Dacci oggi il nostro coraggio quotidiano!

snoopy_yoga“Prof, quest’anno lavorando al Progetto “BASTA! Storie di dolore e di rinascita”, non posso fare a meno di pensare alla mia storia.

Le persone mi conoscono come una ragazza sorridente, a cui non manca niente e sempre è pronta ad aiutare gli altri.

Ed è vero; non mi manca veramente niente (tranne mio fratellino che ormai non ci sta più).
Però non tanti sanno cosa ho vissuto nei miei anni passati. Tutti credono che nella mia vita non ho mai dovuto affrontare niente, tranne lo studio e le faccende di casa.

Ed invece no.

Come in tante famiglie, fin da piccola ho visto la violenza di mio padre su mia madre. Ho visto la morte di una persona veramente carissima (!!!) e quest’esperienza mi ha fatto crescere tanto; anche perché, dopo questo evento, la mia famiglia non è stata più una famiglia. Eravamo diventati quattro persone che abitavano nella stessa casa ma ognuno faceva quello che gli pareva.

E anche io ho cominciato a fare quello che mi pareva.

Quando mamma è partita per una vita nuova, per cercare di sopravvivere e darci un futuro migliore, io ho cercato di sopravvivere a modo mio.

Ho lavorato in tanti posti differenti, (in uno dei lavori il capo ha cercato pure di convincermi ad andare a letto con lui se avessi voluto una certa promozione… ero una ragazzina di 13 anni, che maiale… dopo 3 giorni mi sono licenziata).

In un certo senso sono stata violentata (non potevo credere che fosse successo proprio a me; avrei voluto parlare con qualcuno, ma non potevo fidarmi di nessuno…tutti avevano una lingua lunga tre metri; quindi nessuno sa di questo fatto…neanche mia madre).

Ho partecipato alle proteste contro il mio governo dittatoriale e sono stata in carcere per un giorno.

Mio padre, alla fine,  si era stufato del mio comportamento e ha chiamato mia madre dicendole che ero nei guai.

Mia madre ha fatto subito tutto il possibile per farmi venire a vivere con lei.

Sinceramente non ero contenta di partire: per me  significava lasciare il mio fidanzato, i miei amici …tutti.

Insomma, quando sono arrivata da mia madre, non ero quel che si dice una figlia perfetta.

La facevo soffrire molto, la facevo piangere e io volevo solo tornare da dove ero venuta.

Mi ricordo che una volta ho cercato di suicidarmi perché non volevo più far soffrire mia madre con il mio comportamento del cavolo… e perché ero sola qui.
Mia madre, per me, è un’eroina.

Mi ha sopportata, mi ha difesa da tutti e mi è stata sempre vicina…ed io che facevo la stronza con lei; che stupida che ero! =(
Comunque, ora come ora, sono felice di essere qui; ho tutto e non mi manca niente.

Problemi da affrontare ci sono sempre e anche adesso ho tante difficoltà da superare, ma io non ho paura e non mi scoraggio … perché non è quello che ho imparato nella mia esperienza di vita.

Dopo tutto non mi sono mai arresa, ho cercato di andare avanti non dando tanta importanza alle sconfitte.

Anche una brutta esperienza è sempre una esperienza alla fine dei conti!” 

Grintosa Irina,

coraggiojpgquest’anno con questo progetto, stanno emergendo tante vostre storie di (stra)ordinario coraggio!

Così giovane e così precoce nel conoscere la triste realtà di una dittatura, di una famiglia disgregata, di una morte improvvisa di un fratellinoma di quanto coraggio hai avuto bisogno per andare avanti?

Il coraggio…

Tutti sanno che il coraggio non è semplicemente l’opposto della paura, ma pochi sanno che è ancheanche“anche” che?

Su questo “anche” mi sono soffermata a riflettere, mentre leggevosu-cuore-prendi-coraggio-e-guarisci-herman-esse la tua lettera. 

Sai che la parola  coraggio  deriva dal latino coraticum”, termine legato alla parola cuore”.

Quindi la parola coraggio è collegata al cuore e non alla forza o al disprezzo del pericolo. 

Cara Irina, sai cosa è il “cuore” nella Bibbia?

Non è il simbolo di  quel devozionalismo misticheggiante o quella specie di sentimentalismo laico da “posta del cuore“, ma indica l’insieme dell’intelletto e degli affetti, illuminati dalla propria coscienza. 

tri4(1)È importante che il nostro intelletto (pensieri, intelligenza, riflessioni…) e la nostra parte affettiva (sogni, sentimenti, emozioni, ecc …), guidati dalla coscienza (scelta, libero arbitrio, valutazione…) , “lavorino” in armonia tra  loro, per  maturare le decisioni che prendiamo quotidianamente.  

Una decisione presa con coraggio, quindi, non è nient’altro che una decisione presa con tutto il nostro cuore e, pertanto, non è necessario essere dei cavalieri senza paura per essere coraggiosi.

Ogni atto fatto con tutto il nostro cuore diventa un atto di coraggio! 

Le azioni della vita quotidiana, come smettere di fumare, smettere di bere, cambiare un’abitudine, diventano il vero campo di battaglia dove vivere con coraggio!

donne

 

 

Ragazza coraggiosa!

 

 

 

Quando le fauci della paura cercano di divorarci, ritrovare fiducia nei nostripoveri panni” è un atto miracoloso, sacro!

Alzare faticosamente la schiena per guardare nuovamente il Cielo, è come ritrovarsi nel Monte Sinai della propria vita, con un Padre che ci consegna  Tavole con una legge agli uomini sconosciuta.

«Io darò loro un altro cuore … : toglierò dal loro petto il cuore di pietra e darò loro un cuore di carne» (Ezechiele 11, 19).

donna coraggiosa

 

Ogni giorno Dio interviene su di noi per rendere forte il nostro cuore.

Sembra un discorso teorico, astratto, per pochi; eppure è realissimo!

Realissimo come la tua vita e il tuo cuore in crescita!.

 

Coraggio: la nostra vita è Terra Santa!

 Papa Francesco abbraccio

 

“BASTA! Storie di dolore e di rinascita” 

Domenica 30 marzo 2013

Teatro Gentile di Fabriano, ore 17.00 ed ore 21.00

Spettacolo organizzato dagli studenti dell’I.T.C.G. Morea

Per prenotazioni: Giulia Sassaroli (331 2371208)

                              Maikol Morosini (3345931613)

 

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