Siamo bisognosi di amore anche quando non ce ne accorgiamo

Ogni vittima tende a rivedere, passo dopo passo, la sequenza che l’ha vista coinvolta.
A questo punto cerca le ragioni per cui è diventata vittima e, contemporaneamente, inizia ad avere dei dubbi su se stessa.
Ed ecco quel tremendo senso di colpa che nasce dal timore oscuro di aver fatto qualcosa di sbagliato che ha indotto il persecutore a fare quel che ha fatto.
Siamo esseri complessi.
Non solo facciamo fatica a perdonarci quando sbagliamo ma, addirittura, facciamo fatica a perdonarci anche quando siamo noi le vittime.
Quanto bisogno di amore abbiamo! ❤
M.C. 🌻

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San Patrignano ha roba fatta con amore!

“Ma che belli questi fiori: posso fotografarli?”
Le tavolate della sala da pranzo di san Patrignano, all’entrata delle donne si sono riempiti di fiori gialli. Così ho chiesto alle ragazze di poterli fotografare.
Nel pomeriggio poi, passo per uno dei tanti vialetti quando, all’esterno del grande Teatro, si apre appena appena una porta e sento cantare: le ragazze di San Patrignano non lo sanno ma lì dentro ci sono ragazzi che stanno provando una serata d’onore dedicata a loro.
Serate fatte col cuore! ❤️
“Prof, guardi; stasera in famiglia abbiamo preparato pasta col pesto di San Patrignano! E’ stra-buonissimo!!!” E mi arriva una foto scattata a casa sua. Marco è uno dei miei tanti alunni che si è voluto fermare allo “SP.accio” di San Patrignano per acquistare cose buone, fatte dai ragazzi della comunità. Formaggi al tartufo, biscotti con le mandorle, pane dolce, piadine fatte a mano (a mano!), miele di prima qualità, salumi vari, profumo buonissimo, creme per la pelle, sciarpe bellissime, borse… ma è meglio che guardiate da soli che si può acquistare anche online (ricordando, però, che dal vivo è meglio!😉) https://shop.sanpatrignano.org/
Roba fatta con amore!❤️
Federico sta raccontando la sua difficilissima vita, arrivata fino al bordo del dirupo verso la morte.
Poi finisce con quel: “Ma poi, volete sapere una cosa? Qui a SanPa ho ricominciato a studiare e fra tre giorni discuterò la Tesi. Mi laureo in Lettere!” E nel teatro parte l’applauso scrosciante dei miei studenti.
Momento pieno di amore! ❤️

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Ci sono gesti e parole…

Potrebbe essere un'immagine raffigurante il seguente testo "Smettila di scusarti: inizia a ringraziare Scusami se sono in ritardo Grazie per avermi aspettato Scusa per la mia goffaggine Grazie per la pazienza Scusami se parlo troppo... Grazie per avermi ascoltat* www.Psicoadvisor.com"Ci sono gesti o parole che hanno molto più potere di quello che pensiamo. Uno di questi è sicuramente il semplice atto di dire “grazie”! 😃
Una ricerca del 2006 condotta da Monica Barlett e David DeSteno ha evidenziato come le persone che praticano la gratitudine siano anche più inclini a empatizzare con gli altri e ad assumere comportamenti prosociali.
Ringraziare infatti permette di riconoscere l’utilità del gesto e di dare valore all’altro.
È un gesto che predispone le persone a essere ben disposte poiché da un grazie ci si sente davvero gratificati.
E ringraziare migliorerà la vostra vita 🙂
Ringraziando vi unirete di più agli altri e gli altri a voi 🙂
Ringraziando sarete più consapevoli delle cose piccole e belle che vi girano intorno 🙂
La gratitudine vi far vedere anche una montagna da scalare non come un problema ma come un’opportunità 🙂
Starete meglio voi e la vostra intelligenza emotiva 🙂
Quindi: GRAZIE!!!!! ❤

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La cosa migliore da fare quando si è tristi…

«“La cosa migliore da fare quando si è tristi”, replicò Merlino, cominciando a soffiare e sbuffare, “è imparare qualcosa. È l’unica cosa che non fallisce mai. Continua a leggere La cosa migliore da fare quando si è tristi…

Impariamo dalla natura

La Natura è saggia e ci insegna.
Per esempio ci racconta cosa ci accade quando siamo vicino alle persone sbagliate.

