Stiamo facendo le ultime prove prima per lo spettacolo del 30 marzo 2014.
C’è un clima di attesa…di raccolta di frutti…di timore ed entusiasmo insieme…
Abbiamo lavorato tanto e, qualche volta, mi ha sfiorato anche la mente questa domanda: “Ne vale la pena?”
Mi sono posta questa domanda ogni volta che avrei sbattuto la testa nel muro per i problemi che si presentavano, uno dopo l’altro…non nego che l’ho detto anche in Chiesa, il luogo dove mi andavo a rifugiare quando mi sentivo totalmente inadeguata per risolvere tutto.
PERO’ “POI”…il “poi” era sempre fantastico. Succedevano delle strane coincidenze che mi ponevano di fronte la soluzione. Spesso erano persone più brave di me a risolvere quella difficoltà, che mi si presentavano davanti (che coincidenze!).
Altre volte erano messaggi di incoraggiamento che mi arrivavano al momento giusto.
PERO’ “ORA”… “ora” è fantastico sentire i ragazzi che dicono: “Oddio! Il 30 marzo finiranno tutte le nostre riunioni. E poi che faremo?!”
Benedetta l’ha scritto meglio di me questa sensazione.
“Sai cos’è? È che tutto già mi manca! Tutto questo lavoro, tutto questo impegnarsi, aiutarsi per poter raggiungere insieme un obbiettivo, essere la spalla dell’altro e ancora lo stare insieme perché ognuno di noi ne aveva voglia, ma al tempo stesso è stato costretto perché ne sentiva la mancanza. È difficile spiegare se non si ha vissuto tutto questo, è una gran confusione generale: si è un po’ rin…bambiti perché si pensa solo a quando staremo su quel palco, siamo tristi perché già intravediamo la fine , siamo eccitati per la gran festa e come se non bastasse l’agenda conosce solo la parola “prove” , però mi piace, ci piace, ci fa sentire vivi , o meglio, ci fa essere parte di un qualcosa che in questo mondo di oggi ancora ha speranza! Tutto questo è una valigia pesante che non lascerò MAI durante il mio viaggio, perché dentro ci sono persone che continuerò a sentire per molto e molto tempo, altre le perderò di vista, ma di sicuro nel rivederle ci tufferemo nel ricordo di questa avventura e ancora di più porterò emozioni a dir poco uniche!”
Allora mi domando: “Valeva la pena buttarsi in quest’avventura?”
“Sì, valeva la pena!!!!!!!!!!!!!”
In collaborazione con don Umberto Rotili e don Gabriele Trombetti, con le coreografie della scuola di danza “Centro Effe Due”, con la preziosa direzione di Paola Paolucci e del coro “Be Bop Chorus”, con l’intervento delle grintose donne di “Noi come prima”, con il forte incoraggiamento del Dirigente Scolastico prof. Oliviero Strona e con l’aiuto degli insegnanti musicisti del “Morea-Vivarelli”, ci siamo tuffati in circa 180 in questa nuova avventura!
GRAZIE RAGAZZI/E!!!
TEATRO GENTILE DI FABRIANO: DOMENICA 30 MARZO 2014 “BASTA!” STORIE DI DOLORE E DI RINASCITA
Domenica 30 Marzo 2014 al Teatro Gentile di Fabriano, l’Istituto Superiore Morea-Vivarelli e i Ragazzi della città vogliono dire: BASTA! Storie di dolore e di rinascita.
Ospite: Chiara Amirante
Per prenotazioni: ore 17.00 Giulia Sassaroli (331 2371208) ore 21.00 Maikol Morosini (3345931613)
Comunque, siccome in tanti mi chiedono come poter prenotare i biglietti per lo spettacolo teatrale ed il loro costo, ne approfitto per chiarire a tutti.
I biglietti costano 10 euro (platea), 8 euro (palchi), 5 euro (loggione, palchetti laterali e bambini al di sotto degli 8 anni).
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