In paradiso ci sono gli animali?

307162_292732864070689_100000019321701_1247966_1377276466_n“…E poi vorrei sapere anche se, secondo te, esiste una specie di paradiso per gli animali… Altrimenti la loro vita che senso avrebbe?”

E’ un ragazzo curioso ed intelligente, quello che mi scrive. Ora rispondo, ma con una premessa.

In genere quando ci facciamo questa domanda, pensiamo al gattino tanto carino che abbiamo a casa, al cagnolino che fa oramai parte della famiglia, al delfino che è così intelligente…ma se vogliamo realmente rispondere a questa domanda, dobbiamo immettere nell’elenco degli amici animali, anche le zanzare, i serpenti, i pidocchi, le pantegane, i dinosauri…come-liberarsi-dei-moscerini_27732e187604946ef949bc16d0015933

Eh eh eh; è tutto un po’ meno romantico, ma certamente più completo!

Adesso, con l’immagine davanti agli occhi di tutti gli animali che la nostra madre terra ci ha fatto conoscere, dall’inizio della storia ad oggi, possiamo tentare di dare una risposta. 

Era il 2008 e Benedetto XVI, alla Sistina, aveva appena battezzato tredici bambini. Continua a leggere In paradiso ci sono gli animali?

Il sangue dei martiri rende fertile la terra

OLYMPUS DIGITAL CAMERA«Nonostante i loro corpi siano coperti di sangue, non si lamentano neanche. Rifiutano di rinunciare alla loro fede dicendo “l’insegnamento di Dio è molto chiaro, non possiamo disobbedire. Quindi dobbiamo disobbedire ai nostri genitori e al re”. Hanno detto che è un grande onore morire per Dio sotto la lama di un coltello». E’ il 1791 ed il governatore di Jeonju racconta così le ultime ore di Paolo Yun Ji-chung (alla fine del post metterò la sua storia) e Giacomo Kwon Sang-yeon. 

papa-corea-un-milione-di-persone1-518x300img374-100_homeeviden_papa-coreaIn Corea il Papa è stato accolto da una marea umana di entusiasmo, ma non posso non ricollegare quella fede piena di gioia, al sangue versato da Paolo, Giacomo e gli altri martiri coreani uccisi tra la fine del XVIII e la prima metà del XIX secolo, per la loro fede in Gesù.

 

 

In Dio tutto è collegato e non c’è sangue versato inutilmente. Dio vuole la vita e non la morte; ma se gli uomini uccidono, Lui ridà la vita all’ucciso… e gliela ridà alla grande!

 

Ricordate il messaggio di Fatima, nella sua terza parte? Continua a leggere Il sangue dei martiri rende fertile la terra

Cosa vedremo nel momento in cui moriremo?

10341992_856331477717979_6976804670172632336_nCristina, posso farti una domanda? Se Lazzaro è morto e poi Gesù l’ha fatto resuscitare come mai non ha raccontato come era il paradiso? Cosa vedremo appena saremo morti? 

E chi lo dice che Lazzaro non abbia raccontato? Che non abbia detto, con entusiasmo, qualcosa di più di quel che ci raccontano i vangeli?

Probabilmente l’ha fatto, ma gli evangelisti non avevano nessun interesse a scriverlo nei loro vangeli, che sono il racconto della vita di Gesù e non un trattato di religione. Però. pur non potendo dedurre conclusioni  certe, un indizio che Lazzaro parlava e pure tanto, ce l’abbiamo indirettamente.

Guarda come è interessante quel che scrive Giovanni nel suo vangelo, al cap.12:

36618_all_043_01“Sei giorni prima della Pasqua, Gesù andò a Betania, dove si trovava Lazzaro, che egli aveva risuscitato dai morti. E qui gli fecero una cena: Marta serviva e Lazzaro era uno dei commensali.

Maria allora, presa una libbra di olio profumato di vero nardo, assai prezioso, cosparse i piedi di Gesù e li asciugò con i suoi capelli, e tutta la casa si riempì del profumo dell’unguento.

Allora Giuda Iscariota, uno dei suoi discepoli, che doveva poi tradirlo, disse: «Perché quest’olio profumato non si è venduto per trecento denari per poi darli ai poveri?».

Questo egli disse non perché gl’importasse dei poveri, ma perché era ladro e, siccome teneva la cassa, prendeva quello che vi mettevano dentro.

