“Quando Dio sarà tutto in tutti, egli sarà per noi al posto di tutto” (S. Agostino)

“Prof, io penso che il Ramadan non abbia senso se non lo si vive con il cuore. Cioè…libri--fortuna-dice--la-candela-rossa--candele_3336533voglio dire che, durante il giorno, la fame e la sete che provi, devono ricordarti che, nel mondo, ci sono persone che quei morsi li sentono tutto il giorno, senza poter sperare di mangiare poi la sera. Per questo mamma dice che dopo ogni Ramadan dobbiamo diventare migliori ed aiutare ancora di più gli altri”

 

safe_image“L’altro giorno, prof, ho incontrato una persona povera e gli ho lasciato l’euro che avevo in mano. Quando sono tornata a casa l’ho detto a mamma e lei mi ha risposto: «Non lo dire a me. Non occorre. E’ un gesto che deve rimanere tra te ed Allah. Lui sa ed è contento di tutto ciò che fai con amore»”

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“Prof, sa qual è la frase che più mi è rimasta impressa quando Benedetta è venuta a parlarci del buddismo? «Chi fa del male soffre in questo mondo e nell’altro. Chi fa del bene gioisce in questo mondo e nell’altro». Non le sembra tanto vera?”

 

 

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“Io invece mi sono scritto sul diario questo pensiero buddista: «Con la mancanza di collera si vinca la collera; con la bontà si vinca la cattiveria. Con la generosità si vinca l’avarizia, con la verità si vinca il menzognero» La trovo fantastica.”

 

 

candela“Prof, io penso che la risposta che Gesù ha dato a Ponzio Pilato contenga tutto il mistero del mondo! Quando leggo «Il mio regno non è di questo mondo; se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servitori avrebbero combattuto perché non fossi consegnato ai Giudei; ma il mio regno non è di quaggiù» mi viene facile sentire vicina un’altra Dimensione, quella Divina.”

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“Scusi, ma se Gesù dice: «Io sono re. Per questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo: per dare testimonianza alla verità. Chiunque è dalla verità, ascolta la mia voce» … allora vuol dire che Gesù stesso è la Verità… giusto?” 

 

Spesso, spessissimo, durante le mie lezioni di religione, di fronte alle tante domande dei ragazzi, mi viene una curiosità fortissima. Me la porto dietro anche quando esco da scuola e mi avvolge la mente nei momenti più disparati. Continua a leggere “Quando Dio sarà tutto in tutti, egli sarà per noi al posto di tutto” (S. Agostino)

L’anno venturo a Gerusalemme! L’alfabeto del viaggio in Terrasanta.

Fiume-Giordano    A… come acqua. In quel tempo Gesù dalla Galilea andò al Giordano per farsi battezzare e anche noi abbiamo rinnovato le nostre promesse battesimali, toccando e guardando quell’acqua che aveva toccato e bagnato Gesù.

 

 

6741_betlemme_strada_della_cittaB… come Betlemme “Casa del pane” in ebraico, “casa della carne” in arabo, con significativa allusione a chi vi è nato! E’ la patria di Davide, e del “figlio di Davide“, Gesù.

Di Betlemme parla il profeta Michea: “E tu Betlemme di Efrata, così piccola per essere l_BetlemmeBasilicaNotturnafra i capoluoghi di Giuda, da te mi uscirà colui che deve essere il dominatore di Israele” (Mic 5,1 ss).

Nel IV secolo san Girolamo, per la grande devozione alla Natività venne a vivere qui con alcuni amici, in forma monastica. Vi dimorò per 36 anni nella preghiera e nella traduzione della Bibbia dall’ebraico (la sua è la “Vulgata“, rimasta testo ufficiale della Chiesa latina fino al Concilio Vaticano II); il suo rigore scientifico e critico ci dà estrema 6740_betlemme_grotta_della_nativitagaranzia che questa indicata è la grotta della Natività.

