HAI PRESENTE I MOSAICI? SONO FATTI DI PEZZI E FRAMMENTI, MA SONO COMUNQUE DEI CAPOLAVORI.

Tutti si aggirano con il naso all’insù.
Fotografano, leggono, ascoltano…
Tutti si muovono lungo le tre navate della Basilica di sant’Apollinare in Classe.
C’è solo una ragazza, ferma, nella navata centrale.
E’ proprio al centro. La vedo da dietro. La fotografo non perché sia disabile (ovviamente) ma perché mi incuriosisce il suo essere concentrata, lì, da tanti minuti. Cammino, le passo vicino e vorrei fare una foto al centro della navata, per riprendere bene quell’incredibile mosaico dai colori ancora brillanti nonostante i suoi 1500 anni.
Ma non vorrei mettermi avanti a lei coprendole la visuale. Così, quando le sono accanto, mi preparo un sorriso per chiederle scusa nel caso le coprissi la visuale per qualche attimo.
Ma è solo quando le sono vicina, che mi accorgo che lei ha gli occhi chiusi.
Non sta ammirando il mosaico, ma Qualcun Altro.
Sta parlando con l’Autore Primo di ogni Arte.
L’Ispiratore di Tutto ciò che è Bellezza.
D’altra parte anche Pablo Picasso diceva che “Dio in realtà non è che un altro artista. Egli ha inventato la giraffa, l’elefante e il gatto. Non ha un vero stile: non fa altro che provare cose diverse”.
Una Fantasia Vivente illimitata.

La lascio ai suoi occhi chiusi ed al suo sorriso appena accennato.
Non saprà mai che mi ha incantata.
Forse ognuno di noi, in certi attimi, incanta qualcun altro, senza neanche immaginarlo.
Forse siamo tutti “parole viventi” ed artisti dai linguaggi diversi.
Forse Dostoevskij voleva dire proprio questo con quel “La bellezza salverà il mondo”.
Forse siamo tutti profondamente “belli”, senza mai darci la possibilità di crederlo davvero.
Forse quel “sei un essere speciale ed io avrò cura di te” è la meditazione massima che possiamo raggiungere.
Forse ha ragione il mio amico psicoterapeuta quando mi dice: “Più rimaniamo nella superficie di noi stessi, e più abbiamo bisogno di cose e titoli per amarci”.
Forse l’Imperatore Giustiniano e la moglie Teodora, nei famosi mosaici di San Vitale, si sono fatti fare un’aureola gigantesca perché solo nello sfarzo ponevano l’illusione di essere amati, rispettati e santi subito.
Forse aveva ragione Oscar Wilde quando diceva: “Il guardare una cosa è ben diverso dal vederla. Non si vede una cosa finché non se ne vede la bellezza.”
Forse, a volte, anche noi ci “guardiamo” ma non ci “vediamo”.🌻

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