1. MA QUANDO MORIAMO, COSA SUCCEDE? (prima parte) Innazitutto raccoglieremo ciò che avremo seminato!

Fire heaven - The burning awakening“Salve prof, non so se si ricorda di me: sono un suo vecchio alunno (dei tempi dell’ITIS però). Da un po’ di anni a questa parte sto iniziando a pensare a qualcosa che mi affligge; il problema è che questo “qualcosa” non è di natura materiale, né di natura… risolvibile (se così lo possiamo definire).

Sempre più frequentemente mi ritrovo a riflettere sulle cose belle che ho nella vita: una ragazza, una famiglia, degli amici, degli hobby, degli interessi, delle opportunità, la vita stessa…ma subito dopo arriva il “problema”, ovvero: una volta che tutto ciò finisce? Una volta che si muore?

Non mi chiedo cosa succede perché -purtroppo- credo che nessuno possa rispondere a questo. La mia domanda, piuttosto, è: una volta che la mia vita terrena cessa, ho davanti l’eternità immateriale? La fine della mia vita materiale corrisponde con l’inizio di qualcosa di infinito? La verità, forse, è che ho paura dell’eternità. Ho paura di non sapere cosa succederà una volta che tutto finirà. Ho paura di essere eternamente infinito. Ho paura di essere qualcosa che non sono io. Non so, forse sto divagando.

Non è che io sia lì, tutto il tempo, a pormi queste domande, però – qualche volta – mi capita di fermarmi a riflettere (quando vado a letto, quando mi sveglio, quando sono con la mia ragazza, o anche quando esco con gli amici), penso: “Ma tutto questo prima o poi finirà. E dopo cosa farò per l’eternità?”

So che, probabilmente, è una domanda alla quale non si può rispondere, perché nessuno può avere “la risposta certa e chiara”, però quando facevo le superiori ricordo che le sue lezioni mi ispiravano. Riuscivo a riflettere anche sulle cose scontate, a meditare su più cose, ad avere una più ampia veduta su di me in generale. È per questo, forse, che le sto scrivendo questa lettera; perché in fondo sono sempre stato soddisfatto delle sue risposte, di quello che ci diceva e di come ce lo diceva.

Continuerei a scrivere… ma mi rendo conto che sto rimarcando sempre lo stesso concetto e purtroppo non riesco ad essere più chiaro di così… forse, in realtà, non mi sono espresso neanche troppo bene, però spero che lei abbia comunque capito.

Immaginando che una “vera” risposta non ci sia, spero però che questa riflessione… o confessione – che dir si voglia – possa in qualche modo aiutare qualcun altro a capire quanto sia importante la nostra vita! Quanto importante sia ragionare sulle cose che facciamo e vivere al meglio delle proprie possibilità!

Le ho scritto tutto questo perché ricordo le lezioni alle superiori. Non le ho mai detto -forse- quanto siano state importanti per me e quanto io attendessi l’ora di Religione ogni volta… perché era un’ora diversa, un’ora importante per me!

Non la voglio annoiare ulteriormente su questo “problema esistenziale”, anche perché – ripeto – si tratta di attimi fuggenti e non di momenti prolungati di preoccupazione.

La ringrazio per aver letto tutto e per avermi dato attenzione, ancora una volta. Grazie prof!”

 

 

particella_di_dioCarissimo Michele, sono felicissima di risentirti ed ancora più entusiasta di poter parlare con te di ciò che risplenderà davanti a noi, quando vedremo Dio faccia a faccia!

Con tanti cretini che, appena viene fuori l’argomento della morte, si toccano le parti intime, cercano ferro e fanno gli scongiuri, è un piacere avventurarsi “oltre” ciò che vediamo con gli occhi, con te!

Faccio una permessa (secondi me, inutile ed ovvia, ma doverosa comunque): gran parte di quello che ti dirò rientra nel mondo della fede. Stiamo entrando nell’intuizione umana, nella rivelazione divina, nella scommessa più ardua che si possa fare!