Sotto l’altare della Basilica della Natività, la notte di Natale il Patriarca depone il Gesù Bambino, e segna l’inizio della celebrazione natalizia in tutto il mondo! La visita alla grotta della Natività è momento commovente: ci si inginocchia a baciare la stella d’argento che segna il punto preciso della nascita di Gesù: “Qui preti-puliscono-basilica-143239dalla Vergine Maria è nato Gesù Cristo”. La grotta è molto malandata, per incendi e fumo, tutta ricoperta di pannelli di amianto. Ma nel silenzio ciascuno vive qui il suo Natale: dalle ingenue capanne dei nostri presepi, a questa semplice grotta, con l’angolo della mangiatoia; forse per molti ancora è un passaggio maturo da una favola dell’infanzia alla realtà storica più grande e più vera che segna la propria vita e la propria fede!

 

santo-sepulcro-2C… come Calvario. L’amore è espansivo di natura. Gesù, amato da suo Padre, dà la prova massima dell’amore nel Calvario. Se il Tabor è il monte dove Dio mostra il suo amore a Gesù, il Calvario è dove Gesù mostra il suo amore per noi. L’unico luogo dove ho pianto. Continua a leggere L’anno venturo a Gerusalemme! L’alfabeto del viaggio in Terrasanta.

“Il teatro va fatto; meno si parla e meglio è” (M. Scaccia)

           2015-02-27 22.03.48“Alla fine di queste due ore passate insieme, secondo voi, cos’è il teatro?”

E’ Fabio che parla; un ragazzo di 43 anni che si presenta così ai miei studenti. Mi ricorda una frase di George Bernard Show: “L’uomo non smette di giocare quando invecchia, ma invecchia quando smette di giocare”. 

2015-02-27 22.03.23Ma torniamo indietro nel tempo, a gennaio scorso. Volevo proporre ai ragazzi un’assemblea di classe alternativa. Lo slogan era: Sto’ mese, la famo strana!”

Traduzione: “facciamo qualcosa che, in genere, non entra mai dalla porta dell’aula, nell’assemblea di classe!”

I2015-02-27 21.51.09dea!

In ogni scuola (o quasi) si fanno corsi teatrali pomeridiani e a partecipare sono solo i ragazzi che, ovviamente, scelgono di farli. Cioè c’è già una selezione a monte, fatta proprio dagli alunni stessi. A gennaio iniziai a pensare: E se noi invertissimo le parti? E se invece che mandare Maometto alla montagna, facciamo 2015-02-27 21.54.20venire la montagna a Maometto?”

Traduzione: “E se invece che far fare teatro solo ai ragazzi già incuriositi o predisposti, facessimo fare due ore di teatro anche a quelli convinti di non esserci portati e che non lo farebbero mai?”

2015-02-27 21.59.23E’ nata così questa telefonata: Fabioooo!!! Come staiii!!!”

Fabio è un mio ex alunno che la vita ha portato a fare, per passione, il teatro. Ha alle sue spalle una Compagnia Teatrale chiamata “Papaveri e Papere”, ama recitare ed ultimamente si è divertito (perché lui è proprio così: unisce sempre la passione col divertimento) a fare il regista.

2015-02-27 21.50.33Chi meglio di lui poteva aiutarmi?

“Fabio pensavo…se tu venissi a scuola…facciamo l’esperimento con una classe…sai quanto sia importante certi esercizi teatrali per crescere, sperimentare, allargare la mente a…bla bla bla…”

“Cri, ora sono in viaggio, però l’idea mi piace! Ti aiuterò. Io sono spesso fuori per lavoro. Quindi lo faremo di sabato; l’unico giorno della settimana che sono certo di 2015-02-27 21.56.24essere libero. Scegli la classe e dimmi in quale sabato dovrò venire!”

“E se fossero due classi?”

“Va bene, dai.”

“E se fossero tre?”

2015-02-27 21.55.50Sospiro dall’altra parte del telefono. Fabio sta iniziando a capire che mi ha dato una mano ma io mi sto prendendo l’intero braccio. Continua a leggere “Il teatro va fatto; meno si parla e meglio è” (M. Scaccia)

Professoressa, bisogna scriverlo sui giornali…la trasparenza…la gente deve saperlo…

1535429_10204788064572337_8799558440642605316_nI ragazzi, mentre facevamo i conti del nostro progetto scolastico “Basta! Storie di dolore e di rinascita”, me lo dicevano sempre: “Professoressa, quando avremo pagato tutto e tutti e quando sapremo la cifra precisa che daremo a Nuovi Orizzonti, dobbiamo rendere pubblica la cosa. Non per vantarci ma per far sapere che tutto è trasparente nel nostro modo di fare”.

