“Prof, ha saputo?”
E chi non lo sa.
E’ diventato l’argomento del giorno fra i ragazzi/e della nostra zona: un gruppetto di ragazzini adolescenti hanno fatto esplicite (molto esplicite!) esperienze sessuali tra loro, riprendendo il tutto con i propri cellulari (diciamo: in modo molto particolareggiato).
Sui particolari che mi hanno raccontato spero ci siano leggende metropolitane non vere, perché è troppo triste ciò che viene detto (sarà che le bestemmie mi fanno star proprio male, anche solo a sentirle).
Comunque su facebook, nelle classi, nei bar, per la strada…tutti parlano di questo!
In una quinta classe ho chiesto: “Ma secondo voi, è un episodio isolato o davvero, fin dalle medie inferiori, è diventato oramai normale fare esperienze sessuali esplicite svendendo se stessi ed utilizzando la volgarità come se fosse un ingrediente della ricetta della nonna?”
I miei studenti affermano con decisione che quello che si vede nel video non è un episodio isolato e ne sono convintissimi sia i maschi che le femmine!
A quanto pare, oggi sta emergendo un termine nuovo per indicare una situazione nuova; il sexting!
Se anche voi, come me, siete tra quelli che stanno sentendo questo termine per la prima volta, non vi preoccupate: faremo un corso di aggiornamento! In fondo, tutta la vita si impara e stare con i ragazzi ci costringe ad aggiornarci, no?!
Non avrei mai parlato di questo fatto se avessi potuto isolarlo nella tematica “triste scandaletto in una zona di provincia”. Invece di episodi ce ne sono altri (e non solo nel nostro piccolo entroterra marchigiano).
Sembra che fotografarsi con le tette al vento e mandare le immagini su WhatsApp sia la 
felicità estrema per qualcuna…e pare che fare sesso o masturbarsi con il cellulare puntato sulla propria “cannuccia” personale per poi gridare al mondo intero “Vengooo!”, sia la massima gioia narcisistica del momento.
Scusate se sono così esplicita, ma è niente rispetto a quel che mi raccontano gli adolescenti quando, in rari momenti, si “aprono”.
Comunque il “sexting” indica un comportamento molto di moda tra i ragazzi(ni); praticamente è lo scambio di foto o video sessualmente espliciti o comunque inerenti la sessualità, spesso realizzati con il cellulare e diffusi tramite MMS o condivisi su Internet tramite chat, email, blog o social networks. L’origine di questo termine è dato dall’unione delle parole inglesi “sex” (sesso) e “texting” (inviare testi).
La grande domanda è: “perché si fa?”
Perché il più delle volte, pensano: “Cosa può esserci di male nel flirtare virtualmente, per attirare l’attenzione di qualcuno che ci piace o per mettersi in mostra?”
Inutile spiegare che le immagini in circolazione online diventano di tutti, lasciando una “impronta digitale” non più controllabile ed è anche superfluo avvertire che per la legge italiana il sexting è un reato che rientra in ciò che si chiama “produzione e distribuzione di materiale pedopornografico”, cioè foto o video che ritraggono soggetti minorenni!
Non c’è niente da fare: la voglia di apparire prende il sopravvento!!!
Secondo l’Indagine realizzata dagli operatori di Telefono Azzurro con Eurispes, nel 2012 oltre un adolescente su 4 ha raccontato di aver ricevuto sms/mms o video a contenuto sessuale. Ad inviare questo materiale sono soprattutto gli amici (38,6%), il partner (27,1%) o sconosciuti (22,7%).
Il 59,2% ha detto di essersi divertito o che gli ha fatto piacere riceverli, un adolescente su 6 è invece rimasto indifferente. Al 20% delle ragazze, però, ha dato fastidio.
Il 12,3% degli adolescenti ha ammesso di aver inviato questo tipo di immagini (nel 2011 ce lo aveva detto il 6,7%). Tra questi, il 41,9% non vede cosa ci sia di male nell’averlo fatto, l’11% ha detto di voler fare uno scherzo, il 16,1% ha detto di averlo fatto con il proprio partner, di cui si fida.
Al 20,5% dei ragazzi, infine è capitato di trovare online proprie foto imbarazzanti, all’11,1% video spiacevoli che li ritraevano.
Questi sono dati e non supposizioni.
Stamattina ho parlato ed ascoltato tanti ragazzi, approfittando di alcune ore di sostituzione che ho dovuto fare. E’ stato interessante avere il permesso di entrare un po’ nel loro mondo.
Ad ascoltarli sono lucidi e maturi:
credo che sia il passaggio dalla teoria ai “fatti”, che li frega.