Gesù allora disse: «Lasciala fare, perché lo conservi per il giorno della mia sepoltura. I poveri infatti li avete sempre con voi, ma non sempre avete me».

Intanto la gran folla di Giudei venne a sapere che Gesù si trovava là, e accorse non solo per Gesù, ma anche per vedere Lazzaro che egli aveva risuscitato dai morti. I sommi sacerdoti allora deliberarono di uccidere anche Lazzaro, perché molti Giudei se ne andavano a causa di lui e credevano in Gesù.”

Se molti giudei si convertivano grazie a ciò che diceva Lazzaro e se i sommi sacerdoti, proprio per questo, deliberarono di uccidere anche lui, forse qualcosa di veramente entusiasmante, raccontava. Ed era pure convincente!

Ma cosa diceva, di preciso?

I vangeli non ce lo riportano, ma possiamo immaginare il suo entusiasmo coinvolgente e la sua testimonianza fatta di racconti precisi.

Noi, oggi, pur non potendo ascoltare le parole precise di Lazzaro, abbiamo però altri racconti sul momento della morte e su quel che si prova e si vede. Continua a leggere Cosa vedremo nel momento in cui moriremo?

Napoleone contro Madonna: 0 a 1!

NapoleonMia nonna me lo ripeteva spesso: “L‘orgoglio acceca!“.

Mi sono ricordata di questa frase, ripensando oggi a Napoleone Bonaparte.

Questo tipo ha sempre percepito la Madonna come una presenza scomoda, ingombrante e fastidiosa.

Il motivo? Il giorno della sua nascita.

Napoleone nasce ad Ajaccio il 15 agosto 1769; lo stesso giorno in cui Maria entra in Cielo.

thumb_bundle-33-orgoglio_650x250_q95_box-0,0,647,249Pochi sanno che questo generale, divenuto adulto, ad ogni suo compleanno aveva un travaso di bile per la rabbia di avere la Madonna come co-presenza da festeggiata.

Avrebbe potuto esserne felice ma lui invece ne era irritato; mia nonna aveva proprio ragione sul fatto che l’orgoglio acceca.

3A_10L’irritazione crebbe quando egli venne a sapere che nel giorno dell’Assunta si festeggiava il “voto di Luigi XIII“: questo re di Francia, infatti, il 15 agosto del 1637 aveva emanato un suo solenne decreto con il quale metteva la nazione sotto l’esplicita protezione di Maria.

Anche questo fatto avrebbe potuto tranquillizzarlo un po’. E invece, niente! La Francia doveva poter contare solo su di lui, genio ed invincibile Imperatore!

Quando poi ebbe a conoscere il brano evangelico che la Chiesa leggeva in tutte le chiese francesi, quel 15 agosto, la sua irritazione ebbe un’impennata insopportabile! Continua a leggere Napoleone contro Madonna: 0 a 1!

Sulle omelie noiose e sulle opportunità perdute

annoiato_2732192Niente da fare: anche ieri è successo. D’estate è una vera tortura perché, viaggiando e andando a messa in altre città, mi capita spesso.

Cosa?

Sentire delle omelie disarmanti, noiose, pesanti, scontate e, per di più, moralistiche in modo vergognoso.

Sarà che nella mia diocesi ci sono alcuni sacerdoti bravissimi nel predicare e potrebbe anche essere che sono abituata troppo bene. Ma oramai, quando mi allontano dalla mia città, aspetto l’omelia con quel senso di resa di chi sa che l’attende l’ennesima predica pallosa.

omeliaLa speranza è che quei dieci minuti (o a volte venticinque, come è successo ieri dove il religioso che parlava si è fatto prendere dal sacro fuoco spirituale, passando da santa Chiara ai divorzi per traghettare infine nei meandri di internet) passino velocemente. 

Io mi ci arrabbio tanto per questa storia, perché per la maggior parte delle persone lì presenti, quelle omelie sono le uniche chances che hanno, di sentir parlare di Gesù da un prete. E vedere i volti annoiati e distratti è come toccare con mano un’occasione perduta. Continua a leggere Sulle omelie noiose e sulle opportunità perdute

“TERRIBILIS EST LOCUS ISTE”: la casa di Dio e la porta del Cielo è qui, davanti a voi.

3044689090_0db2a3b589 Appena arrivi ti accoglie subito questa scritta: “Impressionante è questo luogo. Qui è la casa di Dio e la porta del Cielo. In questa grotta i peccati degli uomini sono perdonati.”

