La mia migliore amica ed io

Prof, lo scorso anno è morta la migliore amica di mamma. Al funerale, sua nipote (un anno più piccola di me), mi si avvicina e mi abbraccia forte…con il passare del tempo, mi sono affezionata a lei… io tengo molto all’amicizia e se uno diventa speciale, divento anche (un po’) gelosa… circa un mese fa, mi viene a dire (per messaggio) che lei si era stufata della nostra amicizia… mi scrive anche delle motivazioni (tra cui il fatto che ci stavamo legando troppo, secondo lei)…ora io mi chiedo: perché le persone si stufano di essere amiche?

Io non sono stata troppo opprimente, o almeno penso. L’ho sempre aiutata, riuscivo a farla stare meglio (per come diceva lei) e mi ha sempre confidato ogni suo segreto.

Il problema è che la sera prima, ci scrivevamo come migliori amiche e la mattina dopo non mi rispondeva (o se lo faceva, rispondeva male). Rabbia dolore, incomprensione, delusione…dentro di me è passato di tutto. Se ci ripenso, ogni tanto mi viene da piangere.

Lei, in seguito, mi ha cercato…mi ha detto che ci teneva alla nostra amicizia…mi ha chiesto scusa…ma tutto tramite il cell di un’altra e facendo finta che fosse quell’altra persona. Ma io mi chiedo: “Perché dire tutto quello che provi nei miei confronti, con il cellulare di un’altra persona? Non faceva prima a scrivermi con il suo?

 La lettera che mi ha scritto Eleonora è molto più lunga e molto più particolareggiata della versione che ho messo nel blog. Sembra di leggere un romanzo. Io ho tolto gran parte dei particolari per tutelare la sua privacy, ma ho lasciato lo “trave portante” della storia, che potrebbe essere intitolata: “la mia migliore amica ed io”.

Se si chiede ad un adolescente qual è la cosa più importante per lui/lei, quasi sempre si avrà come risposta : “L’amicizia”!

Il motivo? Lo riassumo in tre ragioni.

1) Cè una grande forza interiore che, a quell’età, spinge verso l’indipendenza (“allontanarsi dai genitori” è la parola d’ordine) e gli amici permettono di non farci sentire isolati.

2) La crescita emotiva ed interiore dei ragazzi dipende anche dalle relazioni continue che essi hanno con i coetanei; quindi ben vengano tutte le amicizie del mondo!

3) Se, durante l’adolescenza, non si fa spazio all’integrazione sociale con gli altri, potrebbero esserci conseguenti difficoltà nei rapporti umani del futuro; in poche parole quando si è ragazzi ci si allena a relazionarci con il resto del mondo. 

Il gruppo di amici sviluppa la creatività e permette ai ragazzi di sperimentare comportamenti adulti, senza il controllo di questi. Sensazioni belle che ci fanno star bene (come la simpatia, la fiducia, la solidarietà, la confidenza…) entrano nella nostra vita, digitando la password “amicizia”.

Ed insieme ai tanti amici, nel nostro cuore si fa largo anche una persona speciale; l’amico/a del cuore!

E’ proprio una forma di amore.

Una compagna inseparabile con cui condividere le confidenze che non diremmo a nessun altra. Una simpatia così profonda che con quell’amica passeremmo ore intere senza annoiarci mai. Un sostegno così solido, che diventa “il” punto di riferimento della vita.

Nell’amicizia si sperimenta come l’amore (ed abbiamo detto che l’amicizia è una forma di amore!) sia anche un impegno.

La totale confidenza; la garanzia di mantenere il segreto su tali confidenze; l’esclusività (guai se si scopre che la propria amica del cuore, ne ha anche un’altra); l’empatia (è bellissimo sapersi mettere nei panni dell’altro/a senza fatica) fanno crescere fiducia e fedeltà.

Un mare di fiducia e fedeltà che ci permette di rilassarci, di buttare giù tutti i meccanismi di difesa e poter essere finalmente noi stessi! Ridere, piangere, dire le parolacce, fare discorsi filosofici, sfogarsi, abbracciarsi, correre, star fermi…tutto è autentico e spontaneo. Nessuna apparenza da tutelare. Solo una marea di sincerità rilassante che invade le nostre giornate, facendoci sentire in pace col mondo!

