Lottare e sfidare Dio, fa (il) bene! Tratto da Giacobbe e da una storia vera…

 

la-locandina-di-il-figlio-della-luna-149947_mediumQuando il buio entra nella nostra anima, può capitare di pronunciare la parola disperazione”.

Allora, prima che sia troppo tardi, ci si deve alzare in piedi per tentare di salire la montagna della Speranza.  Lungo il cammino si può anche urlare, con tutta la rabbia di creatura che abbiamo addosso: “Ti pregooo! Non lasciarmi da solo!!!”

E se, nell’urlare, ci sentiamo anche un po’ degli illusi, ci viene in aiuto la testimonianza di chi, quell’urlo, l’ha fatto prima di noi e ne ha sperimentato l’efficacia.

Ieri sera, dopo una difficilissima giornata, stavo malinconicamente cercando in tivù qualcosa da guardare quando, all’improvviso, mi sono bloccata su TV2000,  attirata da una scena con una madre grintosa che si ribellava ai medici, intenti a convincerla che suo figlio sarebbe stato per sempre “un peso”.

Non mi sarei mai fermata a vedere quel film se non fosse stato tratto da una storia vera.  Continua a leggere Lottare e sfidare Dio, fa (il) bene! Tratto da Giacobbe e da una storia vera…

Il suicidio di Sara

20130821_120801Chissà cosa è passato per la mente di Sara (uso uno pseudonimo) il 14 marzo scorso quando, dopo aver appoggiato lo zainetto scolastico lungo il passaggio sul Ponte delle Torri di Spoleto, ha deciso di mettere la parola “fine” alla sua vita.
Aveva 17 anni ed il suo corpo è stato trovato nella scarpata sottostante.Ieri, prima di passare su quel ponte, pensavo a lei ed al fatto che stavo passando sopra i suoi ultimi passi. Lasciamo da parte le statistiche sennò ci deprimiamo (sembra che dal ’56 al’94 il tasso dei suicidi sia aumentato del 245%).
Mi sforzo anche di non farmi sotterrare dalla tristezza infinita quando mi dicono che il suicidio è la seconda causa di morti tra i giovani.
Un dato, però, lo ritengo importante: il tasso di suicidio dei giovani tra i 15 e i 19 anni è 6 volte maggiore del tasso di suicidio tra i 10 e i 14anni. E dato che io lavoro con ragazzi/e tra i 15 e i 19 anni e anche lo scorso anno alcuni mie studentesse mi hanno parlato apertamente (o scritto) di pensare al suicidio…la mia passeggiata su quel ponte mi ha portato in un vortice di pensieri.
Per esempio non posso non aver chiaro che tra i 15 e i 19 anni si vive un momento evolutivo in cui ci si interroga sul significato della vita, della morte e dell’esistenza e, la mia sensazione è che questi ragazzi non vogliono morire.
Non desiderano porre la parola “fine” alla loro vita, ma al loro dolore!

Anche Shneidman (il padre della suicidologia) aveva indicato come ingrediente base del suicidio, lo psychache.
Lo traduciamo così: “DOLORE MENTALE”. Credo che tutti noi possiamo capirlo perché tutti noi abbiamo passato momenti di intensa afflizione.
E’ una sofferenza mentale persistente che ci tormenta e ci invade.
Tale profondo dolore Continua a leggere Il suicidio di Sara

Garibaldi e i Fratelli Musulmani

20130818_163420Ogni volta che vengo a Citerna, cerco di immaginare
Garibaldi ed Anita dormire insieme in questo bellissimo luogo dell’Umbria settentrionale, a due passi da Arezzo.

Così anche ieri, di fronte ad un’immagine di Garibaldi trovata nel centro di Citerna, riflettevo su Garibaldi, potente icona laica del Risargimento.

Già: lo stato laico. Ci credo talmente tanto al rispetto della laicità dello Stato, che anche a scuola, mi trovo profondamente a disagio quando si propone
agli studenti qualche momento di preghiera (con la partecipazione libera, si intende).
Guardo Garibaldi su questo muro di Citerna e penso: “Giuseppe, lo sai che Gesù Cristo aveva intuito perfettamente che mischiare religione e Stato non va bene!”
Gli faccio l’occhietto e ripenso a Gesù Cristo che è il primo a formulare il
concetto di laicità quando afferma: Date a Cesare quello che è di Cesare
e a Dio quello che è di Dio”.
Gesù è il primo a distinguere il potere religioso da quello politico.
Prima dell’avvento del cristianesimo infatti, in tutte le società arcaiche
vigeva un sistema teocratico: il capo politico era anche il capo religioso.
Con Gesù tutto cambia.

