Il tradimento è per tutti

tradimento250Mi scrive un’amica toscana che incontro annualmente sotto l’ombrellone vacanziero; “Cara Cri, dopo tanti sospetti questa notte ho avuto una triste conferma; una persona a me molto cara tradisce sfacciatamente il proprio coniuge da mesi. Quanta sofferenza si provoca a se stessi e agli altri per una stupida attrazione! Sono tanto triste perché penso alla sofferenza dei figli!”

Che dire?

Cioè: lo sappiamo (eccome!) cosa ci sarebbe da dire.

In realtà, infatti, sul tradimento abbiamo dei punti fermi (a volte sensati, a volte preconcetti) intorno a cui giostriamo le nostre riflessioni.

Cerco di riassumerli.

1)      Se l’uomo tradisce, in genere lo fa per piacere (il fedifrago!), se la donna tradisce lo fa per amore (e allora sono guai per la coppia!)

2)      In amore, frequentemente, il tradimento è un’azione di legittima difesa; ci si vuole risentire vivi, sprizzanti ed amati (oltre che amanti)!

3)      Ogni tradimento ha una storia a sé e quindi è difficile dare delle regole generali che valgano come soluzione.

 

Poi ci sono i punti interrogativi, quelli cioè su cui ci si divide nettamente in due gruppi di pensiero:

1)      E’ bene non ammettere mai un tradimento/ è giusto essere sinceri per poter ricominciare

2)      E’ possibile perdonare e ricominciare / è impossibile perdonare e superare

3)      Quando accade, la colpa è del traditore (trice) / quando succede, la responsabilità è di entrambi

 

Ed infine c’è la storia reale di ogni tradimento; cioè l’esperienza che butta dalla finestra ogni analisi statistica o psicologica per far entrare solo una grande, grandissima sofferenza dovuta ad una ferita profondissima nel cuore.

E si può tradire non solo fisicamente…anzi: direi che i più gravi tradimenti sono tradimenti all’amore!

L’amore, infatti,  non muore mai di morte naturale;
muore di cecità, errori, inganni…
muore di stanchezza, di deperimento, di appannamento…
ma mai di morte naturale!

Tutti siamo un po’ infedeli all’amore …perché siamo creature fragili.

Tradiamo l’Amore facendolo diventare un contratto definitivo o un’avventura provvisoria…

Tradiamo l’Amore quando lo rendiamo abitudinario e statico o lo trasformiamo in una ricerca affannosa di passioni iniziali…

Tradiamo l’amore quando lo facciamo vivere e morire, una sola volta!

Due amanti fedeli all’Amore, infatti, nascono e muoiono più volte … vivendo!

L’Amore non è già fatto. Si fa! La fedeltà non è già fatta. Si fa!

La fedeltà è rialzarsi dopo essersi caduti…

camminare dopo essersi smarriti…

ritrovarsi dopo la delusione o l’ebbrezza dell’illusione momentanea…

E’ dare fiducia all’altro, al di là delle ombre e della notte.
E’ sostenersi a vicenda al di là delle cadute e delle ferite.
E’ avere fede nell’Amore onnipotente, al di là dell’amore.

gr11E’ per questo che credo fermamente che dopo ogni tradimento (sia fisico, sia d’altro) è possibile  perdonarsi e ricominciare. Questa possibilità è insita nella Forza dell’Amore che ci è donata, quando amiamo.

E sarà proprio l’Amore che pervade l’universo che, di fronte al nostro desiderio di far rivivere l’amore, ci avvolgerà col suo Amore Onnipotente, dandoci la Forza di dire:

 Alzati, amica mia, mia bella, e vieni! Perché, ecco, l’inverno è passato, è cessata la pioggia, se n’è andata; i fiori sono apparsi nei campi, il tempo del canto è tornato e la voce della tortora ancora si fa sentire nella nostra campagna. Il fico ha messo fuori i primi frutti e le viti fiorite spandono fragranza. Alzati, amica mia, mia bella, e vieni! O mia colomba, che stai nelle fenditure della roccia, nei nascondigli dei dirupi, mostrami il tuo viso, fammi sentire la tua voce, perché la tua voce è soave, il tuo viso è leggiadro

(Cantico dei Cantici 2,10-14).

 

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