Siamo tutti mendicanti d’amore!

Stavo leggendo questa bellissima poesia.
Siamo tutti mendicanti di amore.❤
Lo cerchiamo.
Torniamo tra le sue braccia appena possiamo.
Per questo nessuno va incontro a Dio, convertito dalle discussioni sulla sua esistenza.
Nessuno si entusiasma su Dio con le regole morali o con le liturgie solenni.
Tutto questo è solo un (possibile) secondo passo.
Il primo passo è quel misterioso commovente entusiasmo per l’Amore (che è Dio).
Buona lettura della poesia ❤

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Alla base di ogni tristezza c’è una carenza di affetto

“Come in una famiglia, i più deboli avevano le preferenze di Francesco. Quando i benefattori offrivano qualche vivanda speciale, Francesco la riservava completamente per i suoi ammalati, fosse o no giorno di digiuno. In questo caso, per evitare il problema di coscienza all’ammalato, mangiava per primo davanti a lui.
Non si creava scrupoli nell’andare per le case in tempo di quaresima a domandare carne per i malati, con la meraviglia della gente.
La fraternità stava al di sopra di tutto.
Fra Rizzerio era affetto, diremmo oggi, da alcune dosi di mania persecutoria. Apparteneva a quella classe di persone che, con facilità, intessono supposizioni gratuite: questo non mi vuole bene, quello mi guarda male, quell’altro mi ha negato il saluto o sta cospirando contro di me…
Il nostro fra Rizzerio si era fissato che Francesco non gli volesse più bene e che questo fosse un segno chiaro che Dio gli aveva ritirato il suo amore.
Quindi, come succede in questa classe di persone, viveva triste giorno e notte, cadendo sempre più nella depressione fino ad arrivare al limite del precipizio.
Quando Francesco lo seppe, chiese subito un biglietto e gli scrisse questa “lettera d’amore”. ❤️
“Figlio mio, non lasciarti turbare da nessuna tentazione; nessun pensiero ti tormenti, perché tu mi sei carissimo, e sappi che sei tra quelli a me più cari, e ben degno del mio affetto e della mia amicizia. Vieni da me quando vuoi, liberamente, come ad amico”.❤????

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I profeti della vita

Lei si chiama Liz Chicaje Churay.
Fa parte di quella porzione d’umanità che mi fa sperare nel futuro.
È una creatura umana che sta lasciando orme belle del suo passaggio sulla terra.

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L’amore è calmo e sussurra

Un giorno Meher-Baba fece ai suoi questa domanda: “Perché le persone gridano quando sono arrabbiate?”.

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La bambina che non si fermava mai!

Gillian è una bambina di sette anni ed a scuola non riesce a stare seduta.
Si alza continuamente, si distrae, vola con i pensieri e non segue le lezioni.
I suoi insegnanti si preoccupano, la puniscono, la sgridano, premiano le poche volte in cui è attenta ma nulla, Gillian non sa stare seduta e non riesce a stare attenta.
Quando torna a casa anche la mamma la punisce. La mamma pensa che non può mica far finta di nulla davanti al comportamento della bimba.
E così Gillian non solo prende ogni giorno brutti voti e punizioni a scuola ma li prende anche a casa, come se non fosse già una punizione ed una umiliazione il brutto voto e la sgridata davanti a tutti i compagni “bravi”.
Un giorno la madre di Gillian viene chiamata a scuola. La signora, triste come chi aspetta brutte notizie, prende la bambina per mano e si reca a scuola, nella stanza dei colloqui.
Le insegnanti parlano di malattia, di un disturbo evidente della bambina. Non esiste ancora l’iperattività altrimenti forse qualcuno avrebbe dato un farmaco alla piccola Gillian.
Durante il colloquio arriva un vecchio insegnante che conosce la bambina e la sua storia. Chiede a tutti gli adulti, madre e colleghe, di seguirlo in una stanza attigua da dove si possa ancora vedere la bambina.
Andando via dice alla bimba di avere un po’ di pazienza che torneranno subito e le accende una vecchia radio con musica di sottofondo.
Come la bimba si trova sola nella stanza immediatamente si alza e comincia a muoversi su e giù inseguendo con i piedi ed il cuore la musica nell’aria.
Il vecchio insegnante sorride e mentre le colleghe e la madre lo guardano tra il perplesso e il compassionevole, come spesso si fa con i vecchi, lui esclama:
“Vedete Gillian non è malata, Gillian è una ballerina!”.❤
Consiglia alla madre di iscriverla ad un corso di ballo ed alle colleghe di farla ballare ogni tanto.
La bimba segue la sua prima lezione e quando torna a casa alla mamma dice solo: “sono tutti come me, li nessuno riesce a stare seduto!”????
Nel 1981, dopo una bellissima carriera da ballerina, dopo aver aperto una sua accademia di ballo, dopo aver ricevuto riconoscimenti internazionali per la sua arte Gillian Lynne sarà la coreografa del musical Cats.
Un bacio a tutti i bambini diversi.
Augurando loro di trovare nel loro cammino degli adulti capaci di accoglierli per ciò che sono e non per ciò che a loro manca.????❤

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Claudia!