Guardo questa frase in latino posta all’entrata del Santuario di San Michele Arcangelo, la fotografo e mi chiedo se, entrando, proverò lo stesso effetto misteriosamente mistico di dieci anni fa.

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Quella scritta latina posta sopra la porta di entrata, “Terribilis est locus iste”, dovrebbe allontanarci subito dalla faciloneria umana, per risvegliare in noi l’antico rispetto che si deve al mistero della vita che quella grotta racchiude.

 

Si narra che san Francesco, in pellegrinaggio, non osò entrarvi. Era il 1216 e DSC_0092Francesco era arrivato in questa Santa Grotta del Gargano per cercare il Perdono Angelico ma, sentendosi indegno di accedervi, si fermò in preghiera all’ingresso. Baciò la terra in segno di venerazione e su di una pietra incise un segno di croce a forma di T (Tau).

Nella Bibbia, il segno di Tau è il sigillo impresso sulla fronte ai predestinati all’eterna glorificazione e in tal modo San Francesco, con questo gesto, voleva significare che la santa Grotta era il tempio prescelto dagli Angeli per la salvezza di molti che agli Spiriti celesti sarebbero stati devoti. Continua a leggere “TERRIBILIS EST LOCUS ISTE”: la casa di Dio e la porta del Cielo è qui, davanti a voi.

Dio ha il senso pratico!

adorazione-eucaristica  Quando, il 25 maggio 1887, in una delle case più umili e vecchie in Vico Storto Valle 28, a Pietralcina, nasce un bimbo alla famiglia Forgione, si decide di chiamarlo Francesco per devozione al santo d’Assisi e per riconoscenza ad un vecchio zio che aveva lasciato quella casa alla poverissima famiglia.

 

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Il futuro padre Pio ha pochi mesi quando la mamma decide di portarlo da Giuseppe Faiella, un vecchio paesano con fama di sensitivo. Faiella “sa leggere la ventura e predire il futuro” e le dice: Questo bambino sarà onorato in tutto il mondo. Per le sue mani passeranno soldi e soldi, ma non possiederà nulla.” 

Pensavo a quest’aneddoto stamattina, mentre passavo davanti a quell’immenso edificio che è la Casa Sollievo della Sofferenza, frutto dell’alleanza tra Padre Pio e Dio.

 

Un’alleanza tra un frate nato e morto povero ed un Padre Celeste che è diventato Provvidenza per questo figlio che si è affidato a Lui, per fare la sua volontà con fiducia immensa.

P_Pio_3Mentre camminavo, cercavo di immaginare quando lì, su quella montagna, non c’era niente… mentre padre Pio già vedeva tutto.

Fede cieca ma con il cuore con undici decimi di vista spirituale.

 Sono venuta a San Giovanni Rotondo tanti anni fa e solo per una visita velocissima, per cui (complice la fretta e la giovane età) non avevo capito appieno il mistero divino che aleggia in questo luogo. Continua a leggere Dio ha il senso pratico!

L’autostrada per il Cielo, c’è!

santamar1“Ma sì, facciamo un deviazione ed andiamoci!”

Ed ecco la scritta: “Benvenuti a Lanciano, la città del miracolo eucaristico”.

Entro nella chiesa e lo vedo, lì, davanti a me.

Scruto, guardo, mi concentro, faccio delle foto, Vado a leggere i risultati delle analisi scientifiche e poi torno su per guardarlo di nuovo.

Questo miracolo sembra davvero impossibile ed affascinante insieme.

E’ un’immersione nel mistero assoluto della semplicità di Dio.20140804_165317

Ha scelto il pane e il vino per rendersi presente, toccabile, guardabile, mangiabile.

Ed il pane ed il vino che io sto guardando sono di circa 1200 anni fa.

1951Un signore gentile che è nella chiesa mi invita a salire le scale e ad andare a vederlo da vicino. Mi dice una frase che mi rimane impressa: “Venga a vedere quello che fa Gesù per convincerci che Lui è proprio lì. Per aiutarci a fidarci di Lui”. Poi, dondolando sconsolato la testa, aggiunge: “Ma tanto ci saranno sempre quelli che diranno che è tutto un falso. Ogni volta che c’è di mezzo Gesù Cristo, il mondo si divide.”

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E’ circa il 750 d.C. ed è appena stata arrestata l’avanzata degli arabi in Europa. Continua a leggere L’autostrada per il Cielo, c’è!