Fai bei sogni!

Tutto è nato così: da una mia amica che insegna alle medie inferiori di una città che qui non preciso, che mi ha riferito che quando ha detto ai suoi alunni di terza media quel semplice: “Avete sentito che è stato arrestato un importante mafioso?” si è sentita rispondere altrettanto semplicemente: “Che figo!”

Così questa settimana, a scuola, con i miei studenti (anch’essi cresciuti a pane e Gomorra), abbiamo fatto insieme una riflessione.
Siamo partito proprio dall’ABC.

Ma che significa la parola “peccato”? Abbiamo fatto una passeggiata nel sentiero che mi attrae tanto da sempre: l’etimologia ebraica (una lingua molto concreta e poetica nei suoi significati).
“Peccato” ha la sua radice in khaw-taw che significa “mancare, sbagliare il bersaglio (parlando di un arciere) o inciampare”.

E così abbiamo fatto il parallelismo tra due arcieri: Matteo Messina Denaro e fra Biagio Conte.
Entrambi siciliani.

30 anni di fuga e latitanza da una parte.
30 anni di Missione e Speranza dall’altra.

Una vita sterile come un albero secco, che ha creato morte e solitudine da una parte.
Una vita feconda come un albero rigoglioso che ha donato bene e guarigione dall’altra.

Abbiamo tutti una sola vita: che cosa vogliamo farne?🌺

Con i ragazzi abbiamo ascoltato Massimo Gramellini che ha raccontato la vita dell’immenso Biagio Conte (anzi, se vi va, ascoltate quei suoi 4 minuti che sono magnifici)
https://www.youtube.com/watch?v=0xR9tVX2kJk

E quella frase finale di Gramellini “Fate bei sogni” ce lo siamo ripetuta anche noi, alla fine della lezione.❤️

Quella frase che il giornalista si è sentito sussurrare da sua madre mentre, ancora bambino, era nel suo lettino in attesa del sonno.
L’ultima frase che la madre gli ha sussurrato prima di scegliere il volo che l’ha poi portata in Cielo.
“Fai bei sogni!”

E lui ci ha scritto un libro (bellissimo!) dopo decenni di rielaborazione del dolore.
E continua ancora oggi a dire a tutti quell’eredità lasciatagli da una madre dolorante ma ancora lucidissima nel capire l’essenza della vita: “sognare”.
Di notte e da svegli.
Dormendo e agendo.

Già: agire.
La parola “coraggio” ha un’etimologia bella (sì, ancora con la radice delle nostre parole): cor agere = agire col cuore.
E il cuore, nella meravigliosa cultura ebraica, non è semplicemente la sede dei sentimenti.
È la sede della volontà, della forza interiore, delle scelte importanti, dei sentimenti, delle emozioni… insomma: il cuore è il centro del “tutto” che noi siamo.

Parola d’ordine quindi: sognare, poi agire col cuore e non mancare il bersaglio della nostra unica, preziosa vita.🥰

“Siate forti e coraggiosi, non temete e non vi spaventate di loro, perché il SIGNORE, il tuo Dio, è colui che cammina con te; egli non ti lascerà e non ti abbandonerà”
(Deuteronomio 31,6)

Maria Cristina Corvo 🌻

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