Cominciamo a decomporci.
Cambiamo fisicamente e mentalmente.
Spesso danneggiamo il nostro futuro.
Capita di restare bloccati nel passato.
E piano piano ci autodistruggiamo.

Perché un conto è “amare” e un conto è “frequentare”.

Cerchiamo allora, il più possibile, di circondarci di persone che ci portino a tirare fuori la versione migliore di noi.
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VIVA IL FUTURO DI GINEVRA!

Ha lo sguardo perennemente in bilico tra paura e grinta.
Anche il suo corpo si è adeguato a questo andirivieni emotivo: è ingrassata tanti chili in poco tempo ed è poi dimagrita tantissimo in poche settimane.
La campanella sta per suonare ed io sono seduta lungo il corridoio della scuola, in attesa di entrare in classe.
Ginevra (la chiamerò così) mi saluta da lontano. Si avvicina. Mi sorride.
“Come stai Ginevra?”
Me la ricordo perfettamente quella volta in cui, verso ottobre, Ginevra prese coraggio e, per la prima volta, parlò del dietro le quinte della sua vita.
Quel giorno stavo presentando un libro sull’anoressia.
Pochi giorni dopo saremmo tutte andate alla presentazione del libro e ci stavamo preparando per andarci da protagoniste, pronte a fare domande.
Quel giorno ci collegammo anche con la scrittrice e fu un bel momento!
Emozionante.
Ma mai, quanto il momento in cui Ginevra prese la parola e, con termini precisi come un bisturi, aprì davanti a noi la sua ferita personale.
Ci parlò di insicurezza profonda, di un fidanzato violento, dell’annientamento della sua personalità, dei suoi problemi alimentari in seguito a…
La classe era attonita.
Non sapevano.
Quel giorno facemmo un patto: nessuno avrebbe trasformato quel momento di sincerità estrema di Ginevra in un gossip da quattro soldi da raccontare ad altri. Nessuno di noi avrebbe tradito la fiducia che Ginevra ci aveva dato.

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OGNI MATTINA DIO CI APRE IL SIPARIO DEL SUO CREATO!

“Mamma, ci torniamo un’altra volta?”
“Ma come, stamattina dicevi che non saresti voluto venire?”
Sto camminando tra gli alberi antichi di Canfaito ed ascolto il dialogo di questa famiglia.
Sono sola e mi intrufolo felice tra un giallo e un arancione, senza mai esserne sazia. E capisco il bambino che, allontanandosi, già vorrebbe tornarci.
Ovunque panorami mozzafiato, tinte affascinanti e un po’ di paradiso.
Vitellini che prendono il latte a due metri dai bambini, pecore che si muovono al ritmo dei loro campanelli, cani che si strusciano felici sullo scricchiolio delle foglie a terra, fotografi che si aggirano come cani da segugio, con passi felpati e sguardi concentrati.
Capisco che camminare dentro un quadro è sempre emozionante ❤
E poi, gli alberi!
Quanta vita potrebbero raccontare?
Quanta linfa li hanno attraversati?
Quante tempeste hanno dovuto superare?
Forse è per questo che li amo tanto; sono un po’ come noi! ❤

