Caro Roberto, buon cammino di Luce!

Quante stelle, quante stelle!????
Il cielo stellato della notte mi fa pensare a te.
Siamo vissuti quasi due mesi stritolati dall’ansia.
Ogni giorno, ogni santissimo giorno,
la telefonata dei medici scandiva la nostra giornata.
Da quella telefonata dipendeva la nostra speranza o la nostra angoscia.
Abbiamo sperato, abbiamo fatto il tifo per te,
abbiamo pianto, abbiamo pregato,
abbiamo immaginato il tuo ritorno,
abbiamo ripercorso, increduli, ogni domino che è caduto
sotto l’effetto di un destino assolutamente avverso.
Questa pandemia sta rubando alla terra persone preziose.
Arriva, scippa una persona cara e vigliaccamente scappa.
Non si ferma a guardare il dolore che provoca.
E noi rimaniamo qui, sbigottiti, increduli
e con la vista annebbiata dalle lacrime.

“Cri, auguri per l’intervento! Ci sentiamo poi!”
La tua gentilezza ed il tuo sorriso erano arrivati anche a distanza.
Poi, il giorno dopo, tutto è cambiato.
Io anestetizzata in sala operatoria e tu intubato in sala rianimazione.
Mai più rivisti.
Tutto è cambiato.
In poche ore.
Un addio si avvicinava, mentre tutti noi cercavamo di allontanarlo in tutti i modi.
Ed ora ci tocca scegliere: se urlare contro tutto e tutti
o se seguire il tuo esempio di uomo dal cuore grande.
Nel buio di questa pandemia, tu hai aiutato finché hai potuto.
Nella notte che si avvicinava, tu hai sorriso finché non ti hanno addormentato.
Non sono brava come lo eri tu.
Però stasera ci ho provato.
Mi sono messa a fissare il cielo.
Quante stelle, quante stelle!????
Mi sembra siano un coro armonioso.
Tutte lì, pronte ad accogliere chiunque, dalla terra, spicchi il volo.
Seconda stella a destra, questo è il cammino,
e poi dritti fino al mattino.
Come è il mattino, Roberto?
Com’è tornare a Casa e mostrare a Dio tutte le cose belle che hai fatto?
Com’è sentirsi amati e vedere solo giustizia e bellezza intorno?
Com’è l’abbraccio di tenerezza di tutti coloro che ti stavano aspettando?
Noi siamo qui, con i piedi nel fango
ma con gli occhi verso le stelle.
Non avremo paura della notte.
Faremo cadere le ultime paure
e ci getteremo nell’avventura della fede.
Per fede credo che quella stella luminosa,
splendente, grande, enorme,
che qualcuno ha visto in cielo
prima ancora che l’ospedale ci avvisasse di te,
sia stata la tua luce interiore trasformata in saluto d’amore!
Buon cammino di Luce carissimo Roberto! ????
M.C. ????

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