Avevano ragione. e così, ora che sappiamo l’ammontare dell’aiuto che abbiamo dato a Chiara Amirante ed alla sua nuova “Cittadella Cielo”, con gioia lo facciamo sapere a tutti. Oramai lo abbiamo capito: se vogliamo ottenere altri aiuti in futuro, bisogna che garantiamo la nostra onestà e trasparenza. E così ecco l’articolo per il giornale: letto e approvato dagli studenti. Continua a leggere Professoressa, bisogna scriverlo sui giornali…la trasparenza…la gente deve saperlo…

Quello che leggete in questo Blog, è tutto vero!

rettoria-san-filippo2 E’ il nove luglio 2014 ed io sono nella chiesetta di San Filippo della mia città. Sono le 22.30 ed è appena finita una messa per ricordare Cristiano, un ragazzo scomparso un po’ di anni fa. Proprio per questo la chiesa è piena di gente.

Io sono seduta da una parte, presa dai miei pensieri quando, ad un tratto, una signora di mezza età si avvicina e mi dice: Cristina, io bisogna che te lo chiedo. Ma quelle lettere che ti scrivono i ragazzi e che tu riporti nel tuo blog…insomma…sono davvero scritte dai ragazzi? Perché io…ti dico la verità…ad un certo punto ho pensato che te le scrivessi da sola. Scusami, eh!”

d1678c8e6b_4102390_medIo la guardo e non so se apprezzare tanta sfacciata sincerità o se rispondere per le rime a tanta malafede.

Posizione yoga

La guardo sorridente (e vi assicuro che ho messo in atto tutto il mio autocontrollo per non usare il sarcasmo, come meccanismo di difesa all’allarme rosso che scatta quando ci sentiamo attaccati ingiustamente) e le chiedo: “Guardi, già che c’è, mi dia un consiglio.” Continua a leggere Quello che leggete in questo Blog, è tutto vero!

NON CONCENTRARTI SULL’ERRORE; TROVA IL RIMEDIO!

opportunita“Ragazzi, secondo voi si può trasformare una difficoltà in opportunità? Cosa occorre per superare un problema?”

Gli sguardi silenziosi dei miei studenti erano chiari: non volevano rischiare di dare risposte ovvie.

“Perché non raccontate ciò che è capitato a voi o a qualcuno della vostra famiglia?”

E un giorno Silvia ha detto: “Prof, all’inizio pensavo di non aver nulla di interessante da raccontare. La mia famiglia mi sembrava così normale e la mia vita così banale. Poi una mattina è stato come vedere mia sorella per la prima volta! La osservavo e pensavo tra me e me -Ma come ho fatto a non pensarci prima?-” Continua a leggere NON CONCENTRARTI SULL’ERRORE; TROVA IL RIMEDIO!

“Basta! Non ce la faccio più!”

IMG_7553IMG_7557IMG_7542IMG_7539“Don Gabriele, guarda che se mi fai il finale dello spettacolo, devi parlare di te! Non prediche da prete, ma un racconto di “dolore e di rinascita” della tua vita! Te la senti?”

“Ci provo, cocca!” 

 

Dopo un po’ di giorni, mi arriva una sua email con un allegato: “Leggi se può andar bene”. Era una lettera scritta a me, ma diretta a tutto il pubblico che sarebbe venuto quella domenica 30 marzo 2014 al Teatro Gentile di Fabriano.

ME-RA-VI-GLIO-SA!!! 

Purtroppo, per esigenze teatrali, siamo stati costretti ad accorciarla il giorno dello spettacolo, ma nel mio Blog, oggi, metto a disposizione di tutti questo scritto profondissimo dove Don Gabriele ci ha aperto il suo cuore, raccontandoci come ha vissuto la morte del padre del settembre scorso.

Questo tesoro prezioso non potevo non condividerlo con tutti.

Buona lettura! Continua a leggere “Basta! Non ce la faccio più!”

SAI COS’E’? E’ CHE TUTTO GIA’ MI MANCA!

manifesto 3Stiamo facendo le ultime prove prima per lo spettacolo del 30 marzo 2014.

