Prima o poi succederà che qualcuno penserà che queste lettere io me le scriva da sola. Magari inventandomi situazioni inverosimili per attirare la curiosità dei lettori; una specie di furbetta campagna pubblicitaria. Mi stavo dicendo proprio questa cosa, una decina di giorni fa, mentre leggevo su WhatsApp questo messaggio da parte di una mia alunna del quinto anno. 
“Sono ormai un’ assidua frequentatrice del suo blog. Volevo raccontare, a proposito di questi suoi post sull’amore adolescenziale, la mia triste storia attuale. Eravamo (o siamo?) migliori amici. Lui super fidanzato da circa 3 anni con una mia amica, io sola come un cactus nel deserto, da 18. È nato così, un po’ per gioco e un po’ per il gusto di “evadere”, la nostra … diciamo… la nostra AMICIZIA DI LETTO. Insieme stiamo benissimo. Lo definiamo il rapporto migliore del mondo, dove possiamo dirci e fare di tutto, senza lo stress che può creare un rapporto serio. C’è un piccolo, piccolissimo problema: MI SONO INNAMORATA. Ed avendo io un caratterino non proprio facile, sclero e mi addanno quando mi mette al secondo posto. “Te la sei cercata!” penserà… Forse si, ma ogni mio gesto, ogni mia parola è riconducibile a lui. Ma lui non mi ama…sono la sua migliore amica, ma la fidanzata è la fidanzata. Certo…però con me a letto ci vieni! Aiutoooo!!! Non so che fare anche perché, sempre più spesso, mi ritrovo in situazioni di “uscita” in tre, “io, lui e la fidanzata” …mooolto imbarazzanti. I nostri amici sono a conoscenza della nostra relazione e ci troviamo molto ma molto in imbarazzo. Fine.” 
Cara Giorgia, mentre leggevo il tuo messaggio, pensavo: “Certo che al masochismo affettivo non c’è mai fine!!!”. Guarda Giorgia, sarò dura con te oggi. Tu lo sai quanto io ti voglia bene…ma sarò durissima! Inutile che ti dica che la tattica da te scelta, per superare noiose serate o per sentirti amata, non è proprio la migliore per essere felice ed appagata. Eppure, anche persone intelligenti come te (e tu lo sei tanto!)
- si ritrovano a mandare in ferie il cervello, pur di sentirsi “vive ed amate”;
- nascondono alla propria coscienza la platealità dello sbaglio che stanno facendo, pur di assaporare “l’ebbrezza della passione”
- ed infine (ultimo passo) si lasciano andare alla sofferenza teatrale (“Oh, me tapina!”), dimenticandosi di essere state proprio loro stesse a scrivere il primo atto di quel dramma!
Carissima Giorgia, tu credi davvero che l’amore sia una specie di pietanza da poter mangiare in una malandata trattoria, accontentandoti di scegliere tra ciò che il locale in cui sei capitata, ti offre? Manco per sogno! L’amore ha bisogno di un cuoco raffinato, capace di distinguere una minestra riscaldata da un piatto prelibato preparato apposta per te! La minestra riscaldata, quando hai tanta fame, ti piace pure! Ti accontenti…e arrivi anche a crederti fortunata perché, invece di fare la fame, hai quel piatto di brodaglia riscaldata davanti a te! La mattina, quando ti alzi, canti pure: “Che bella la minestra! Viva, viva la brodaglia!” Pensa se ti vedesse Gordon Ramsay mangiare quella cosa liquida e riscaldata!!:D
L’amore è, invece, un piatto altamente raffinato che ha bisogno di un Cuoco di serie A e necessita di ingredienti sani e nutrienti (spesso rari da trovare nei supermercati, perché sostanze di marca!). Ed io mi rifiuto di spiegarti quali siano questi ingredienti: non mi metto mica ad insultare così platealmente la tua intelligenza!
Però ti predìco il futuro: questa storia finirà…e pure male!
Comunque vada, finirà male!
Tu ti ritroverai a piangere su te stessa…lui si ritroverà o con una fidanzata arrabbiata come un’ape o con un debolezza ancora più predisposta al tradimento…i vostri amici si ritroveranno a dover scegliere, ogni giorno, se essere fedeli a voi (non dicendo alla fidanzata tradita la verità) o essere fedeli alla fidanzata (tradendo la vostra fiducia di amanti segreti)…la gente che verrà a saperlo si divertirà a spettegolare su un fatto di provincia, mettendoti (vi!) una bella etichetta addosso… e tu ti ritroverai a piangere su te stessa.
