La fortuna non esiste…Dio sì!

Locandina.jpegTutta la mia scuola è stata tappezzata, dai miei studenti, con le locandine di questo incontro. Non è che siano santi od asceti; è che quando mi chiamano a presentare un evento cittadino esterno alla scuola, li coinvolgo facendo l’annuncio pubblico: ”Chi vuole, può darmi una mano e partecipare!!!” Devo dire che da sola non mi ci sono mai ritrovata (anzi!) ed ogni volta, veder lavorare insieme con l’insegnante di religione, musulmani ed atei, cattolici ed agnostici, ortodossi e mo’ ce devo pensà (religione molto in voga in una certa età), è sempre una meravigliosa meraviglia!

Stamattina, mentre stavo uscendo da un incontro con il mio preside (dove ero andata proprio per fargli vedere questo blog, nato in sordina ma diventato “grande” nel giro di poche settimane), mi arriva una telefonata: Proof!!!!! Venga all’aula accoglienza! Stiamo provando “Strada facendo”! Venga a sentirci!!!” 

Già dal piano sopra, si sentivano le loro bellissime voci: Stradaaa facendooo vedraiii che non sei più da solaaa!!!”

Entro e vedo il mio bravo quanto eclettico collega, alla chitarra elettrica, per guidare le ragazze in questa performance canora. Fantastico collega: un compagno di lavoro di origine napoletane e con la musica in ogni cellula del suo corpo! Sarebbe perfetto se non fosse che mi manda sempre le immagini del pesce che lui cucina insieme a mille prelibatezze, per farmi schiattare d’invidia.

Mentre entro nell’aula, sorridendo alle mie allieve tutte concentrate sui loro vocalizzi, con la coda dell’occhio vedo avvicinarsi il bidello che, con fare deciso, va dal mio collega, gli prende la chitarra e dice: “Dammi ‘sta chitarra, va! Mo’ vi faccio vedere io cosa sa fare il bidello!”. Ed è stato così che, provando una canzone per Giulia Gabrieli, abbiamo scoperto la dote nascosta del nostro bidello. Cantava…suonava a ritmo…e noi ridevamo piegati in due!

All’inizio ridevamo perché pensavamo: “Oddio! Ora questo che fa?”. Poi ridevamo perché ci dicevamo: E questo da dove scappa fuori, con questa voce bellissima ed i suoi ritornelli?” 

__sh_giulia_gablieli_testimonianza_giornata_malato_2012Io ridevo, cantavo, pensavo…e alla fine ho detto loro: “Ragazze, domenica pomeriggio, nel Palazzetto della città, voi dovrete cantare per e con Giulia Gabrieli! Lei sarà con voi e voi sarete con lei! Sabato sera, guardatevi da sole il video con la storia di questa ragazza e…”

“Già fatto, prof! Già visto!”, mi hanno interrotto le ragazze, con il viso serio che esprimeva la consapevolezza della grandezza di questa ragazza. Io metto qui il link che hanno visto le mie studentesse: http://www.youtube.com/watch?v=ssC9y-p2uDw

Domenica 13 ottobre, dalle ore 14.00, al Palazzetto di Fabriano (AN)  tutti coloro che vorranno, potranno conoscere tre esperienze fantastiche del passaggio di Dio nella vita quotidiana:

1)      i genitori di Giulia Gabrieli che racconteranno la storia della loro figlia;

2)      Emanuele Scotti che testimonierà il suo dolore per la fine del suo matrimonio e la sua scelta controcorrente di rimanere fedele al sacramento;

3)      Danila Castelli, la donna italiana la cui inspiegabile guarigione è stata riconosciuta recentemente come il 69° miracolo di Lourdes.

Ad un mio amico, bravissimo nel fare poesie in dialetto (si fa chiamare l’Anonimo Borghigiano), ho chiesto di scrivere una poesia su ciò che gli sarebbe venuto in mente, leggendo semplicemente il titolo dell’evento “La fortuna non esiste…Dio sì!”.

Il giorno dopo lui mi ha mandato un’email con una poesia che aveva pensata durante la notte: la regalo a tutti perché è bellissima!!!

Come ‘n fojo de carta 

pergameneCome ‘n fojo de carta un po’ ‘ngiallita

docche in tanti cià scritto ‘na parola,

si pròo a guardalla bene, è la mia vita.

Non è speciale, ma ciò questa sola.

 

Si proprio t’ho da dì quello che penso,

anche si cerco de lèggele bene,

pare tante parole senza senso

scritte a batocco, come vene vene.

 

Però si invece io le lasso score

a fila, come fosse un calennario,

m’accorgo che c’è un filo conduttore

che le ‘ncatena come da un rosario.

 

Ma ‘nse capisce uguale. Allora, prima,

sto proanno de lege da per me

‘sto fojo da la fine fino in cima

pe’ cercà de capì qualche perché!

 

Te dirai che so’ matto, el dico anch’io.

Però ciò avuto sempre ‘na presenza

che ha scritto le parole che ‘n capio:

Mò la conoscio, adè la Provvidenza! 

Anonimo borghigiano, 25 settembre 2008

Anche Dio ce lo dice sempre che non dobbiamo aver paura, perché la fortuna non esiste…ma Lui sì.

Ma che fatica togliere il velo che non ci fa vedere bene il Cielo!

INTELL~1Il Signore è il mio pastore:
non manco di nulla.

Su pascoli erbosi mi fa riposare,
ad acque tranquille mi conduce.

Rinfranca l’anima mia,
mi guida per il giusto cammino
a motivo del suo nome.

Anche se vado per una valle oscura,
non temo alcun male, perché tu sei con me.
Il tuo bastone e il tuo vincastro
mi danno sicurezza.

Davanti a me tu prepari una mensa
sotto gli occhi dei miei nemici.
Ungi di olio il mio capo;
il mio calice trabocca.

Sì, bontà e fedeltà mi saranno compagne
tutti i giorni della mia vita,
abiterò ancora nella casa del Signore
per lunghi giorni.

(Salmo 23)

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Un commento su “La fortuna non esiste…Dio sì!”

  1. Ieri ero al palazzetto e ho sentito tutte le storie, veramente belle ed interessanti…. Grande commozione da parte mia per la piccola Giulia!! Mi ha fatto piacere comprare il libro, a mio parere bellissimo, e leggendolo ci si commuove ancora di più per quanto una ragazzina possa combattere cosi con tutte le forte la sua malattia.

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