Mentre riflettevo su questa opportuna distinzione propostaci da Gesù (frase che
meriterebbe una ben più approfondita riflessione), mi arriva sul mio cellulare
un aggiornamento su ciò che sta succedendo in Egitto con i mitici Fratelli
Musulmani.
Già: Continua a leggere Garibaldi e i Fratelli Musulmani

Fatti non foste per pagar solo tasse, ma per seguir virtute e canoscenza.

tax1Prendete una tassa (la chiameremo IMU).
Abolitela, almeno A PAROLE (da un governo che è del FARE).
Createne una nuova, che ne accorpa altre due (la chiameremo SERVICE TAX).
Una che non esiste, e una che resta ancora in vita da un’altra parte.
E voilà: il miracolo dell’Imu è compiuto.
Volendo cancellare una tassa, ve ne ritroverete due.
O di più.
Se volete saperne un po’ di più su questo gigantesco gioco di prestigio (il gioco delle tre carte fatto dai politici: ma quanto si staranno divertendo?) che consentirà a tutte le parti politiche di cantare vittoria (abolizionisti, superazionisti e rimodulazionisti) andate in questo link:
http://forum.sky.it/post7543917.html

Mi viene in mente Teodorico (che, secondo uno storico latino «era un uomo di grande distinzione e di buona volontà verso tutti e governò per trentatré anni. Per trent’anni l’Italia godette di tale buona fortuna che i suoi successori ereditarono la pace, poiché qualunque cosa facesse era buona. Egli fu considerato sotto ogni punto di vista il loro re migliore »), che disse:
«Il solo paese piacevole è quello in cui nessuno teme gli esattori».

Devo aggiungere qualcos’altro, a questa frase così chiara?
Qualcosina sì.

Che cosa direste se una persona, il giorno in cui vi arriva la tassa da pagare, Continua a leggere Fatti non foste per pagar solo tasse, ma per seguir virtute e canoscenza.

La lingua di sant’Antonio e il credit crunch!

sant'Antonio da PadovaL’8 aprile 1263, quando i frati trasferirono i resti mortali di Sant’Antonio nella nuova Basilica, nell’aprire la cassa videro che la lingua non s’era decomposta, ma era intatta.

Erano passati 32 anni dalla sua morte e quella lingua ancora era intatta!
I frati, allora, decisero di far vedere a tutti questa “benedetta” lingua.
La prima volta che la vidi (circa 20 anni fa), nella Basilica di Padova, provai per lo più un senso di ribrezzo e guardai questa esposizione con il senso di superiorità di chi, oramai, si tiene ben lontana dalla mentalità medievale. Probabilmente anche l’agosto scorso, guardando l’enorme manifesto esposto fuori la Basilica padovana che invita a festeggiare i 750 anni della scoperta della lingua incorrotta di sant’Antonio, avrei sorriso ironica e con aria di leggera superiorità, se non fosse che Continua a leggere La lingua di sant’Antonio e il credit crunch!

Buon giorno buona gente! Che la misericordia di Dio entri!

Buon giorno, buonPoggiobustonea gente!”
E’ il 1209 e Francesco d’Assisi entra nel borgo poverissimo di PoggioBustone, salutando così i suoi abitanti.
Sarà il nome, ma mi ha ricordato la semplicità di Papa Francesco, che inizia sempre i suoi discorsi, con il suo “Buongiorno” o “Buonasera”.

San Francesco ha circa 28 anni e la memoria del suo passato giovanile, fatto di tanti errori e di molta voglia di potere, è ancora lì sulle sue spalle.
Il senso di colpa ancora lo afferra e lo fa star male.
Sarà che ho fatto la mia tesi sul senso di colpa per capire sempre meglio le sfaccettature di questo sentimento, ma Francesco d’Assisi mi ha ricordato l’intera umanità e la fatica di ogni essere umano di sentirsi un perdonato.

Con Gianni ci siamo inerpicati sulla strada che conduce fino all’eremo; luogo solitario, immerso in una natura che somiglia ancora a quella che Francesco vide e amò. E’ circondato dai boschi verdeggiati e apre lo sguardo su un panorama che ha del mistico!
Qui Francesco ebbe la visione che gli confermò il perdono per i peccati giovanili.
Povero Francesco; anche lui, benché santo, era un uomo ferito dal suo passato, proprio come capita a tanti di noi. E’ dovuto intervenire Dio stesso per dirgli: Continua a leggere Buon giorno buona gente! Che la misericordia di Dio entri!

Mannaggia al diavoletto che c’ha fatto litigà; pace, pace e libertà!

freedom

Stamattina Filippo urla: “Ziaaa!!! Andiamo di sotto e mettiamo “Giro girotondo” al computer, così lo balliamo insieme!”

Margherita, che non vuole essere da meno, grida: “Nooo!!! Mettiamo “Alla fiera dell’est” e la cantiamo insieme!” 

E mentre i due personaggi (di due e cinque anni ciascuno) litigano, intervengo sorridendo, con l’ottimismo di chi è certo che porterà la pace: “Tranquilli! Metteremo sia “Girogirotondo” che “La fiera dell’est”! Non litigate!” 

Filippo e Margherita, per un attimo, sembrano aver apprezzato l’iniziativa e mi guardano soddisfatti lanciandosi, l’un l’altro, occhiate furtive di vittoria.

Poi, mentre io cerco sul pc le due benedette canzoncine, ecco Margherita che ricomincia con una nuova idea: “Però, zia, metti per primo “Alla fiera dell’est!” 

Filippo alza le antenne ed urla: “Nooo!!! Prima metti “Girogirotondo!” 

“Nooo!!! Prima “Alla fiera dell’est! Ziaaaa!!! Ti prego!!” 

“Ziaa!!! Metti “Girogirotondo”! Daiii!!!” 

Io penso: “Per far andare d’accordo questi due ci vuole un miracolo!” Continua a leggere Mannaggia al diavoletto che c’ha fatto litigà; pace, pace e libertà!