Giacinta,fatima-pastorelli la piccola veggente di Fatima, mentre, tra tante sofferenze, stava per morire, con flebile voce disse: “La Madonna mi ha rivelato che se gli uomini pensassero all’eternità cambierebbero vita”.

Ne sono straconvinta!

 

“Insegnaci a contare i nostri giorni e giungeremo alla sapienza del cuor” dice, con ragione, l’autore del Salmo 89.

Cioè: bambini20tristinon permettere che, stolti come siamo, iniziamo a crederci eterni (qualche volta anche Padreterni) perdendo di vista ciò per cui vale la pena vivere!

Organizziamo furti e rapine, sfruttiamo uomini e bambini, ci arricchiamo creando ingiustizia ed inquinamento, organizziamo truffe finanziarie pazzesche, litighiamo in famiglia per soldi, uccidiamo, violentiamo, rubiamo, diciamo falsa testimonianza…per cosa?
Eppure ogni giorno vediamo familiari ed amici morire….
Eppure sappiamo per certo che nessuno potrà portarsi dietro, con un camion di traslochi, gioielli, mobili e case…
E le giornate perdute nella noia, o in interessi meschini?

L’aveva proprio detta giusta il salmista: “Insegnaci, Signore a contare i nostri giorni! Toglici l’illusione che vivremo su questa terra, almeno per mille anni! Allora sì che diventeremo saggi e sereni!” 

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Steve Jobs, nel suo famosissimo discorso all’Università, sapendo già che aveva un cancro, disse: “Ricordarmi che morirò presto è il più importante strumento che io abbia mai trovato per fare le grandi scelte della mia vita. Perché quasi tutte le cose – tutte le aspettative di eternità, tutto l’orgoglio, tutte le paure di imbarazzi o fallimenti – svaniscono di fronte all’idea della morte, lasciando solo quello che c’è di realmente importante. Ricordarsi che dobbiamo morire è il modo migliore per non cadere nella trappola di pensare che abbiamo qualcosa da perdere. Siete già nudi. Non c’è ragione per non seguire il vostro cuore.”

E ancora: “Nessuno vuole morire. Anche le persone che vogliono andare in paradiso non vogliono morire per andarci. Ma comunque la morte è la meta che tutti abbiamo in comune. Nessuno gli è mai sfuggito. Ed è come deve essere, perché molto probabilmente la morte è la più grande invenzione della vita. E’ l’agente di cambiamento della vita. Spazza via il vecchio per far posto al nuovo. Ora, il nuovo siete voi, ma un giorno non troppo lontano diventerete gradualmente il vecchio e sarete spazzati via. Mi dispiace essere così drammatico, ma è la pura verità. Il vostro tempo è limitato, per cui non lo sprecate vivendo la vita di qualcun altro.”

Caro Michele, ponendoti quelle domande, hai già intrapreso il tuo bel cammino verso la saggezza! Bravo!!!IMG

Iniziamo: cosa succede nel momento in cui moriamo?

gods-hands-holding-child1-720x3301.IL GIUDIZIO PARTICOLARE: raccoglieremo ciò che avremo seminato in vita!

Tutto ciò che facciamo in vita (istante dopo istante),  lo rivedremo nella prospettiva dell’Amore, cioè lo “rivivremodal punto di vista di Dio, capendo perfettamente dove abbiamo lasciato tracce di bene e quando abbiamo fatto soffrire.

“Alla sera della vita, saremo giudicati sull’amore” diceva S. Giovanni della Croce.

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Anche Gesù è stato chiaro da questo punto di vista.

410px-Meister_des_Codex_Aureus_Epternacensis_001Nella parabola del “Ricco e del povero Lazzaro” (Lc 16,19-31). Gesù è esplicito nel dichiarare che subito dopo la morte, entrambi raccolgono ciò che avevano seminato in vita, sperimentando la Giustizia di Dio.