Ops…proprio ora mi sono accorta che l’inizio e il finale di questa storia…è uguale!!!
Cara Giorgia, tu hai diritto ad un amore più grande, che non le molliche che cadono dal tavolo di un altro commensale! Hai il dovere di diventare più forte che non una ragazza ridotta a subìre le voglie erotiche di un traditore in erba!
Per esempio, inizia col dire “BASTA!” a questa situazione di menzogna e di amore spiluccato.
Poi affronta a muso duro la tua grande esigenza di sentirti amata (perché è lì che è nato tutto!).
Comincia ad amare te stessa! Rispettandoti e vegliando sulla tua anima, perché tutto cresca nel migliore dei modi (guardati un film con una storia d’amore di serie A, fatti delle passeggiate per respirare ossigeno puro che ricolleghi i tuoi neuroni ai tuoi ormoni, leggiti un bel libro di psicologia, scegliti una persona adulta che ti aiuti ad allargare lo sguardo del tuo futuro, sfogati in palestra, scopri le tante cose che sai fare, oltre a soddisfare le voglie di un maschietto poco rispettoso del cuore femminile…)
Infine…infine porgi tutto a Dio e parlaGli col cuore in mano. Lui è il Cuoco di serie A, capace di preparare piatti squisiti per le sue creature!
Ti prego: passa da questa storia di “Amore assente”, dove l’egolatria la fa da padrona, ad un nuovo sentiero. E un nuovo sentiero, Dio ti indicherà!!! Perché, piaccia o no, Dio è amore e l’amore è Dio, è l’inestinguibile e unica fonte dell’amore, strutturalmente e inevitabilmente indirizzato alla donazione! Non gliene frega niente di prendere per se stesso, non può essere egoista, per il semplice motivo che ha già tutto ed è già tutto! Non ha bisogno di nient’altro, può solo dare, gli rimane solo il donare!
Fatti regalare da Dio le indicazioni per sentieri nuovi! Dio non vede l’ora di dartele. Alza lo sguardo verso l’Alto e, se ti concentri bene, lassù in alto, ci sei tu!!!
Giuliana di Norvich (vissuta dal 1342 al 1430 circa) è diventata famosa per il libro da lei scritto: “Rivelazioni dell’Amore di Dio” (che, tra l’altro, sembra essere anche il primo testo in inglese volgare mai scritto, insomma una sorta di “Cantico delle creature” che è, invece, il primo testo in italiano volgare mai scritto).
Nel maggio del 1373 Giuliana fu colpita all’improvviso da una malattia gravissima che in tre giorni sembrò portarla alla morte. Dopo che il sacerdote, accorso al suo capezzale, le mostrò il Crocifisso, la mistica non solo riacquistò prontamente la salute, ma ricevette quelle rivelazioni che riportò per iscritto e commentò nel suo libro. E fu proprio il Signore che le svelò il senso di quelle visioni: “Vorresti sapere cosa ha inteso il tuo Signore e conoscere il senso di questa rivelazione? Sappilo bene: amore è ciò che Lui ha inteso. Chi te lo rivela? L’amore. Perché te lo rivela? Per amore … Così imparai che nostro Signore significa amore” (Il libro delle rivelazioni, cap. 86, p. 320).
Questo libro contiene un messaggio di ottimismo fondato sulla certezza di essere amati da Dio e di essere protetti dalla sua Provvidenza: “Vidi con assoluta sicurezza … che Dio prima ancora di crearci ci ha amati, di un amore che non è mai venuto meno, né mai svanirà. E in questo amore Egli ha fatto tutte le sue opere, e in questo amore Egli ha fatto in modo che tutte le cose risultino utili per noi, e in questo amore la nostra vita dura per sempre … In questo amore noi abbiamo il nostro principio, e tutto questo noi lo vedremo in Dio senza fine” (Il libro delle rivelazioni, cap. 86, p. 320).
Dio è un incendio di amore, supera sempre ogni amore umano, come dice il profeta Isaia: “Si dimentica forse una donna del suo bambino, così da non commuoversi per il figlio delle sue viscere? Anche se costoro si dimenticassero, io invece non ti dimenticherò mai” (Is 49, 15).
Giorgia, ti voglio tanto bene!! E tu lo sai!
Ti aspetto domani al Palazzetto per “La fortuna non esiste…Dio sì!” : ti farà bene!
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