, una spiegazione di quanto sto per raccontarle. (Potrebbe essere anche una cavolata per lei, però voglio cercare di capire.)  

Allora, son passati quasi 2 anni da quando ho chiuso con una mia ex amica, (non la farò molto lunga, tranquilla prof:) ); beh, i primi tempi ci stavo malissimo, poi ho capito che non valeva la pena stare male per una persona del genere.

Come lei ben sa, io sono molto amica con Mara. Beh, ogni volta (e le ripeto prof, ogni volta!) che la incontriamo, lei (la mia EX amica)  SOPRATTUTTO in mia presenza, saluta Mara come se mi dovesse far ingelosire. Altre volte, ad esempio, le manda dei messaggi solo per farmi magari ingelosire; a me, invece, non fa ne caldo ne freddo, anzi, mi fa proprio “pena” (scusi la parola!).  Premetto che questa mia ex amica non ha mai potuta vedere a Mara ed ora invece,  quando le scrive, fa tutta l’amica.

P.S. E’ gelosa anche del mio ragazzo. Ma si può?”   Continua a leggere L’amicizia è la preziosa carezza di cui non possiamo fare a meno

Il padre di mia figlia ci ha lasciate sole…ed ora?

bambino-disabile-640x320“Buon pomeriggio prof, sono passati ben sette anni e non so se si ricorda di me. Ho pensato molto se scriverle o meno e, se devo essere sincera, ho scritto e cestinato questa lettera ben due volte. Ho bisogno di un consiglio di una persona esterna perché  ci sono troppe persone che si sono già intromesse in questa storia. Otto mesi fa sono diventata mamma di una bambina di nome Elisa. Una gravidanza e un parto bellissimi che rifarei altre mille volte. I problemi sono arrivati dopo un paio di mesi dalla nascita di mia figlia, con il mio compagno (anzi, ora EX). Premetto che era un padre premuroso, affettuoso, giocava, cambiava e addormentava la figlia, per lui Elisa era tutto. Stavamo insieme da due anni e abbiamo deciso insieme di avventurarci in questa favola e di diventare genitori. Poi tre mesi fa ho scoperto dei messaggi molto compromettenti con un’altra donna  Ho chiesto subito spiegazioni e, purtroppo, queste spiegazioni non sono mai arrivate (o meglio, le spiegazioni che sono arrivate, erano soltanto scuse – perché non puoi dire alla tua compagna che non ti piace più fisicamente a pochi mesi dal parto, perché ha preso troppi kg in gravidanza, o che non ti piace più caratterialmente e sessualmente,  che vengo dal monte -lui è di Rimini- e che non so parlare italiano -). Mi scusi prof, ma secondo lei, che spiegazioni sono queste???? Le parole che mi ha detto mi hanno ferita profondamente nel cuore e nell’anima. Da quel giorno in cui ci siamo visti per “chiarire”. sono tornata a casa da mia madre e non ci siamo più parlarti (e ora,se ci parliamo, lo facciamo solo tramite sms e, cmq, per parlare di nostra figlia). Ora io mi chiedo perché ha alzato questo muro nei miei confronti. Io non ho fatto niente, è stato lui a prendere questa decisione! Perchè non si prende cura della figlia??? E’ stato anche quattro settimane senza vederla e ora la vede una volta ogni 15 gg solo per mezz’ora; come fa un padre ad abbandonare un figlio così??? Perchè anche i nonni e le zie non vengono a vedere la nipote?? Ho le porte chiuse anche da parte della sua famiglia; perchè??? Prof, sono cresciuta senza un padre e non vorrei che mia figlia facesse la stessa cosa perché lei un padre ce l’ha, ma non so cosa fare. Io non riesco a provare odio nei confronti del mio ex uno perché è il padre di mia figlia e perché ne sono innamorata. Purtroppo però devo prendere coscienza che ci siamo lasciati e devo guardare avanti soprattutto per il bene di mia figlia. Ma ora le domande che mi tormentano sono: “Sarò capace di essere una buona mamma? Come faccio a crescere una figlia da sola? E quando sarà grande, che cosa le dirò del padre?” Prof, ci sono mille domande che mi tormentano e so anche che solo il tempo mi darà le risposte che sto cercando, ma nel frattempo che cosa farò della mia vita??? Mi sento una nullità nei confronti di Elisa e non mi perdonerò mai di averle dato un padre che non meritava. Spero che lei mi sappia, con le sue parole, darmi forza e farmi ritrovare la luce in questo tunnel senza uscita. La ringrazio tanto. Un abbraccio, Barbara” Continua a leggere Il padre di mia figlia ci ha lasciate sole…ed ora?

Quando l’amore fa rima con oppressione

abbraccio-“Salve prof, ho una domanda da farle: cosa significa “stare appresso ad una persona?”