Nell’aldilà non ci sarà più spazio per nascondimenti ipocriti, per successi di apparenza, per inciuci o per ingiusti giudizi; tutto sarà alla luce del sole!

E noi, dentroDio e immersi nella sua Luce di Giustizia e Verità, saremo finalmente in grado di giudicare correttamente noi stessi!

 

Sarà Dio stesso che, accogliendoci in se stesso, ci renderà capaci di giudicarci, facendoci comprendere  ciò che abbiamo realmente fatto di buono (anche cose che magari non ci ricordiamo più ma che Dio, con gioia, ci rammenterà) e quello che abbiamo fatto di cattivo (anche quelle cose che, nella nostra mente umana ed un po’ ipocrita, credevamo fossero buone – vedi, per esempio, i gesti fatti per apparenza e non per amore-).

Nel Giudizio Particolare ci sarà chiaro quale dei tre, sarà il passo successivo che faremo, dal punto di vista spirituale:

0_85ed4_4c5930df_orig1) immergerci nel Paradiso (se nella nostra vita l’Amore sarà stato il nostro punto di riferimento), mettendoci finalmente in testa la “corona di giustizia che il Signore giusto giudice ci darà” (2 Tm 4,6);

2) purificarci nel Purgatorio (se, pur avendo cercato di amare, non siamo riusciti a purificarci dalle tante scelte di male che, purtroppo, abbiamo fatto) in attesa di entrare definitivamente in Paradiso;

3) essere avvolti dalla spirale dell’Inferno (se avremo fatto del male, con chiara consapevolezza e profondo desiderio).

 

S. Paolo ammonisce: “Non vi fate illusioni; non si può prendere gioco di Dio. SilvioBenedetto_DCCiascuno raccoglierà quello che avrà seminato. Chi semina nella sua carne, dalla carne raccoglierà corruzione; chi semina nello Spirito, dallo Spirito raccoglierà vita eterna”

Per chi è stato dalla parte dell’Amore (e Dio è Amore) la morte sarà una rinascita meravigliosa dove ogni lacrima sarà asciugata, la libertà ci porterà nelle vette più alte della giustizia e le danze al ritmo di una musica mai sentita su questa terra, non finiranno mai!

Chi è stato dalla parte della violenza e dell’ingiustizia, sarà tragicamente accontentato, subendo l’odio brutale, soffocato in un mondo di solitudine e paura, prigioniero di una danza macabra fatta al ritmo di dolore e lacrime senza fine.

Su questi due punti Gesù è stato chiarissimo! Chi ha amato, dall’Amore che “muove il sole e le altre stelle” sarà accolto!

chiaraNegli ultimi giorni di vita, Chiara Luce Badano (una ragazza innamorata di Gesù!) non riusciva quasi più a parlare, ma volle prepararsi all’incontro con ‘lo Sposo’ scegliendo  l’abito bianco!  Lo fa indossare alla sua migliore amica per vedere come le starà. Spiega anche alla mamma come dovrà essere pettinata e con quali fiori dovrà essere addobbata la chiesa; suggerisce i canti e le letture della Messa. Vuole che il rito sia una festa! Le ultime sue parole: Mamma sii felice, perché io lo sono. Ciao!”. Gesù, il suo sposo, arriverà all’alba del 7 ottobre 1990 per abbracciarla e portarla nel suo Regno di gioia senza limiti e senza fine! 