Sembrano ragazzi/e capacissimi di scegliere i valori che sono insiti in ogni coscienza (il senso del pudore, della dignità personale, del rispetto verso se stessi), criticando aspramente i disvalori (la donna trattata come oggetto, la differenza di giudizio dello stesso gesto sessuale a seconda che si tratti di una ragazza o di un ragazzo, il narcisismo estremo che si vede nei social network). Ma poi, nella realtà, sembra manchi loro la forza di volontà per perseguire ciò che dicono o la chiarezza mentale per capire dove si annida il “sexting”.
D’altra parte, come criticarli?
Nella nostra società ci si diverte a far emergere in modo sempre più forte “l’animale che è in noi!”
Anzi; nonostante tutto, questi ragazzi troppo sono bravi.
La magia della danza sensuale del far l’amore, l’abbiamo trasformata in un atto ginnico del fare sesso.
L’atto ginnico del fare sesso l’abbiamo poi trasformato in un volgare porno show.
Il porno show (come tutti gli show) l’abbiamo manifestato, comunicato e pubblicizzato in tutti i modi, influenzando le giovani generazioni che sono entrate
pienamente “dentro” questo show.
Molti ragazzini di oggi si scambiano piaceri sessuali come favori e filmano atti sessuali come fossero attori di un film porno, facendo crescere in loro la volgarità e la voglia malsana di sesso.
Mi fanno così tenerezza!
A volte mi sembrano come delicate canne senza difesa, sbattute dal vento dell’istintività e bruciate dal solleone della volgarità.
Altre volte mi sembrano bellissimi fiori delicati cresciuti nel deserto dei valori e, nonostante tutto, incaponiti a cercare la luce della vita.
Troppo spesso mi sembrano “mendicanti di amore”, illusi di poter ricevere la loro elemosina quotidiana dai frequentatori delle cattedrali del narcisismo.
Quasi sempre li vedo come atleti senza allenamento, desiderosi di fare il gran salto in alto dell’amore ma costretti ad accontentarsi di un saltino ad ostacoli (se va bene).
Ed è del tutto inutile dire loro le riflessioni di persone autorevoli. Ne riporto qui tre, interessantissime quanto provocatorie:
“Data l’overdose di sesso che stiamo vivendo, l’unico comportamento davvero anticonformista è la verginità: quando è frutto di una libera scelta, rinforza la personalità” (W. Pasini. La vita a due. La coppia a venti, quaranta e sessant’anni. Oscar Mondadori, 2007)
“Uno degli effetti più devastanti, e forse anche studiati, della pornografia è l’estinzione del desiderio che, come ci insegna la filosofia da Platone a Deleuze, è potenzialmente rivoluzionario. Forse tanta sessualità diffusa e propagata a buon prezzo ha come obiettivo quello di creare una generazione di giovani conformisti, omologati, assuefatti, annoiati. E quindi quieti” (U.Galimberti in La Repubblica delle Donne, 2 agosto 2009, pag. 162)
E non bisogna neanche essere dei geni della psicologia per capire che un consumo eccessivo di pornografia on line , iniziato durante l’adolescenza, può scatenare l’anoressia sessuale, cioè la mancanza di desiderio.
Il problema, infatti, va sempre più emergendo e riguarda giovani di 20-25 anni, che sono stati fruitori abituali di pornografia fin dall’adolescenza, e che oggi non riescono più a provare desiderio né ad avere un’erezione, anche se non hanno alcun problema fisico. 
In realtà, “quando qualcosa diventa normale non attrae più. Ciò che possiamo trovare ovunque, ossessivamente disponibile, spegne il desiderio ed esclude la curiosità della scoperta. Le nuove generazioni di ragazzi sono sature per sovrabbondanza di stimoli prima ancora di essere arrivati alla maturità sessuale…Non c’è più tempo per incontrarsi, per il gioco della seduzione e del corteggiamento. Fino ad essere risucchiati in una vera e propria dipendenza” (F.Nicolini. La sessualità maschile ai tempi di Internet. Riv. Sessuol. Vol. 33, n.1, gennaio-marzo 2009, pag. 23-24)
Il sesso è un meraviglioso, potente, estasiante dono di Dio!
Ci rende simili allo Sposo dell’Umanità!
E’ scritto chiaramente nella Bibbia: “Sia benedetta la tua fonte, e vivi lieto con la sposa della tua gioventù….le sue carezze t’inebrino in ogni tempo, e sii sempre rapito nell’affetto suo.” (Proverbi 5:18,19)
La via giusta per vivere l’estasi dell’amore ce l’abbiamo e la intuiamo… è il passaggio ai fatti che “ci frega”.
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