Se in un pomeriggio qualsiasi, un’alunna ti scrive su WhatsApp questa frase, la prima cosa che ti viene in mente è: “Ed ora questa domanda da dove salta fuori?”. Perché “qualcosa” o “qualcuno” l’ha sicuramente provocata.

Cara Lorena, a noi due!

Di per sé, questa frase indica principalmente la volontà di stare vicino ad una persona. Il problema è: “COME” si sta vicino ad una persona, perché dallo “stile” del gesto si capisce il suo “significato“.

“Stare appresso” può significare affetto e vicinanza come oppressione e condizionamento.

Ogni sentimento può diventare il rovescio di se stesso. Ricordatelo!

Ogni cosa buona può essere trasformata in cattiva: è il potere che abbiamo in mano, per tutta la vita.   Continua a leggere Quando l’amore fa rima con oppressione

La ferita delle persone non amate

156458_478557088865131_220300688_n“Prof, una provocazione: come si può servire il prossimo quando si ricevono solo calci nel didietro dal cosiddetto “prossimo”? 

Caro Marco, l’esperimento che ti sto per descrivere è stato fatto realmente ad Amsterdam. Ad un gruppo di studenti hanno fatto ascoltare i giudizi che delle persone avevano espresso su di loro, guardando fotografie che li ritraevano.

Il cuore di chi riceveva giudizi negativi o veniva rifiutato, saltava letteralmente un battito.

In altre parole: il cuore umano si ferma e perde colpi di fronte al senso di rifiuto e rigetto sociale.  Continua a leggere La ferita delle persone non amate

Quando la vita e la morte bussano alla tua porta, contemporaneamente.

donna_incinta“Oggi, appena tornata da scuola, ero a pranzo seduta a tavola con la mia famiglia e all’improvviso ho sentito passare al telegiornale una notizia che mi ha fatto molto riflettere. Parlava di una coppia dove lei era rimasta incinta .. tutto sembrava andar bene ma, dopo una po’ (o già lo aveva, non ho capito bene) è arrivata la diagnosi di un tumore.

I medici hanno subito chiarito con la futura mamma che, curandosi con le chemio, il bambino non ce l’avrebbe fatta. Lei però ha voluto portare avanti la gravidanza, dando la sua vita per il figlio.  Il padre intervistato,  “sembrava tranquillo”. 

Ora io mi chiedo:  e se lei avesse scelto di fare la chemio, avrebbe fatto una scelta egoistica? Perché, anche se brutto da dire, un figlio si può sempre rifare ma una moglie non la puoi riavere indietro, giusto?

O è tutto sbagliato quel che dico e questo dubbio non si dovrebbe avere mai?

E il marito? Che parte ha in tutto questo? Come si può sentire? Potrebbe arrivare ad odiare il proprio/a figlio/a in caso la moglie morisse per darlo/a alla luce?

Grazie prof per la risposta che mi darà.”  Continua a leggere Quando la vita e la morte bussano alla tua porta, contemporaneamente.

Disinnamorarsi per ricominciare a cercare amore e protezione!

ragazza_sola-10“Professoressa, posso sfogarmi un po’ con lei?

E’ lo sfogo di un peso che non riesco più a tenermi dentro e che mi sta indebolendo. Credo di essere una ragazza forte, abituata fin da quando ero piccola, a sopportare le liti in famiglia e le varie conseguenze che ne sono derivate.

Poi mi sono innamorata e tutte le lezioni che avevo appreso in 16 anni di vita, sono andate letteralmente a finire nel gabinetto. Periodo bellissimo, pieno di momenti indimenticabili la nostra storia, durata soltanto cinque mesi e mezzo. Poi ad un tratto mi telefona e mi dice che “non riesce più a stare con me perché non gli piace più il mio carattere troppo ‘moralista”.

Prof, sono due mesi che non c’è giorno che non lo pensi e che non lo cerchi in ogni volto. Ogni volta che provo a parlargli mi blocco. Così non riesco più ad andare avanti perché non riesco più ad aprirmi a chi veramente mi vuole bene. Tutte le mattine, come mi sveglio, penso: “Quando smetterò di pensarlo? Quando se ne andrà via dalla mia vita per sempre?”

E a lei, cara prof, quello che chiedo non è tanto “come dimenticarmi di lui” (tanto so già che la risposta è il tempo), ma chiedo: “Esiste un modo per attendere quel giorno in maniera più serena?” Continua a leggere Disinnamorarsi per ricominciare a cercare amore e protezione!