C’è un clima di attesa…di raccolta di frutti…di timore ed entusiasmo insieme…

Abbiamo lavorato tanto e, qualche volta, mi ha sfiorato anche la mente questa domanda: “Ne vale la pena?”

 

 

 

 

2014-03-15 18.41.50Mi sono posta questa domanda ogni volta che avrei sbattuto la testa nel muro per i problemi che si presentavano, uno dopo l’altro…non nego che l’ho detto anche in Chiesa, il luogo dove mi andavo a rifugiare quando mi sentivo totalmente inadeguata per risolvere tutto.

 

 

2014-03-15 19.33.342014-03-15 19.39.18

20140117_153927PERO’ “POI”…il “poi” era sempre fantastico. Succedevano delle strane coincidenze che mi ponevano di fronte la soluzione. Spesso erano persone più brave di me a risolvere quella difficoltà, che mi si presentavano davanti (che coincidenze!). Continua a leggere SAI COS’E’? E’ CHE TUTTO GIA’ MI MANCA!

Una seconda possibilità non si nega a nessuno!

manifesto ufficiale 3           Quante volte ci è capitato di dire: “BASTA!”

“Adesso basta!!!”

“Non ne posso più!” 

Tutto è nato da qui, da questa domanda.

L’ho fatta ai ragazzi e da lì tutto è nato!

E’ nato uno spettacolo interamente scritto dai miei studenti e basato sulle loro storie di dolore e di rinascita. 3

Poi sono nati i balletti; poi sono nate le musiche e i cori ; poi si sono aggiunti i loro video e le loro foto; poi… ma prima di tutto, è stata la loro vita a parlare!IMG_8214

Le prime riunioni fatte a novembre e dicembre sembravano più incontri di gruppi di auto-aiuto che riunioni in preparazione di uno spettacolo. Mi sembrava di stare in quei film americani ambientati in una  scuola; solo che il set era vero!

IMG_8215In cerchio, infatti, ognuno raccontava, proponeva, si apriva.

8L’imbarazzo iniziale, pian piano, veniva sostituito dalla condivisione solidale; le lacrime versate venivano asciugate dai fazzolettini donati da altri; racconti mai narrati entravano nel cuore di altri compagni, creando abbracci e legami…e lo spettacolo non era più uno spettacolo, ma narrazioni dignitose e coraggiose della vita di ciascuno di loro! 

IMG_8264I primi giorni di febbraio eravamo ancora in alto mare per quanto riguarda la scaletta dello spettacolo, ma eravamo andati avanti alla grande nell’incoraggiamento reciproco e nell’unità vera.  Continua a leggere Una seconda possibilità non si nega a nessuno!

La scuola, il bar ed i miei studenti.

mani Pranzo nel bar della scuola, pieno di miei studenti.
Devo lavorare al pc e decido di mettermi seduta in un tavolino solitario, ai margini.
Ad un certo punto vedo entrare una studentessa che si dirige n…el tavolino accanto al mio. Ha l’aria arrabbiata.
Attraversa tutto il bar con un vassoio con il pranzo, mentre i compagni di classe la chiamano (invano) al loro tavolo.
Lei risponde decisa: “Lasciatemi in pace!” e si mette seduta nel tavolino accanto al mio, solo perché è quello più isolato del bar.
Io continuo a lavorare al pc mentre sento che i suoi compagni tentano di convincerla a pranzare con loro.
“E dai! Vieni qui con noi! Daiii!”
Ma lei è scocciatissima e ribadisce decisa: “OH! Mi lasciate in pace!”
Capisco che è successo qualcosa in classe.
Continuo a lavorare ma…è allora che succede.
Con la coda dell’occhio intravedo e sento un gran movimento alle mie spalle.
I suoi compagni/e, senza dire una parola, prendono i loro tavoli e le loro sedie e traslocano in blocco, per starle vicino.
Non le dicono niente.
Le si mettono solo vicino.
Lei sta zitta, è imbronciata.
Vedo solo che loro, in silenzio, spostano tutto (pizze, panini, tovaglioli, bibite) e continuano il pranzo insieme, vicino a lei.
Non le dicono niente; solo pranzano vicino a lei!
Poco tempo e il clima si scioglie…così…naturalmente.
Tra me e me penso: “Grandi ragazzi!”
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