Guardo alla mia destra: le auto scendono dal ponte senza fermarsi alle strisce pedonali.
Figuriamoci se mi azzardo ad attraversare con il passeggino.
Così me ne resto lì, ferma per prudenza, in attesa che tutti gli automobilisti finiscano di passare.
Ma poi, ad un certo punto, un’auto si ferma!
Wow!
Ringrazio con un sorriso.
Ho il sole contro e non vedo chi è alla guida, ma scommetto sulla sua gentilezza .
Poi, mentre inizio l’attraversamento, vedo un viso allegro sporgersi dal finestrino: “Proof!!!”
Ma è Claudia (la chiamerò così in questo post).
“Ciao Claudia e grazie!!!”

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Sei nel vento e sei in me

Tira il vento ed il suo sibilo lo sento.
Ma io chiudo gli occhi e parlo con Te.
So che poi li potrò riaprire meglio,
guardandomi intorno con più tranquillità ❤

Ho solo una piccola valigia con me,
eppure lì dentro c’è tutto il necessario.
Felicità e grazia non mancano mai;
per questo procedo sempre in avanti ❤

Tu sei nei Cieli, tu sei nel vento.
Tu sei nel deserto, tu sei nei suoni.
Tu sei nei colori, tu sei nella mia pelle.
Tu sei in me ed io sono in Te ❤ Continua a leggere Sei nel vento e sei in me

Tornata dall’Aldilà!

Ero a Roma ad un matrimonio.

Mi ero appena seduta ad un tavolo elegante ma ancora vuoto, quando la vidi avvicinarsi.

Allegra e con quel vestito rosso che mai avevo visto addosso ad una suora, aveva subito suscitato la mia curiosità. Continua a leggere Tornata dall’Aldilà!

Angelo, il fratello di san Francesco sconosciuto ai più!

Il tramonto di Assisi lo amo.

Ieri, mentre camminavo tra luce e pellegrini, pensavo: “Chissà quanti sapranno che s. Francesco aveva un fratello?”

Siete meravigliati, eh!

Lo so, lo so, non se ne parla mai.

Magari vi sta venendo il dubbio che possa essere una semplice supposizione fantasiosa.

Allora andiamo per ordine, a suon di fonti storiche e partiamo dalla “Legenda dei tre compagni”.

Una precisazione: “legenda” non significa leggenda come qualcuno ogni tanto pensa. Per “legenda” si vuole intendere un insieme di parole, di racconti “da leggere”.

La cosiddetta Leggenda dei tre compagni (frate Angelo, frate Leone e fra Rufino) è la più importante delle biografie “non ufficiali” di Francesco d’Assisi (per “non ufficiali” si intendono tutte le biografie che non sono state scritte su commissione e dietro controllo papale o di chi dirigeva l’Ordine Francescano).

Ma è interessante sapere “come” e “perché” è stata scritta.

Nel 1244 (cioè a 18 anni dalla morte di san Francesco) a Genova si fece un Capitolo Generale (una di quelle riunioni periodiche dell’ordine, dove prendevano decisioni importanti) in cui si ammise che quanto era stato narrato su san Francesco nel periodo in cui l’Ordine era stato guidato da frate Elia da Cortona (personaggio molto controverso che meriterebbe un post a parte) non era propriamente corrispondente alla verità.

Non era stato facile dirlo ma si doveva, perché la mancanza di verità stava diventando un autentico pericolo per lo spirito francescano.

Così i padri capitolari chiesero a tutti i frati: “Chi ha notizie più veritiere sulla vita di san Francesco, si faccia avanti. Scriva e mandi quel che sa al nostro nuovo generale Crescenzio da Jesi”. Continua a leggere Angelo, il fratello di san Francesco sconosciuto ai più!

“Credevo fosse tutto perduto, e invece…”


Attraversiamo deserti.
Andiamo controvento.
Piangiamo nostalgia.
Ma poi arriva sempre qualcosa che fa tornare l’alba.
Allora, quasi increduli, riprendiamo fiducia.
Raccogliamo speranza.
Recuperiamo sogni.

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