Quando l’orco incontra un angelo: storia di (stra)ordinaria pedofilia

pedofilia_by_shiki84-d35uufr“Da ben otto anni porto un peso bruttissimo dentro di me. Quando ero piccola i miei sono venuti in Italia, lasciandomi con mio fratello maggiore (che era impegnato con lo studio e a guardare gli altri miei fratelli e cugini) … Avevo un cugino dell’età di mi fratello… 26 anni… lui faceva delle cose con me che io non capivo cosa fossero, ma mi diceva di stare zitta e io cosi facevo. Ma con il tempo, la paura di resta da sola con lui cresceva e io cercavo di scordare tutto… quando mi dicevano di rimanere con lui, io mi rifiutavo dicendo che non volevo perché lui non mi dava le caramelle o che non mi faceva giocare…mi inventavo le cose più assurde .

Questa cosa durò due o tre anni, finché mia madre tornò definitivamente e lui se ne andò. Non ho mai avuto il coraggio di dire a nessuno quello che succedeva quando andavamo a dormire ed rimanevo da sola con lui, ma ora come ora troppe cose stanno venendo a galla e io non so cosa fare prof.

Non ce la faccio neanche ad aprirmi con la psicologa da cui mi ha portato il mio ragazzo; mi sento mancare l’aria solo al pensiero di parlarne con qualcuno. Mi blocco.

Mi metto a pensare che dovrei parlarne con i miei ma poi io starei male se loro si dovessero sentire in colpa. Mi preoccupo per mio fratello e a cosa lui proverebbe, se venisse a saperlo, sapendo che lui mi avrebbe dovuta guardare.

Tutto questo mi mette dentro paura; tanta paura! Paura a parlarne, paura di ciò che potrebbe succedere…paura.” Continua a leggere Quando l’orco incontra un angelo: storia di (stra)ordinaria pedofilia

Avevo dimenticato quanto ci si vede belli allo specchio, se si porta Dio dentro!

Amore-finito“Allora prof: ho riflettuto su tante cose e devo condividere!!! Posso!?

Il mio cuore è stato straziato, perché passare dall’esser “due”, ad “una”, è stato proprio così: straziante.

Però, contemporaneamente, è come se mi fossi svegliata da un sonno straprofondo! Sto riscoprendo me, il mio carattere, il mio corpo. Vivendo da sola riesco ad ascoltarmi.

Io, in questi anni, sono cambiata tanto; adesso mi sto ritrovando e credo di amarmi come mai nella mia vita! Mi sento felice parecchio, ho fatto la Macerata-Loreto chiedendo che la mia famiglia rimanesse unita, che Lui mi aiutasse a trovare un futuro e domandandoGli di farmi capire se Massimiliano era la persona giusta per me.

tappepreghiera3Dio mi ha risposto a tutte e tre le cose e, dopo tanti altri segnali evidenti (ma proprio proprio evidenti!) ho ritrovato anche Lui! Avevo dimenticato quanto fosse bello avere sempre qualcuno con cui condividere tutto (ma proprio tutto!), in tempo reale! Avevo dimenticato quanto ci si vede belli allo specchio, se si porta Dio dentro! Avevo dimenticato tutto!!! Continua a leggere Avevo dimenticato quanto ci si vede belli allo specchio, se si porta Dio dentro!

Perchè amarsi in due…quando lo si può fare in tre?

Prima o poi succederà che qualcuno penserà che queste lettere io me le scriva da sola. Magari inventandomi situazioni inverosimili per attirare la curiosità dei lettori; una specie di furbetta campagna pubblicitaria. Mi stavo dicendo proprio questa cosa, una decina di giorni fa, mentre leggevo su WhatsApp questo messaggio da parte di una mia alunna del quinto anno. riconquistareunuomo1“Sono ormai un’ assidua frequentatrice del suo blog. Volevo raccontare, a proposito di questi suoi post sull’amore adolescenziale, la mia triste storia attuale. Eravamo (o siamo?) migliori amici. Lui super fidanzato da circa 3 anni con una mia amica, io sola come un cactus nel deserto, da 18. È nato così, un po’ per gioco e un po’ per il gusto di “evadere”, la nostra … diciamo… la nostra AMICIZIA DI LETTO. Insieme stiamo benissimo. Lo definiamo il rapporto migliore del mondo, dove possiamo dirci e fare di tutto, senza lo stress che può creare un rapporto serio. C’è un piccolo, piccolissimo problema: MI SONO INNAMORATA. Ed avendo io un caratterino non proprio facile, sclero e mi addanno quando mi mette al secondo posto. “Te la sei cercata!” penserà… Forse si, ma ogni mio gesto, ogni mia parola è riconducibile a lui. Ma lui non mi ama…sono la sua migliore amica, ma la fidanzata è la fidanzata. Certo…però con me a letto ci vieni! Aiutoooo!!! Non so che fare anche perché, sempre più spesso, mi ritrovo in situazioni di “uscita”  in tre, “io, lui e la fidanzata” …mooolto imbarazzanti. I nostri amici sono a conoscenza della nostra relazione e ci troviamo molto ma molto in imbarazzo. Fine.” Continua a leggere Perchè amarsi in due…quando lo si può fare in tre?