Chi ha combattuto l’Amore, dall’odio e dalla paura sarà soffocato!

tumblr_inline_mgwe1nwy6Q1r2ai2cLa figlia prediletta di Stalin, Svetlana, così racconta la morte di suo padre ( il più feroce persecutore dei cristiani ed il responsabile delle torture e della morte di milioni di innocenti): “Mio padre morì in modo terribile e difficile. La fame di ossigeno cresceva. La faccia si oscurava e si alterava, i suoi lineamenti diventavano irriconoscibili, le labbra si facevano nere. L’agonia fu spaventosa. Strangolava un uomo sotto gli occhi di tutti. Nell’ultimo minuto, a un tratto egli aprì gli occhi e li girò su tutti coloro che stavano intorno. Fu uno sguardo terribile, forse folle, forse furibondo e pieno di terrore davanti alla morte; e questo sguardo passò su tutti durante una certa frazione di minuto e, a questo punto – fu una cosa incomprensibile e orribile che ancor oggi non capisco, ma non posso dimenticare – a questo punto egli sollevò improvvisamente in alto il braccio sinistro (che non era paralizzato) e con esso indicò verso l’alto, o forse minacciò noi tutti. Il gesto rimase incomprensibile, ma fu pieno di minaccia e non si sa a chi si riferisse. Nell’istante successivo l’anima, compiuto l’ultimo sforzo, si strappò dal corpo” (Roy Medvedev, (12) Apoc. 1, 14 – 18 “Lo Stalinismo”, Mondadori (13) Apoc. 20, 12 – 15)

 

2. REINCARNAZIONE? Per i cristiani  NO, GRAZIE!

reincarnaPrima di entrare in ciascuna delle tre dimensioni, raccontandoti ciò che ci dice la Bibbia e i mistici, ci tengo a precisare una cosa: per i cristiani non esiste la reincarnazione!

Oggi, credere nella reincarnazione pare sia diventata una «moda».

Ci si appella a indizi, quali la sensazione di aver già vissuto certi avvenimenti in una esistenza passata, il ricordo con scene dettagliate di luoghi e situazioni di vite precedenti, la capacità di parlare lingue sconosciute…
Si avanza l’ipotesi di una «memoria extracelebrale», di collegamento dell’individuo con la «memoria collettiva» dell’umanità, di una «memoria genetica» che sarebbe registrata nel substrato fisiologico dei nostri cromosomi…

Ma cosa dicono davvero le religioni orientali sulla reincarnazione?

SPIRIT~1Affermano che l’anima, in origine, era una cosa sola con l’Assoluto, il Tutto e quindi eterna.

In seguito ad una colpa misteriosa cadde nei corpi, frammentandosi in anime particolari, ciascuna delle quali, alla morte del corpo, passa in un altro corpo (reincarnazione significa, infatti, passaggio o trasmigrazione dell’anima da un corpo umano all’altro) e così via, finché non ridiventa pura e capace di tornare alla divina, perfetta unità originaria.

Secondo te quindi, nelle religioni orientali, la reincarnazione è una cosa bella, affascinante, da desiderare? Ma per carità!

I saggi e i maestri orientali desiderano rompere questa catena di rinascite, per poter riuscire a riunirsi con l’Assoluto! reincarnazione

E’ la tappa ultima desiderata da tutti, sia che la si chiami «liberazione» (moksa per gli indù) o lo «stato di quiete assoluta» (il nirvana dei buddisti) o l’«illuminazione» (satori per i monaci zen del Giappone).
Noi invece, qui in Occidente, pensiamo che la reincarnazione sia un’opportunità per realizzare ciò che non è stato possibile in una sola vita. Capisci che quest’idea non ha niente a che fare con gli antichi testi sacri orientali!

E non ha niente a che fare neanche con la Bibbia che, su questo punto, non poteva essere più chiara: «È stabilito che gli uomini muoiano una sola volta, dopo di che viene il giudizio» (Ebrei 9,27).

Ed ora sei pronto per saperne un po’ di più sul Paradiso, il Purgatorio e l’Inferno?14094844-paradiso-inferno-la-terra

Per te ed in onore al tema che hai scelto (per me fondamentale per capire il senso della vita)  ti dedicherò altre tre risposte. Inizieremo dall’Inferno! 

A presto Michele!!!

 

 

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