Aaahhh!!!! Bellissimo!

E’ come essere coccolati da una nuvola di generosità che ci avvolge di sincerità e di voglia di vivere.

E’ come scivolare in due su un arcobaleno, divertendosi con i colori dell’umorismo, dell’allegria e dell’ottimismo.

E’ come bere una pozione magica che dà il coraggio di andare avanti anche nelle difficoltà, perché non siamo soli; c’è l’amico! C’è l’amica!

 

Cicerone diceva: «sembra che tolgono il Sole dall’universo coloro che tolgono dalla vita l’amicizia, della quale nulla di meglio riceviamo dagli dei immortali, niente di più piacevole…» (De Amicizia, 47)

 

 

WOW!

Ma siccome Cicerone non era propriamente un ingenuo, diceva anche che la vera amicizia non può esistere che tra gli uomini onesti, poiché essa è fondata sulle virtù. La giustizia, la generosità, la lealtà, la rettitudine sono alcune delle virtù che rendono l’uomo capace di amicizia. E siccome non tutti possiedono tali virtù, l’amicizia vera è rara.

Et voilà; eccoci giunti al succo del discorso!

La vera amicizia è un albero forte e rassicurante che cresce piano e deve sopportare le scosse dell’avversità prima di potersi meritare questo nome. 

Sai cosa mi ha lasciata perplessa sulla tua amica (ammesso che si possa chiamarla così, pur dandole tutte le attenuanti della sua giovane età): il fatto che ti abbia contattata, facendo finta di essere un’altra.

Fingere…falsificare…mentire…sono scelte che non sono contemplate nel pianeta “Amicizia”.

Questo è il motivo per cui, alla vostra età, di fatto, si passa attraverso una serie di migliori amiche. La mancanza di sincerità, infatti, non permette di gestire i conflitti in maniera aperta, per cui quando nell’amicizia si insinua la gelosia o l’invidia, si preferisce attaccare l’amica in modo indiretto, utilizzando il pettegolezzo o tradendo i suoi segreti. Allora scoppia la guerra mondiale ed i feriti sul campo ci sono. Eccome se ci sono!

Perché come si fa a difendersi dall’aggressione di una persona che sa tutto di te ed utilizza quelle informazioni per svergognarti in giro?

WikiLeaks (dall’inglese leak «perdita», «fuga [di notizie]») l’hanno inventata gli adolescenti che tradiscono gli amici, altro che Julian Assange!

Ed agire in modo falso è anche parlare con un’amica facendo finta di essere un’altra. Chiarire ma fingendo di…

Guarda Eleonora, un’amicizia che si trascina sui binari contorti dagli inganni, non percorrerà molta strada. Prima o poi, il treno deraglierà, facendo feriti e provocando dolore.

Scendi dal treno prima dell’incidente. Non permettere a nessuno di trattarti con raggiri o patetici imbrogli.

Ha ragione Cicerone: “dagli dei immortali non riceviamo nulla di meglio dell’amicizia; niente è più piacevole!”

E Gesù, in effetti, è un cercatore di amicizie! Lo ha detto chiaramente e senza mezzi termini: «Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamati amici, perché tutto quello ciò che ho udito dal Padre l’ho fatto conoscere anche a voi» (Gv 15,15).

E quando sapeva che stava per essere arrestato ed ucciso, ha detto il motivo per cui accettava quella fine orrenda: «Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici» (Gv.15,13). 

Cara Eleonora, su questa terra siamo tutti cercatori di amici.

Non possiamo farne a meno, perché la meraviglia dell’amicizia non è tanto nella mano tesa o nella gioia della compagnia, ma nell’appagamento spirituale che proviamo quando qualcuno crede in noi ed è disposto a fidarsi di noi.

Qualcuno che, nelle difficoltà, non ci giudichi ma ci dica: “Vieni nel mio abbraccio e riposati!”

Qualcuno che ci accetta per come siamo e ci aiuta ad essere quello che dovremmo.

Qualcuno che ci aiuti a rialzarci, quando gli altri non sapevano neanche che fossimo caduti.

Qualcuno che sia proprio come Dio.

Chi desidera essere avvisato su Facebook dei nuovi post che si mettono in questo Blog, può mettere MI PIACE nella pagina  IN TE MI RIFUGIO https://www.facebook.com/intemirifugio