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Bellezza infinita che tutto hai creato,
aiutami a mettere le parole al posto giusto!
Saggezza eterna che pensi con amore,
unisci ai miei pensieri la Tua sapienza.
Grazie ragazzi!
Me l’aveva chiesto una coppia di amici un po’ di tempo fa: “Ma tu ci sei mai andata a fare una passeggiata in questo luogo?”
E poi mi avevano allegramente spiattellato avanti agli occhi una foto scattata poco prima da loro. Wow!
“Ma dov’è?” “Al centro di Fabriano!” “Ma che dite?” “E’ vero!” E mi avevano spiegato come arrivarci.
Così stamattina, con Akira al guinzaglio e la curiosità in tasca, mi sono avviata. Mi ricordavo bene le loro indicazioni: “Hai presente il Ponte della Canizza? Hai presente la fine del ponte, dove si trova il negozio degli abiti da sposa? Hai presente di fronte, quella stradina in discesa…” E così, con tutti i loro “Hai presente…” ci sono arrivata.
UNA MERAVIGLIA!!!
Mi sembrava di essere come Alice nel Paese delle Meraviglie.
Avanzavo lentamente con gli occhi sgranati e con la gratitudine profonda verso chi aveva fatto questo lavoro di bonifica.
E mentre mi chiedevo chi dover ringraziare per cotanto regalo, ecco che sbucano fuori tre ragazzi dalla gentilezza impressa nei loro modi di fare. Continua a leggere Grazie ragazzi!
Come possiamo aiutare chi soffre nei paesi in guerra?
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Signore della Vita,
Io so che ci hai regalato la vita e la terra
per camminare non verso “la fine”,
ma verso “un fine”.
Una meta sorprendentemente bella.
Ma so che anche il viaggio è bello.
Non solo la meta, ma anche il viaggio!
E il Tuo abbraccio è sempre con me.
Che io cammini diritto o storto,
bagnato o asciutto,
tutto quello che mi accade
è prezioso per la mia crescita.
Aiutami a non dividere la mia vita
in pezzi buoni e pezzi cattivi.
Tutto è grazia.
E se non lo è, io e Te lo faremo diventare.
“Dai diamanti non nasce niente,
dal letame crescono i fior”. Continua a leggere
Il “sogno di Dio” ha chiuso gli occhi e li ha riaperti in Cielo
«Vergine madre, figlia del tuo Figlio, umile e alta più che creatura, termine fisso d’eterno consiglio, tu se’ colei che l’umana natura nobilitasti sì, che ‘l suo fattore non disdegnò di farsi sua fattura. Nel ventre tuo si raccese l’amore per lo cui caldo ne l’eterna pace così è germinato questo fiore».
Solo la poesia e l’arte può raccontare il sogno di Dio chiamato “Maria”.
Un’adolescente ha camminato per le strade di un paesino piccolo e insignificante di questa nostra terra, incinta di Colui che l’aveva prima sognata e poi posata sulla terra.
La Parola divina che crea e risorge, non ha disdegnato di farsi suo figlio.
E la carne di Maria ha tessuto la carne del Figlio di Dio, durante nove mesi di poesia perfetta.
Poi lui nasce, cresce, lavora, parla al mondo, guarisce, abbraccia, ama ed infine viene arrestato, torturato, ucciso.
Poi risorge.
E Maria?
Con Maria la poesia continua.
Lei invecchia nell’amore per quel figlio di cui sentiva un’immensa nostalgia ed infine torna in Cielo per riabbracciarlo con il suo cuore di “madre per sempre”.
Ma come muore?
E come è in paradiso, ora?
Teologi e cristiani se lo sono chiesto per tanto tempo, partendo da una premessa importante: Maria è nata senza peccato originale.
La morte (così come la viviamo noi) è tremendamente ancorata al “peccato originale”, cioè è diventata un’esperienza terribile, scaturita con quell’allontanamento dalla Fonte della Vita che la creatura umana ha voluto testardamente provare fin dall’inizio.
Da quel momento ogni cespuglio per nascondersi da Dio è stato cercato, ogni dubbio sul suo amore è stato provato, ogni possibile foglia di fico per coprire la nostra nudità (e non mi riferisco al corpo fisico) è stata inventata.
Ne è nato uno squilibrio del creato che ancora oggi, purtroppo, vediamo sotto i nostri occhi.
Ma poi ecco Maria, la poesia di Dio.
L’antico sogno divino di unire la volontà del cielo e della terra, facendone un paradiso terrestre, era di nuovo sotto i nostri occhi.
Un sogno nato senza peccato originale e che, quindi, non poteva passare dalla terra al Cielo con quel dramma chiamato “morte”.
Cioè: la morte c’è stata, ma non come la conosciamo noi.
Tutto è avvenuto com’era nel sogno iniziale di Dio.
Da qui, mille domande che i cristiani si sono fatti per secoli.
Com’è stato il passaggio con Maria?
Come ha raggiunto il Paradiso?
Come mai, sulla terra, non è stata mai trovata la tomba di Maria?
Dove è morta?
Chi era accanto a lei nel passaggio dalla terra al Cielo?
Il 1º novembre 1950, papa Pio XII proclama al mondo un dogma: «La Vergine Maria, completato il corso della sua vita terrena, fu assunta alla gloria celeste in anima e corpo» (costituzione apostolica Munificentissimus Deus).
Parole che volutamente non chiariscono se l’Assunzione di Maria (cioè il suo essere entrata in paradiso anche con il suo corpo) sia stata preceduta o meno da sonno profondo o da morte naturale (Dormitio Virginis, espressione che in effetti può riferirsi sia ad un sonno che alla morte naturale).
Allora oggi voglio rileggere, insieme a voi, la visione che ebbe la beata Anna Caterina Emmerick.
E’ la descrizione di questo grande mistero chiamato “Assunzione” o “Dormizione”
Ho preso questo scritto da un libro che acquistai anni fa: “La vita della Madonna secondo le contemplazioni di Anna Caterina Emmerick”
Buona lettura a chi vorrà. Continua a leggere Il “sogno di Dio” ha chiuso gli occhi e li ha riaperti in Cielo