Alla base di ogni tristezza c’è una carenza di affetto

“Come in una famiglia, i più deboli avevano le preferenze di Francesco. Quando i benefattori offrivano qualche vivanda speciale, Francesco la riservava completamente per i suoi ammalati, fosse o no giorno di digiuno. In questo caso, per evitare il problema di coscienza all’ammalato, mangiava per primo davanti a lui.
Non si creava scrupoli nell’andare per le case in tempo di quaresima a domandare carne per i malati, con la meraviglia della gente.
La fraternità stava al di sopra di tutto.
Fra Rizzerio era affetto, diremmo oggi, da alcune dosi di mania persecutoria. Apparteneva a quella classe di persone che, con facilità, intessono supposizioni gratuite: questo non mi vuole bene, quello mi guarda male, quell’altro mi ha negato il saluto o sta cospirando contro di me…
Il nostro fra Rizzerio si era fissato che Francesco non gli volesse più bene e che questo fosse un segno chiaro che Dio gli aveva ritirato il suo amore.
Quindi, come succede in questa classe di persone, viveva triste giorno e notte, cadendo sempre più nella depressione fino ad arrivare al limite del precipizio.
Quando Francesco lo seppe, chiese subito un biglietto e gli scrisse questa “lettera d’amore”. ❤️
“Figlio mio, non lasciarti turbare da nessuna tentazione; nessun pensiero ti tormenti, perché tu mi sei carissimo, e sappi che sei tra quelli a me più cari, e ben degno del mio affetto e della mia amicizia. Vieni da me quando vuoi, liberamente, come ad amico”.❤????

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L’amore è calmo e sussurra

Un giorno Meher-Baba fece ai suoi questa domanda: “Perché le persone gridano quando sono arrabbiate?”.

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Akira, il mio maestro!

Lui è Akira????
Fa parte della nostra famiglia da due anni e mezzo.
Lui mi ha insegnato tante cose e, in questi giorni in cui vedo immagini di cuccioli e cani abbandonati, sto seriamente pensando di prenderne uno.
Devo solo convincere mio marito e il gioco è fatto????
Poco fa una mia amica mi ha mandato questo racconto.
È così bello!????
Bello anche per chi animali in casa non ha.
Buona lettura! ????
′ Domanda: perché i cani vivono meno delle persone?
Ecco la risposta:
Come veterinario, mi hanno chiamato per esaminare un cane di 13 anni di nome Batuta.
La famiglia sperava in un miracolo.
Ho esaminato Batuta e ho scoperto che stava morendo di cancro e che non potevo fare nulla…
Batuta era circondato dalla sua famiglia.
Il bambino Pietro sembrava così tranquillo, accarezzando il cane per l’ultima volta, e mi chiedevo se avessi capito cosa stava succedendo. In pochi minuti, Batuta cadde serenamente in un sogno per non svegliarsi mai più.
Il bambino sembrava accettarlo senza difficoltà.
Ho sentito la mamma chiedersi ;- Perché la vita dei cani è più breve di quella degli esseri umani?
Pietro disse: ′′ So perché.”
La spiegazione del bambino ha cambiato il mio modo di vedere la vita.
Ha detto :-“Le persone vengono al mondo per imparare a vivere una bella vita, come amare gli altri tutto il tempo ed essere una brava persona, eh?! Come i cani nascono già sapendo fare tutto questo, non devono vivere per forza tanto tempo quanto noi.”
Capito?
La morale della storia:
Se un cane fosse il tuo maestro, impareresti cose come:
✨ Quando i tuoi cari tornano a casa, corri sempre per salutarli.
✨ Mai lasciarsi sfuggire l’occasione per andare a passeggiare.
✨ Permetti che l’esperienza dell’aria fresca e del vento sul tuo viso sia di pura estasi!
✨ Fai pisolini, riposati.
✨ Stenditi bene prima di alzarti.
✨ Corri, salta e gioca quotidianamente.
✨ Evita di ′′ mordere ′′ quando basterebbe solo un grugnito.
✨ In un clima molto caldo, bevi molta acqua e sdraiati sotto l’ombra di un albero rigoglioso.
✨ Quando sei felice, balla muovendo tutto il tuo corpo.
✨ Goditi le cose semplici, una lunga camminata.
✨ Sii fedele.
✨ Non fingere mai di essere qualcosa che non sei. Sii autentico!
✨ Se quello che vuoi, è ‘ ‘ sepolto “, cercalo, persiste fino a trovarlo.
✨ E non dimenticare mai:
Quando qualcuno sta passando una brutta giornata, resta in silenzio, siediti vicino e dolcemente fallo sentire che ci sei.”
???? Con Amore e Gratitudine ????

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